Intervista di Stefano Labbia alla band A-FNK: electrofunk da brivido per l’album “Balance EP”

 Gli A-FNK sono tornati. Anzi… ci sono sempre stati.

 

A-FNK

In background. In “religioso” silenzio. Ma ora sono di nuovo pronti a cavalcare, con entusiasmo, la cresta dell’onda sonora con l’album dal titolo “Balance EP”.

Giovanni Gentilucci, Valentino Orciuolo (ViGO), Pierpaolo Ferroni, Manuel Bastioni e Valeria Cao, chitarra, synth, e sound elettronico/ downtempo, breakbeat nelle vene, ci presentano la loro nuova creatura: 4 pezzi al vetriolo, pronti a divorare le piste, le radio ed il cuore di chi li ascolta.

Un’intervista sincera, vera, pura e piena di ritmo, questa che segue, in cui la band si lascia andare e parla a ruota libera dei loro trascorsi, del loro futuro, della pirateria su internet e del rapporto religione – arte.

 

S.L.: Benvenuti su Oubliette Magazine, ragazzi! Grazie per aver concesso quest’intervista! Cosa avete fatto dal vostro penultimo album, ad oggi? Perché avete sentito l’esigenza di tornare a dire la vostra e soprattutto, cos’avete da dire?

ViGo: Io sono l’ultimo arrivato ma mi sono subito accorto che c’era un discorso mai chiuso in casa A-FNK. É bastato riprendere quel discorso per ritrovarsi di nuovo in attività.

Valeria Cao: Credo che la creatività consista proprio nell’avere qualcosa da dire, ed in questo periodo storico di cose da dire ce ne sono tante! Alternatofunk è un discorso che era rimasto in sospeso come dice Valentino.

 

S.L.: Il mondo della musica ha subito negli ultimi anni un cambiamento profondo: quanto è cambiato? Perché, soprattutto? Quali sono le dinamiche attuali che voi musicisti cambiereste in esso?

A-FNK

ViGo: Sinceramente non cambierei molto, si tratta solo di tenere d’occhio i cambiamenti già in atto. Trovo che viviamo in un momento in cui sia chi ascolta che chi produce musica non ha più “scuse” per non fare quello che vuole. Intendo che tutti i problemi di mezzi e strumenti per produrre o accedere al mercato discografico si sono semplicemente dissolti, e ora abbiamo un mondo dove tutti hanno le stesse opportunità, bisogna solo saperle sfruttare e non perdersi in questo eccesso di libertà.

Valeria Cao: Sono d’accordo. Se una volta c’era bisogno di una major per farsi ascoltare, oggi non ce n’è più bisogno. È credo che questo sia un bene.

 

S.L.: Parliamo un pò del vostro nuovo lavoro, “Balance EP Remix”? Che influenza ha? A cosa avete pensato quando lo avete realizzato? Ai vostri aficionados, ai nuovi sound in circolo…

ViGo: Il nostro EP gode ovviamente della storia della band, quindi i riferimenti di genere rimangono quelli. In particolare quella commistione di funk e musica elettronica che abbiamo vissuto negli anni novanta. C’è però un elemento di novità. Tutto il panorama elettronico contemporaneo, visto che i 2 terzi del gruppo sono già attivi da anni in questo campo. Per fare un po’ di nomi sparsi: da Jamiroquai a Flume, da Lauryn Hill a Beyoncè, dai Radiohead a Bonobo.

Valeria Cao: Sono d’accordo con Valentino. I remix sono molto diversi fra loro e riflettono le personalità delle persone che gravitano intorno a noi, alla musica in genere, ognuno con la propria prospettiva è i propri gusti musicali. Le influenze, a volerle cercare, si sentono.

 

S.L.: Torniamo a parlare della musica e dell’industria musicale: naturalmente siete contro la pirateria che nei primi anni 2000 rischiava di mettere letteralmente in ginocchio le major e i piccoli del settore. Tanto – ma qualcuno dice poco, in realtà – è stato fatto da allora per arginare il fenomeno del free download. Voi che misure adottereste per arginare la pirateria musicale?

ViGo: Il problema della pirateria è un problema culturale. Ogni misura che viene presa per fermarlo prima o poi viene aggirata. Trovo anche sbagliato volersi confinare in un mondo che non c’è più. Pensandoci a fondo stiamo paradossalmente tornando a un mondo in cui è che vale di più chi fa strada. Il disco non è più la fonte di reddito di un musicista, ma lo sono le sue performance. E questa è una spada di damocle che grava democraticamente su ogni artista, dal più al meno noto.

Valeria Cao: Assolutamente. A parte i grandi eventi mediatici e i prodotti delle major, il resto del panorama musicale è fatto per fortuna da persone che ormai hanno un’autonomia che in qualche modo li costringe a fare delle scelte e a responsabilizzarsi in prima persona. Credo che ci sia più onestà in questo senso.

 

S.L.: Diciamolo pure, il periodo storico in cui viviamo non è proprio dei più felici: secondo voi la musica, anche dopo i fatti di Parigi e l’attacco durante il concerto degli Eagles of Death Metal, che ruolo ha in tutto questo? E che ruolo dovrebbe avere?

Balance EP - A-FNK

ViGo: Secondo me tutto quello che riguarda l’arte non può essere generalizzato o fatto rientrare in un sistema di ruoli. Non mi sento di generalizzare a tal punto, è ovvio che quello che è successo a Parigi è un evento enormemente drammatico ma paradossalmente aveva poco a che fare con il mondo della musica, come l’attentato sventato allo stadio aveva poco a che fare col mondo dello sport.

Valeria Cao: Anche io credo che la musica c’entri poco o nulla. La musica, come ogni altra forma d’arte è condivisione. Purtroppo a volte qualcuno perde la prospettiva.

 

S.L.: Nel mondo del cinema c’è e si fa sentire: nella musica, nel vostro mondo, invece, la censura c’è oppure no? E se c’è… ha la mano pesante?

ViGo: Sinceramente non siamo ancora a un livello tale da risentire degli effetti della censura. Per fortuna ancora non abbiamo avuto problemi in questo senso.

Valeria Cao: Non credo che avremo mai problemi di censura. Diciamo belle cose, parliamo di equilibrio (Balance) e di sano divertimento.

 

S.L.: Qual’è il pensiero degli A-FNK? Un motto, una frase che vi caratterizza?

ViGo: Invito tutti a fare una chiacchierata con Giovanni ad uno dei nostri live, dovrebbe bastare questo!

Valeria Cao: Balance, of course!

 

S.L.:  Progetti per il futuro dopo quest’album?

ViGo: Continuare a scrivere e a suonare. Stiamo pensando a un’uscita su supporto fisico.

Valeria Cao: Abbiamo già nuovi pezzi, alcuni già presentati dal vivo ma ancora non pubblicati. Si tratterà solo di operare delle scelte per mantenere la coerenza, ma abbiamo già parecchio materiale.

 

S.L.: Ultima domanda (giuro), prima di rinnovare i ringraziamenti d’obbligo per pazienza e disponibilità a tutti voi: con chi vorreste duettare (o quale brano vorreste remixare in chiave electro) in un prossimo futuro?

ViGo: Personalmente mi piacerebbe trovare una connection con la scena internazionale. Ogni collaborazione con etichette come la Ninja Tune o la Warp sarebbe un sogno che si avvera.

Valeria Cao: La musica è talmente vasta che sarebbe impossibile fare nomi, ma l’apertura alle collaborazioni internazionali è ovviamente il nostro obiettivo.

 

Written by Stefano Labbia

 

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