Intervista di Cristina Biolcati a Tamara Vittoria Mussio ed al suo libro “Parla che ti ascolto”

“Oubliette Magazine” è lieta di dare il benvenuto alla giovane scrittrice di origini bresciane Tamara Vittoria Mussio. Autrice poliedrica, la Mussio ha pubblicato nel settembre 2013 con Lulu la silloge poetica “Quattro stelle cadenti e una lucciola”.

In uscita proprio in questi giorni, l’opera in formato digitale “Parla che ti ascolto”, della casa editrice Taac! Book! Publishing. È la storia di una giornata lavorativa dello psicologo milanese Mattia Sorrenti, alle prese con i suoi pazienti e le situazioni esilaranti che ne conseguono.

Col solo intento di divertire il lettore, e senza arrogarsi alcun diritto né velleità specialistiche in materia psichiatrica, la Mussio mette in luce uno spaccato della nostra società, in cui ognuno di noi può riconoscere situazioni familiari.

Un racconto dove si rimane a guardare, o meglio, a leggere la scena che ci compare davanti, senza giudicare. Perché spesso, anche gli psicologi nascondono dei segreti e non sono esattamente così come appaiono.

 

C.B.: Ciao Tamara e grazie per avere accettato la nostra intervista. Tu sei autrice di una silloge poetica e di un libro di prosa. Posso chiederti come mai questo cambiamento di genere, e in quale dei due ti senti più a tuo agio?

Tamara Mussio: Grazie a voi, per avermi ospitata per la seconda volta. Ho deciso di rischiare, mettendomi alla prova con un genere nuovo, dopo aver provato a partecipare ad un concorso indetto dalla Butterfly Edizioni. Nel concorso veniva richiesto un racconto breve che avesse come tema “Bassi alla riscossa”. Visto che sono poco più grande di un comodino, ho pensato di provare. Scrivendo quel racconto mi sono divertita molto e ho pensato che sarebbe stato interessante iniziare a dedicarmi alla prosa, partendo da una forma semplice come il racconto senza alcuna pretesa di pubblicazione. Ho scoperto,  proprio mentre sto rispondendo a queste domande, di essere stata inserita nei 10 vincitori del concorso “Bassi alla riscossa”, che produrrà una raccolta con tutti i racconti dei vincitori. Dopo vari anni in cui la prosa per me era sinonimo di “tema in classe”, ho scoperto che scrivere piccoli brani mi si addice, forse più della poesia, perché richiede un impegno maggiore nell’elaborazione di una trama, ma meno attenzione alla musicalità delle parole. Se una poesia, a volte, richiede anche più mesi di revisione, per un racconto breve me ne bastano al massimo due. In più per me la poesia è un qualcosa di personale, di intimo.

 

C.B.: Come nasce l’idea di “Parla che ti ascolto”? So che questa pubblicazione è legata ad un concorso che tu hai vinto. Ce ne puoi parlare?

Tamara Mussio: Parla che ti ascolto” è partito (come idea di una raccolta di racconti), subito dopo il concorso “Bassi alla riscossa”. La vera trama del libro e l’idea dello “psicologo da strapazzo” sono nati una sera, mentre chiacchieravo. Mi sono resa conto che, nel giro di pochi minuti, avevo smontato e ridicolizzato le paure e le ansie di un’amica. Alla fine della serata stavamo ridendo fino alle lacrime e lei mi ha detto “Tamara, come psicologa fai veramente schifo! Potresti fare un libro con tutte le cavolate che hai detto questa sera!”. Lì, è nato Mattia Sorrenti. Tutti gli altri personaggi, le situazioni e le manie vengono, invece, dall’osservazione. Mi piace osservare le persone e vedere come si pongono, come agiscono e reagiscono alle varie situazioni. Facendo un mezzo lavoro nel quale sono sempre a contatto con altre persone, vedo caratteri, atteggiamenti, modi di parlare diversi, ognuno con la sua particolarità. Il concorso indetto dalla Taac! Book! Publishing chiedeva di riportare l’incipit del proprio libro. Chi avesse ottenuto il maggior numero di “mi piace” avrebbe potuto pubblicare con loro. Abbiamo vinto in 8 e io ho conquistato il primo posto. Diciamo che c’è stata anche una buona dose di fortuna.

 

C.B.: Fra i personaggi del libro, qual è il tuo preferito? E quello invece che proprio non sopporti? C’è qualcosa di autobiografico in quello che hai scritto?

Tamara Mussio: Essendo tutti personaggi creati da me in un modo o nell’altro mi sono affezionata a tutti. Credo che quello più “fastidioso” per il ruolo che ha nella storia sia il signor Guido Carli, uno dei protagonisti dell’ultima storia. I miei preferiti, invece, sono Alda Palani (Più dura del diamante) e Giovanna Agri (Valutazione psicologica), che mi hanno fatta ridere già dalle prime righe. Come accennavo prima c’è un po’ di me in Mattia Sorrenti. Il vero personaggio che mi rappresenta è il primo paziente della giornata, Giacomo Bonelli. La sua paura dei pennuti in realtà è la mia.

 

C.B.: Tamara, come abbiamo detto, tu sei autrice di una raccolta poetica e di un romanzo breve. Quali sono le difficoltà maggiori che hai riscontrato nel far pubblicare e poi divulgare queste tue opere? Che immagino avranno avuto un’accoglienza totalmente diversa.

Tamara Mussio: Nella pubblicazione di “Quattro stelle cadenti e una lucciola” la difficoltà era nel self publishing perché, non avendolo mai fatto, ci ho messo parecchi giorni per organizzare il tutto, controllare i testi, impaginare, inserire le illustrazioni… Con “Parla che ti ascolto (…forse)” è, ovviamente, stato più semplice perché mi sono affidata alla casa editrice. La differenza sta un po’ anche nel carattere dell’autore. Vedo molti scrittori, che hanno pubblicato in auto pubblicazione, che riescono a promuoversi inserendo frequentemente i link ai loro libri in moltissimi gruppi, ripropongono continuamente recensioni, interviste, link all’acquisto, copertine. Io non riesco ad essere così, pubblico un po’ poi mi sembra di essere invadente e mi fermo.  L’accoglienza dei due libri è stata completamente diversa. La poesia è considerata un prodotto di nicchia, quindi è difficile far passare il messaggio della poesia per il piacere di leggere, non per far ragionare o studiare. Un libro come “Parla che ti ascolto” ha avuto una risposta più immediata perché in prosa, formato da racconti brevi che possono essere interrotti senza perdere il filo del discorso e perché divertenti. Non tutti i lettori voglio leggere un libro per riflettere. In più, con quest’ultimo libro, chi l’ha letto mi ha scritto subito per farmi sapere cosa ne pensava e quale personaggio ha catturato di più l’attenzione. Questa cosa mi fa veramente piacere perché vuol dire che, in un modo o nell’altro, sono riuscita a interessare il lettore.

 

C.B.: Il più bel complimento che ti hanno fatto fino ad ora è?

Tamara Mussio: Ho ricevuto molti complimenti e molte critiche per “Quattro stelle cadenti e una lucciola”. Sicuramente per quella silloge non c’è “un solo complimento” ma la conferma che la poesia “Padre” sia stata quella più forte e coinvolgente. Riguardo a “Parla che ti ascolto” non posso parlare di un complimento, perché si è trasformato subito in una grande opportunità. Il direttore di una compagnia teatrale delle mie zone ha letto il mio libro e un paio di settimane fa mi ha proposto di metterlo in scena trasformandolo in una commedia. Questa proposta mi ha lasciata senza parole e ho accettato subito. Lo spettacolo sarà messo in scena per Ottobre/Novembre 2014.

 

C.B.: Tu gestisci anche un blog, “Gli Spaccia Lezioni” che si occupa di interviste e recensioni per dare risalto agli autori emergenti. Puoi parlarci di questa attività?

Tamara Mussio: Gli Spaccia Lezioni (nato nel marzo 2013) è una pagina Facebook, collegata ad un canale Youtube e ad un blog nella quale mi occupo di vari argomenti. Inizialmente è nato come piattaforma di lezioni on-line per ragazzi delle superiori. Successivamente, non potendo gestire tutte le materie da sola, ho deciso di mantenere le lezioni di Grammatica Italiana, di cui mi posso occupare io, e proporre recensioni, interviste ed eventi a scrittori esordienti. Le recensioni possono essere  in video poi pubblicate su Youtube, oppure scritte e pubblicate prima nel blog poi nella pagina Facebook. Le interviste possono essere di due tipi: in diretta streaming tramite Google+ con la possibilità per il pubblico che ci segue di porre delle domande all’autore, oppure un’intervista scritta pubblicata in un evento Facebook che può durare da 1 a 3 giorni, nel quale i lettori possono entrare e lasciare le proprie domande o i propri pareri sul libro e dialogare direttamente con l’autore. Collaborano con noi: Cristina Biolcati che si occupa di recensioni, Riccardo Dosso e FuoriAula Network, che condividono con noi la loro rubrica radiofonica RassegnaTi e Giulio Mussio, che si occupa della rubrica “Oggi vi porto a… gite fuori porta” nel blog de Gli Spaccia Lezioni. Il 21 luglio 2013 ho organizzato il primo evento a cura de Gli Spaccia Lezioni, nel quale ho riunito quattro scrittori e due artisti. Durante la giornata i partecipanti si sono alternati parlando dei propri lavori e dando la possibilità al pubblico di conoscerli dal vivo. Tutto questo è stato creato con l’obbiettivo di trasmettere la cultura in tutte le sue forme.

 

C.B.: Quali progetti hai per il futuro? Stai scrivendo qualcosa attualmente?

Tamara Mussio: I progetti sono molti, il problema è organizzarli! Prima di tutto sto scrivendo il copione teatrale sul quale andrà a formarsi la rappresentazione di “Parla che ti ascolto (…forse)”. In contemporanea mi sto impegnando nella stesura di una poesia sulle donne, che verrà letta, insieme ad altre 3 mie liriche, l’8 marzo 2014, durante lo spettacolo teatrale “Quello che le donne non dicono” organizzato dalla compagnia teatrale Gli Scaccia Pensieri di Castelcovati (BS). Ho iniziato ad abbozzare i primi pazienti del secondo libro dedicato a Mattia Sorrenti. (Chi leggerà il libro scoprirà il finale aperto.) In mezzo a questo ho ancora molti libri e molti autori in attesa di una recensione e di un’intervista (chiedo venia per il ritardo a tutti gli autori, giuro che non mi sono dimenticata di voi!) Una seconda raccolta di poesie  (“Primavera invernale”) è in attesa, in un cassetto. Forse un giorno vedrà la luce. Ancora non ne sono certa. Nello stesso cassetto è chiuso a chiave il mio primo romanzo Fantasy-Storico, “Gli occhi di Seth”. Credo rimarrà lì ancora per un po’, visto che per scriverlo ho bisogno di portare a termine ancora degli studi storici su varie epoche e personaggi prima di potermi mettere a stendere una trama definitiva.

 

C.B.: A chi dedichi i tuoi successi, Tamara?

Tamara Mussio: Per me “Quattro stelle cadenti e una lucciola” e “Parla che ti ascolto” sono traguardi, più che successi, e non sarei arrivata dove sono senza i lettori, perché sono loro a dare importanza ai miei scritti. Credo che sia giusto dedicare tutto quello che sto scrivendo a chi avrà voglia di leggermi.

 

C.B.: Hai detto tante cose, con le quali, sinceramente concordo. Vorrei ringraziarti per essere stata così sincera e diretta nelle risposte, tanto da metterci al corrente anche della tua fobia per i volatili, di cui sinceramente non ho mai avuto alcun sospetto. Purtroppo la nostra chiacchierata termina qui. Ti ringraziamo per la disponibilità e ci auguriamo di incontrarti presto.

Tamara Mussio: Grazie a voi per la splendida opportunità.

 

Written by Cristina Biolcati

 

 

2 pensieri su “Intervista di Cristina Biolcati a Tamara Vittoria Mussio ed al suo libro “Parla che ti ascolto”

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