“Dinosauri. Giganti dall’Argentina” in mostra al Centro Culturale Altinate San Gaetano, sino al 26 febbraio 2017, Padova

Padova è da sempre la sede di esposizioni qualitativamente valide, degne del suo essere “città di scienza” e divulgatrice di sapere.

 

Dinosauri. Giganti dall’Argentina

Sarà per onorare il fatto che in essa risiede una delle università più antiche al mondo (fin dal 1222 e seconda solo a Bologna), ma qui gli eventi culturali risentono di una vasta diffusione e di un’eco che va ben oltre le mura cittadine. Ecco quindi che il Centro Culturale San Gaetano di via Altinate 71 ospita, per la prima volta in Italia, una delle più importanti mostre sui dinosauri: “Dinosauri. Giganti dall’Argentina“.

Dall’8 ottobre 2016 al 26 febbraio 2017 i visitatori si troveranno al cospetto di reperti provenienti direttamente da un territorio paleontologicamente ricco: l’Argentina. I più piccoli potranno restare ammaliati da questi animali preistorici, estinti da milioni di anni, di cui sono ricchi libri scolastici e programmi tv, così come studiare la storia “sul campo”, cosa sicuramente suggestiva e quindi facilmente assimilabile.

Il piano strategico dell’Amministrazione Comunale punta alla sensibilizzazione della cultura scientifica in favore delle giovani generazioni e, conseguentemente, ad una crescita turistica della città. Un vero e proprio percorso evolutivo che si snoda in 150 milioni di anni di storia naturale, dalle origini fino all’estinzione, è quello che i visitatori si trovano davanti nelle sale del centro culturale.

I territori dell’Argentina sono i più fiorenti, per quanto riguarda lo studio dei dinosauri, e nelle sale padovane si trovano reperti e copie accuratissime. Sono testimonianze dal valore inestimabile, per quanto riguarda lo sviluppo di questi antichi rettili nell’emisfero australe – gli esemplari appartengono ai tre periodi dell’era Mesozoica.

Dinosauri. Giganti dall’Argentina

Fossili originali, appartenenti a collezioni scientifiche di prestigiosi musei argentini, fanno bella mostra di sé insieme a riproduzioni ottenute con tecniche sofisticate. I paleontologi hanno partecipato attivamente all’allestimento della mostra, e i vari processi sono spiegati “step by step”, tramite alcuni monitor disseminati nelle aree d’accesso.

Si parte dal Triassico, che ha lasciato importanti testimonianze nelle rocce del parco naturale di Ischigualasto – sebbene in questo periodo la diversità delle specie terrestri e marine della flora e della fauna sia stata alquanto scarsa. Da qui provengono i cinque dinosauri più antichi fino ad ora pervenuti, fra cui l’Eoraptor lunensis e l’Herrerasaurus ischigualastensis, che si trovano esposti in mostra.

Il Giurassico è la sezione a seguire, forse quella che il visitatore conosce meglio, poiché ricollegata a film e romanzi. Si assiste ad un aumento nella varietà delle forme; in questo periodo si sviluppano i grandi predatori, e anche il prototipo dei nostri uccelli. Compaiono infatti i primi dinosauri coperti di piume, alcuni dei quali anche in grado di volare.

Il Cretaceo conclude la mostra: accanto alla nascita e alla diffusione delle piante da fiore, assistiamo allo sviluppo del massimo livello di biodiversità. A questo periodo risalgono i cosiddetti “giganti”, di cui sono esposte le ricostruzioni in dimensioni reali.

Nella sala centrale, dal soffitto alto e luminoso, sono collocati l’erbivoro più grande al mondo, L’Argentinosaurus huinculensis che poteva raggiungere i 38 metri di lunghezza, e il più grande carnivoro finora noto, il Giganotosaurus carolinii di 13 metri di lunghezza per 10 tonnellate.

Dinosauri. Giganti dall’Argentina

Quest’ultimo superava addirittura le dimensioni del più famoso Tyrannosaurus rex. Di questo periodo sono anche le numerose uova provenienti dal sito di Auca Mahuevo, nella provincia di Neuquén, dove è stato rinvenuto anche il primo embrione originale di dinosauro erbivoro gigante. In mostra lo si trova affiancato dalla sua rappresentazione virtuale di evoluzione nell’uovo.

Al piano superiore, una sezione multimediale interattiva presenta un’interessante mappatura delle più significative raccolte museali di geologia e paleontologia del territorio Veneto.

La visita a questa esposizione è un’esperienza davvero unica, in cui sembra di andare a spasso nel tempo. E pensare che è bastato un meteorite di grosse dimensioni, per porre fine a tutto…

La mostra “Dinosauri. Giganti dall’Argentina” è aperta lunedì, martedì, giovedì, venerdì e domenica dalla 9 alle 19; mercoledì e sabato dalle 9 alle 22. Chiuso il 25 dicembre. Il biglietto costa 7 euro, dal lunedì al venerdì; mentre 10 euro sabato e domenica.

 

Written by Cristina Biolcati

Photo by Cristina Biolcati

 

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