Saladino: il condottiero e sultano che riconquistò Gerusalemme, la Città Santa

Saladino è stato un condottiero musulmano, sultano d’Egitto, Siria e Hijaz,  che ha combattuto contro i cristiani per riconquistare Gerusalemme nel 1187 e che è passato alla storia per avere cambiato le regole della guerra e ispirato il codice d’onore del cavaliere ideale. Ha fondato la dinastia degli Ayyubidi ed è enumerato tra i più grandi strateghi di tutti i tempi.

Saladino governò con prestanza ed efficienza l’Egitto e la Siria, tenendo sotto il proprio controllo anche le due principali città sante dell’Islam: Mecca e Medina.

È l’erede di secoli di elaborazione di una cultura politica e giuridica del mondo islamico. Una parte di essa si basa sul codice legale islamico che venne sviluppato nel secolo VIII IX e X  secolo e che si basa sulla giustizia, sull’onestà e sulla lealtà.

Nel limbo della divina commedia, Dante pone coloro che in terra non si sono macchiati di colpe particolari anzi spesso hanno condotto una vita virtuosa ma che non sono stati battezzati. Nel limbo non siamo in paradiso ma neanche all’inferno.

Oltre ai bambini che non sono stato battezzati, nel limbo vi sono anche tante persone virtuose vissute prima della nascita di Gesù come i grandi dell’antichità Omero, Orazio, Socrate e Platone. Anche il Saladino è nel limbo tra i virtuosi non cristiani come uomo retto e esempio di virtù cavalleresca.

Quando nel 1174 muore il Sultano della Siria Norandino, gli succede il condottiero Curdo Saladino. In quel periodo la Siria rappresentava il centro dell’ Impero Islamico. In seguito alla prima crociata l’impero aveva perso nel 1099 Gerusalemme, uno dei luoghi piu sacri del pianeta, una città santa per cristiani, ebrei e musulmani.

Saladino inizia così a progettare la riconquista della Città Santa. Dopo una feroce battaglia l’esercito crociato viene clamorosamente sconfitto, le truppe cristiane si arrendono e Saladino riconquista Gerusalemme.

Nonostante la brutalità con la quale si erano comportati i cristiani entrati a Gerusalemme con i musulmani durante la prima crociata Saladino decide di accettare la resa del comandante cristiano e poi rilascia i prigionieri tutti indenni. Lascia andare tutti quelli che sono in grado di riscattare se stessi e quelli che non lo sono li rilascia lo stesso e paga il riscatto lui per loro.

Per Saldino quella era l’occasione per dimostrare la misericordia dei musulmani e mostrare la superiorità della religione islamica rispetto al cristianesimo. Questo non vuol dire, naturalmente, che Saladino non operasse con la durezza tipica dei suoi tempi verso i suoi avversari, ma senza mai scadere nell’efferatezza fine a se stessa o nella crudeltà gratuita. Comunque niente di paragonabile all’operato cristiano.

I pellegrini cristiani ed ebrei sono liberi di entrare a Gerusalemme. Infatti, in osservanza agli insegnamenti islamici si è tenuti a rispettare ebrei e cristiani e cosi i pellegrini sono liberi di esercitare la loro fede dietro il pagamento di una tassa, la jizya.

Azioni simili sono possibili solo se si è ispirati dal corano, come nel suo caso. Saladino era, difatti, uno studioso devoto del corano e un uomo profondamente religioso.

Per la cristianità occidentale perdere Gerusalemme fu un evento catastrofico. Presto fu avviata una nuova crociata per riconquistare Gerusalemme. Re Riccardo di Inghilterra risponde all’appello del nuovo Papa Gregorio IIX.

Riccardo è un guerriero impavido che si guadagnerà il soprannome di Cuor di Leone. Si unisce ai crociati che stanno assediando il porto di Acri controllato dai musulmani ma gli assedianti sono a loro volta assediati da Saladino. Molti dei cristiani non hanno mantenuto la promessa fatta a Saladino di non tornare mai più in Terra Santa.

Nel loro campo si diffondono le malattie. Lo stesso Riccardo si ammala, ma ancora una volta Saladino sorprende i cristiani con la sua carità. Venuto a sapere della malattia di Riccardo gli manda in dono frutta e acqua. Questo gesto, forse, nasconde anche una mossa politica, Saladino manda un chiaro messaggio ai cristiani e ai  crociati che sono venuti nella sua terra,  è lui il padrone della situazione.

Ormai nel campo di Re Riccardo circolano tante storie sulla cavalleria di Saladino. Quando un bambino cristiano viene rapito da dei cacciatori di schiavi musulmani, i crociati invitano la madre a chiedere direttamente a Saladino la restituzione del figlio.  Lui dispone che il bambino venga ritrovato e restituito alla madre.

Queste storie non sono leggende ma fatti storici realmente documentati. È un altro gesto che contribuirà ad accrescere la reputazione di Saladino in Europa.  Ma ad Acri il gesto nobile costa caro a Saladino.

Riccardo si ristabilisce dà man forte ai crociati che così dopo due anni riescono a conquistare la fortezza costiera. Il sovrano inglese ha 3 mila prigionieri musulmani e detta a Saladino i termini per il loro rilascio, il pagamento di un riscatto e la restituzione della vera croce.

Saladino forse pensava che Riccardo sarebbe stato clemente con i prigionieri e così ritarda le trattative per bloccarlo ad Acri. Riccardo si rese conto che Saladino lo teneva in scacco a causa dei tremila prigionieri che aveva catturato così gli eventi presero una piega ancora  più drammatica. Riccardo fece portare i 3 mila prigionieri musulmani allo scoperto e li fece massacrare. 

Dopo mesi di continui scontri Riccardo si rende conto che non può effettivamente conquistare Gerusalemme perché non ha il controllo del territorio intorno alla città. Riccardo capisce che deve negoziare una tregua con Saladino.

Nel 1192 le due parti, dopo vari scontri, concordano una tregua.  Riccardo ritorna in Inghilterra dopo un lungo e faticoso viaggio. Saladino spossato dal conflitto si ritira a Damasco dove muore nel 1193 rinunciando alla guerra.

La notizia della nobile condotta di Saladino ispirata alla sua fede islamica si diffonde ovunque. Il condottiero e sultano musulmano viene ritratto come un uomo generoso, un uomo che mantiene la sua parola.

I crociati lo ammirarono per questo, per loro Saladino era un rivale esemplare leale, un avversario degno. Questa è l’immagine che è stata tramandata nel mondo occidentale. La legge islamica definisce in modo molto chiaro come ci si deve comportare prima durante e dopo un conflitto, sicuramente questi precetti hanno influenzato molto Saladino.

Così Saladino ha ispirato il codice medioevale della cavalleria europea.

Secondo alcuni ricercatori, nel diritto internazionale umanitario di cui la convenzione di Ginevra costituisce la base si può ancora avvertire la sua influenza. Oltre che dai cristiani le regole di guerra sono state suggerite anche da Saladino attraverso l’Islam.

 

Written by Amani Sadat

 

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