“Per un pugno di libri” è tornato su Rai3: novità e critiche
“Per un pugno di libri” storico programma sui libri di Rai3, ha ripreso la sua trasmissione il primo febbraio con l’introduzione di diverse novità, le più rilevanti quelle relative alla conduzione e ai nuovi giochi introdotti.
Giunta ormai alla XVI edizione “Per un pugno di libri” ha mantenuto come co-conduttore il giornalista e critico letterario Piero Dorfles ma al posto dell’attrice Veronica Pivetti ha fatto il suo debutto l’attrice e comica Geppi Cucciari. Inoltre è stato modificato il giorno di trasmissione, non più la domenica ma il sabato pomeriggio alle 17.
Pare che gli ascolti non siano stati altissimi (535.000 spettatori e il 3,56% di share) ma non è male considerando che si trattava delle prima puntata, per di più il sabato pomeriggio, e che, contemporaneamente, veniva trasmesso il programma di gossip “Verissimo” il quale ha registrato ben (purtroppo) 2.425.000 telespettatori con uno share del 15,87%.
Ma gli spettatori avranno gradito le novità di questa edizione?
Per quanto riguarda i giochi proposti questi sono rimasti pressappoco gli stessi di un anno fa e soprattutto è stato salvato il tanto amato “Fuori l’autore”. Piuttosto inutile e troppo frammentaria l’introduzione di Lillo & Greg che da un salottino in una location ignota leggono spezzoni di libri, intramezzati dalle loro battute, i cui titoli devono essere riconosciuti dagli studenti delle classi partecipanti al gioco.
Piero Dorfles non ha mancato di dispensare i soliti graditissimi consigli libreschi ma la nota stonata è stata la nuova conduttrice. Le perplessità erano presenti fin dall’inizio ed in effetti Geppi Cucciari non ha convinto totalmente. Probabilmente il fatto che si sia trattato di una conduzione differente da quelle alle quali era abituata le avrà creato una certa ansia ma ha parlato veramente troppo, tanto da dare l’impressione alla fine della puntata che la sua voce avesse sovrastato tutto il resto.
“Per un pugno di libri” è un programma di nicchia, amato e seguito dagli amanti dei libri e purtroppo sappiamo quanto poco si legga in Italia. Ma perché allontanare questi pochi a causa dell’introduzione di un aspetto comico che probabilmente mancava nel programma ma del quale nessuno sentiva la necessità?
Pare anche che in questa edizione siano stati accentuati l’aspetto multimediale e il collegamento con i social networks come Twitter e Facebook, forse per invogliare i più giovani a seguire il programma. Non va in ogni caso dimenticato che il pubblico di “Per un pugno di libri” è variegato e non si limita ad un’unica fascia d’età.
Vedremo un po’ se qualcosa cambierà nella seconda puntata, ciò che ci si augura e di sentir parlare maggiormente di libri e meno di doppi sensi fuori luogo e poco graditi da parte degli spettatori.
Written by Rebecca Mais
Condivido l’articolo su “Per un pugno di libri”; anzi, dopo aver appena visto la 2^ puntata, desidero sottolineare ancora di più che Geppi Cucciari è fuori posto e chiacchiera troppo, rimbambisce (almeno a me succede questo!)chi vuole seguire il programma e sentir parlare di libri e di scrittori. Il prof. Dorfles poi è relegato in un angolo e mi sembra quasi fagocitato dall’irruenza e dalle battute incapibili della Cucciari.
Era uno dei pochi programmi (troppo breve) dove almeno si sentiva parlare un bravo prof. come Dorfles e dove si poteva “rispolverare” anche vecchi e piacevoli libri, oltre poi alle belle gare fatte dai ragazzi. Sono rimasta delusa, frastornata dalle inutili chiacchiere e dai tanti movimenti e pose poco naturali, quasi da marionetta, della conduttrice e dalla “poco presenza” del prof. Mi dispiace!. Diana
Grazie Diana per il tuo commento. Mi fa sempre piacere conoscere il parere di altre persone. Sono d’accordo con te, Dorfles è relegato in un angolino e l’attenzione va troppo su Geppi e le sue battute. Per non parlare poi delle battutine fuori luogo a sfondo sessuale… Devo dire che la seconda puntata è stata leggermente migliore rispetto alla prima ma spero che tra un anno arrivi una nuova co-condutrice!