“La speranza”, poesia di Zoi Karelli
“La speranza” di Zoi Karelli

Filo d’argento
un venticello esitante,
il suono di una musica mite
che smette all’improvviso e poi
ricomincia uguale, sicuro.
Un discorso lentamente sussurrato
che non capisci,
ma ti rallegra di nascosto.
Un sorriso che passa su labbra pallide,
giovanili.
È passi frettolosi come inconcepibili,
nell’ombreggiato sentiero.
Un’ombra fugace al crepuscolo.
Un ramoscello magro
con le foglie di seta, diafane,
di verde chiaro, nel sole di primavera.
Un piccolo uccello
che ti guarda, come se non fosse impaurito.
Forse, perché vorrebbe che lo prendessi
forse perché sa
che non potrai mai
concepirlo.
Senza che ti sfugga,
le tue mani sembrano vuote,
come se avessi tenuto musica.
In lingua originale
“Η Ελπίδα”

Κλωστή ασημένια,
δισταχτικό αεράκι,
ήχος ήμερης μουσικής,
που απότομα σταματά κι’ ύστερα
ξαναρχίζει ίδιος, με σιγουριά.
Λόγος που τον ψιθυρίζουν σιγά
και δεν τον καταλαβαίνεις,
μα τον χαίρεσαι κρυφά.
Χαμόγελο που περνά σε χείλη χλωμά,
νεανικά.
Είναι βήματα βιαστικά σαν ασύλληπτα,
στο σκιερό μονοπάτι.
Σκιά φευγαλέα την ώρα του δειλινού.
Ένα κλαδάκι λιγνό,
με φύλλα μεταξωτά, διάφανα,
ανοιχτοπράσινα, στον ανοιξιάτικον ήλιο.
Ένα μικρό πουλί
που σε κοιτάζει, σα να μη φοβάται.
Ίσως, γιατί θά ‘θελε να το πιάσεις,
ίσως γιατί ξέρει
πως να το συλλάβεις
δε θα μπορέσεις ποτέ.
Χωρίς να σου φύγει,
τα χέρια σου φαίνονται άδεια,
σα να κράτησες μουσική.
(Ζωή Καρέλλη)
Traduzione inedita di Christos Sakellaridis
(Χρήστος Σακελλαρίδης)
Zoi Karelli, nome d’arte di Chrysoula Pentzikis (1901-1998), è stata una poetessa, romanziera, drammaturga, saggista e traduttrice greca.
Nasce e studia Filologia a Salonicco e dal 1944 inizia a viaggiare per il mondo. Iniziò nel mondo delle lettere nel 1935 con alcune prose simili a stati d’animo nella rivista “Terzo occhio”. La prima poesia è stata pubblicata nella rivista “Giorni macedoni” nel 1937 e pochi anni dopo nel 1940 pubblica la prima raccolta di poesie “Strada”. Nella sua carriera ha pubblicato dodici libri di poesia, cinque commedie e numerosi saggi. Ha tradotto in Greco le opera di T.S.Eliot. È diventata il primo membro femminile dell’Accademia di Atene nel 1982.
Lo stile è caratterizzato da un’attenta scrittura rivolta verso l’interiorità e dall’intensa religiosità, dominato dalle regole della ragione e dell’angoscia esistenziale. Miscela di sensibilità, intelletto, identità ed umanità che conduce ad una spiritualità liberatrice. I temi più trattati sono la solitudine, il decadimento, l’amore e la morte.