“Gli eroi della guerra di Troia” di Giorgio Ieranò: un intrigante cammino tra storia e miti greci

“Tantalo aveva avuto l’onore straordinario di essere invitato al banchetto dagli dei sull’Olimpo: un privilegio incredibile, poter condividere la tavola con i signori dell’universo. Decise di ricambiare l’invito, preparando un pranzo per gli dei. Forse per pura follia, forse perché si sentiva superiore alle leggi umane, o forse perché alle divinità era dovuto un pasto eccezionale, sta di fatto che Tantalo ebbe l’idea di servire in tavola il suo stesso figlio, Pelope.”

Gli eroi della guerra di Troia

È da secoli ormai che archeologi, studiosi e semplici appassionati si occupano della questione omerica e della genesi delle opere del misterioso autore greco. Tra le scoperte più note, ormai riportata in tutti i libri di letteratura greca adoperati a scuola, vi è quella del tedesco Heinrich Schliemann: egli scoprì i resti dell’antica Troia e successivamente la famosa maschera di Agamennone oggi conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene.

Ecco quindi che grazie a questo vennero rievocati ancora una volta i grandi personaggi mitologici e non, che si cominciava a credere fossero appartenuti ad una storia reale.

Ma poteva essere così semplice trovare precise indicazioni su civiltà vissute migliaia di anni prima e quasi solamente tramite il recupero di resti trovati sottoterra e opere di letteratura che, si sa, contengono sempre elementi concepiti dalla fantasia dell’autore? In epoche in cui la tradizione orale aveva più importanza di quella scritta? E la Troia di Omero è realmente esistita?

Questi sono i punti dai quali Giorgio Ieranò, docente di Letteratura Greca all’Università di Trento, parte per il suo nuovo libro “Gli eroi della guerra di Troia” (Sonzogno, 2015), non una ricostruzione delle scoperte archeologiche ma un tentativo di dare luce a quei personaggi dei principali poemi omerici, l’Odissea e l’Iliade, con l’aiuto di testi scritti da importanti storiografi come Erodoto e da poeti quali Ovidio, che sono rimasti in ombra per enfatizzare maggiormente quelli che vengono definiti i grandi eroi greci, e a quei personaggi i quali, seppur noti, nascondo vicissitudini poco note.

Ma questi ultimi non erano gli unici a rivestire un’importanza nella società, numerosissime sono le vicende celate o mutate da studiosi che non volevano ammettere, o semplicemente non volevano diffondere, fatti che andassero oltre i loro principi.

Giorgio Ieranò

Veniamo così a conoscenza della storia di Pelope e Atreo, coinvolti in questioni di cannibalismo, rievochiamo la nascita di Elena, figlia di Nemesi e Zeus, uscita da un uovo, scopriamo le assonanze tra le opere greche e quelle che provenivano dall’Asia, ritroviamo Ulisse e la sua famiglia e tanto altro.

Gli eroi della guerra di Troia” è un affascinante viaggio nel tempo, nello spazio e nella mitologia così ricca di dei, azioni violente, redenzione, nascite e morti incredibili, fedeltà e tradimenti e quanto altro scaturì dalle menti degli scrittori dell’antichità.

Un libro accessibile a tutti, da una parte a coloro i quali nel corso della vita si sono ritrovati ad affrontare studi classici e per chi nutre una passione per le antiche letterature e amerebbe saperne di più sui suoi mitici protagonisti.

 

Written by Rebecca Mais

 

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