“Un giorno a Roma per innamorarsi” di Mark Lamprell: nel luogo dove nasce l’amore
“Questo è il luogo dove le passioni divampano e gli amanti si arrendono al mistero più grande. Non esiste posto migliore per innamorarsi.”

Roma. Tre coppie si ritrovano per caso a girovagare per la città cercando di ritrovare qualcosa che credevano di aver perso. Di cosa si tratta? E chi sono queste coppie?
Da una parte abbiamo due signore anziane, Constance e Lizzie, che, partite da Londra si ritrovano nella città eterna per svolgere uno strano compito: spargere le ceneri dal Ponte Sant’Angelo del marito di Constance, nonché fratello di Lizzie. Entrambe le donne erano molto affezionate all’uomo che vivono questo viaggio come una sorta di “viaggio dei ricordi”, soprattutto la nostra Constance, che si trova a rivivere l’altalena di quei ricordi che l’hanno portata a Roma tanti anni fa quando incontrò il suo amato marito. Riuscirà a liberarsi di quella sensazione di assenza, di mancanza? Riuscirà a trovare il coraggio di lasciar andare l’anima del marito, sapendo che l’amore rimarrà sempre con lei?
Alec e Meg, invece, sono una coppia di quarantenni, molto litigiosa e gelosa l’una dell’altra. Sono partiti da Los Angeles per rintracciare un ceramista romano che possa riprodurre la piastrella che si portano appresso da tanti anni, da un precedente viaggio a Roma. Una piastrella di colore blu che sembra abbia degli strani “poteri”, perché al solo guardarla lascia delle strane vibrazioni. A cosa serve loro quella piastrella? Perché vogliono che il ceramista la riproduca? In questo loro ritorno romano vivono strane avventure prima di trovare ciò che cercavano. E poi, dopo cosa accade? Si ritroveranno anche loro?
Alice e August, l’ultima coppia, si incontrano per caso all’aeroporto. Non si conoscono, ma pian piano qualcosa accade. Tutto ha inizio quando si incamminano per la pensione dove devono alloggiare, o almeno dove lui e i suoi amici alloggeranno nella loro tournée romana, invitando anche Alice, che così cambia luogo di permanenza. Girano per Roma in sella a uno scooter, alla ricerca di quel “wooow” che possa ispirare Alice per un compito che le è stato commissionato.
Così si conoscono, stuzzicandosi, e imparando cose nuove della città eterna. Finché qualcosa di bello non scopriranno, qualcosa che li porterà a credere nella bellezza stuzzicante della magia romana.
“Un giorno a Roma per innamorarsi – Tre coppie, il destino, la città dove tutto ebbe inizio” è un romanzo pieno di sorprese di Mark Lamprell, tradotto da Enrica Budetta per la Casa Editrice DeAgostini – titolo originale “The Lovers’ Guide To Rome” – narrato dal punto di vista di uno strano “Io” che può essere l’uomo che ha fatto scoprire Roma alle coppie, ma può anche essere Eros, il dio dell’Amore che vorrebbe far conoscere la storia di queste coppie e dei loro fantasmi, ma può anche essere il creatore di quella magnifica piastrella che ha unito i nostre sei protagonisti. Chi sarà mai? Qual è il senso di questo dono? Cosa nasconde quella piastrella? E perché è tanto importante?
E l’amore che si incammina tra loro, e la voglia di non dimenticare cosa può donare: il bello, la sensazione di vivere in un’eternità che non finisce mai.
Tutto per una piastrella, una magica piastrella che unisce, a modo loro, i nostri protagonisti in questo viaggio verso la (ri)scoperta della cosa che più conta veramente: l’Amore. Un amore finito, a causa della morte di uno dei coniugi, ma che rimane dentro, un amore litigarello che rischia di portare via una delle due coppie, e l’amore che nasce, si forma e cresce.

E Roma con la sua magia, con la sua storia riesce a catapultare i nostri protagonisti nei meandri di un sogno indefinito, di un sogno che non si spegne, di un qualcosa che trasforma, che decide di cambiare.
“Allora dimmi. Come ci si accorge di essere innamorati di una persona al punto da volerla sposare?” le chiese. E dopo mille pensieri lei risponde “Non ci si innamora. Si sceglie e basta. L’amore è una questione di liste.”
L’amore è una questione di liste? Sarà davvero così?
No, l’amore non è questione di liste.
L’amore è un sentimento che regala magia, una magia che solo pochi riescono a donare, a vivere, a percepire. E quando ci si innamora è come sentire la persona accanto a te, anche se distante, anche se lo si vive come una sorta di sogno in mancanza della vicinanza dell’altro, perché è qualcosa che viene vissuto solo da uno dei due, perché ci si è innamorati senza conoscere di persona – capita, questi ultimi anni – o vuoi perché si è conosciuto tramite persone comuni e ci è rimasto dentro.
Innamorarsi è una magia. Una magia infinita che vive per sempre dentro di noi. È un mosaico di tanti sentimenti. E qualcosa che può accadere in un solo giorno. È uno sguardo eterno.
“Io… ehm… questa cosa io non l’ho mai detta a nessuna.” iniziò lui.
“Non hai mai detto cosa a nessuna?” chiese lei.
“Che l’amavo. Che mi ero innamorato di lei. E quindi, mi sono innamorato di te. “concluse. “Pensavo che dovessi saperlo.”
Lei emise due strani suoni strozzati. Si prese la testa tra le mani e disse. “È talmente bello che lo provi anche tu.”
L’amore rimane, vive ovunque lo si porta, lo si cerca. Lo si sente nei battiti, nelle emozioni che si ritrovano a vivere, nel ritrovare a sentire quei battiti che si erano persi nel corso della vita.
“Un giorno a Roma per innamorarsi” è un romanzo piacevole da leggere, forse un po’ banale, ma un po’ diverso, un modo per sognare ad occhi aperti qualcosa di nuovo, di magico, per evadere dalla realtà di ogni giorno.
Written by Daniela Schirru