Selfie & Told: il cantautore italo-francese Barack racconta “Lose the Map, Find your Soul”

“Nous y somment/ Mon coeur dans mes mains/ tendues vers un avenir saturédecouleurs/ Les photos noir et blanc serontviteéffacées/ La tristesse sera bientot oubliée// […]” – “Elixir

Barack

Il progetto Barack nasce nella primavera 2013, dopo una lunga militanza come cantante e chitarrista del gruppo OSFA.

Inizio a comporre i primi brani e registrare le prime demo (Not tonight, Kill to get you) In seguito qualche mese dopo registro il brano Astronaut in una prima versione di soli pianoforti e synth intitolata “Story of a sad piano”.

Solamente un anno dopo, a settembre 2014, decisi di portare questi brani in studio da Andrea De Bernardi per registrare il mio primo EP pubblicato autonomamente qualche mese dopo.

Fui da subito molto soddisfatto del successo riscosso da questo disco, in particolare dal brano Astronaut, pubblicato sul canale M O S T L Y strings.

Dopo oltre un anno di concerti con diverse formazioni iniziai a scrivere nuovi brani per  il mio primo album, e dopo un esibizione al Manituana festival, incontrai Lucantonio Fusaro e Claudio Piperissa (Membri della band Mascara) che mi proposero di registrare questi pezzi coadiuvato dalla loro produzione artistica e tecnica presso il loro studio Il Faro.

Un anno e mezzo dopo, nell’inverno 2016, il disco è pronto, dopo innumerevoli giornate trascorse tra studio, sala prove, e regia.

Decisi di prendermi ancora del tempo prima di pubblicarlo per pianificare al meglio la sua uscita.

Molto presto è arrivata la firma per Prismopaco Records con la quale il disco verrà appunto pubblicato ad ottobre 2017 e del quale il primo singolo Lines è già stato pubblicato il 19 maggio accompagnato da un videoclip realizzato dal duo di registi Luther Blisset.

Ed ora beccatevi questa Selfie & Told!

 

B.: Influenze musicali?

Lose the Map, Find your Soul

Barack: Sicuramente tutta la scena indie folk contemporanea (Sufjan Stevens, Keaton Henson, Bon Iver, Damien Rice, Glen Hansard…). Però ascolto comunque un infinità di generi che forse influenzano la mia musica più indirettamente: Dall’indie rock (Kings of leon, Strokes,Hives…) al jazz vecchio e nuovo, dal rap hip hop old school internazionale (Francese: Fonky Family, Sniper… Tedesco: Sido, Absolute Beginners…) al metal sia quello più grezzo che quello più virtuoso. Insomma sono pochi i generi che non mi piacciono. Forse non sono un grande amante dello ska, benché paradossalmente la mia band preferita siano i Sublime, e invece odio la direzione che sta andando a prendere tutta la scena rap hip hop con la trap che trovo insopportabile.

 

B.: 3 dischi che porteresti sempre con te?

Barack: Damien Rice – 9, Sublime – Second Hand Smoke, Sufjan Stevens – Carrie & Lowell

 

 B.: Che rapporto hai con il pubblico durante i concerti?

Barack: Abbastanza difficile: sono piuttosto timido durante le esibizioni e la cosa spesso mi porta a non creare il legame che vorrei tra me e chi mi sta ascoltando, anzi, spesso per risolvere questa mia lacuna, tendo a girarla goffamente sullo scherzo, il che porta a sminuire un po’ ciò che sto facendo, oscurando i sentimenti celati dietro alle mie canzoni. Ci sto comunque lavorando e spero di migliorare molto.

 

B.: L’uscita del disco “Lose the Map, Find your Soul” è prevista per il 13 ottobre 2017. Come mai tanta attesa?

Barack: Inizialmente la prima volta che entrai in studio a settembre del 2015 pensai addirittura di pubblicarlo entro natale di quell’anno. Il disco aveva già 6 pezzi strutturati pronti da registrare. Fortunatamente mi lasciai consigliare da Luca e Claudio che suggerirono di dedicarsi ad una produzione delle canzoni molto più ricercata, elaborata e meticolosa, e ci tuffammo quindi a capofitto nella pre-produzione, produzione, arrangiamenti, ri-arrangiamenti, e composizione di 4 nuovi brani, per oltre un anno di lavoro. Il disco fu ufficialmente chiuso e masterizzato a dicembre del 2016, ma ritenemmo che un’uscita in quel periodo non sarebbe stata strategica, quindi si decise di aspettare l’autunno che arriverà dedicandoci nel frattempo alla promozione: concerti, videoclip e altro.

 

B.: Progetti per il futuro?

Barack

Barack: La tentazione sarebbe quella di mettermi subito al lavoro sulla scrittura nuovi brani e sperimentazioni. Poi ragionando più razionalmente mi accorgo che il lavoro da fare su questo disco è ancora molto e quindi mi sono imposto di concentrarmi solo su questo disco almeno fino alla sua data di uscita; curando il più possibile la parte dei live, il videoclip del nuovo singolo.

 

I can see the sun in your eyes/ I can feel a movement inside/ Your beauty just blows off my mind/ Your beauty just blows off my mind// If only I knew/ Something more about you/ What was in your mind/ behind those blue eyes// The time that you helped me/ The time that you healed me/ You shook my heart/ And I can still feel it// […]” – “Lines

Tracklist

1. Elixir 2. Lines 3. Follow Me 4. Fooled 5. Victory 6. Breathe 7. Drops Of Happiness 8. Lose Your Map Find Yourself 9. Lies 10. Mistake

Line Up
Barack – voce, chitarra
Lucantonio Fusaro – chitarra, cori
Claudio Piperissa – tastiere
Lorenzo Valeri – batteria, percussioni
Voce femminile in “Follow Me”: Annalisa Bosotti

Written by Barack

 

 

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