Doppio palco per la seconda edizione di “Viva la C.A.Ga!” Cineteca Atomica Garigliano in festa
Domenica 25 agosto 2013 dalle ore 17 all’alba, C.A.GA. & Brigadisco hanno presentato la seconda edizione de “Viva La C.A.Ga.! Cineteca Atomica Garigliano in festa!”, dalle ore 17 al Castello Medievale di Itri in provincia di Latina.
Dieci gruppi, doppio palco e non solo; infatti l’edizione presentava anche cinque djset, distro, stand, mostre e performaces varie. Una giornata dedicata alla Cineteca Atomica Garigliano, ormai quasi vicina ai 10 anni di attività. Viva la C.A.Ga.!
La giornata ha avuto come protagonisti i Mombu, Fuzz Orchestra, Tetuan, Smegma Trio, Blood ’77, Sadhu, SèpofaH Quartet, Aemaet, Alberto Boccardi, Matthew Syano.
Nata nel 2006 la Fuzz Orchestra ha al suo attivo 2 dischi ed oltre 200 concerti tra Italia, Europa e Stati Uniti. Partendo dall’improvvisazione radicale, la band arriva alla definizione di un sound basato su strutture di matrice heavy rock, prodotte da batteria e chitarra, su cui si innestano flussi noise ed audio samples tratti da film, documentari e vecchi vinili. Nel marzo 2007 esce il primo lavoro “Fuzz orchestra” (Wallace Records – Bar la Muerte), 30 minuti di musiche istintive e taglienti in bilico tra kraut rock e noise, innervate da narrazioni che raccontano momenti gloriosi (la Resistenza) ed oscuri (lo stragismo) della storia dell’Italia contemporanea. Febbraio 2009 vede l’uscita del secondo disco “Comunicato n°2” (Wallace Records – Bar la Muerte – Escape from Today – Boring Machines): il sound diventa più oscuro e più brutale mentre le narrazioni ridanno voce a soggetti e momenti di rivolta che hanno attraversato la seconda metà del Novecento italiano. Nell’estate 2011, a Luca Ciffo (chitarra) e Fabio Ferrario (audio samples e noise) si unisce Paolo Mongardi (batteria), già con Zeus! Ronin ed ex Jennifer Gentle: il suo contributo caratterizza fin da subito le registrazioni del nuovo materiale, arricchendo l’originario sound heavy rock ‘70s con il suo drumming futurista e metallurgico. Nel settembre 2012, il gruppo registra il terzo disco “Morire per la patria”.
Mombu
Mombu è un nuovo progetto di Luca T. Mai e Antonio Zitarelli rispettivamente sax negli ZU e Batteria nei Neo che dopo la collaborazione nel progetto udus decidono di ridurre all’osso l’organico per cimentarsi in un progetto che vuole trattare soluzioni musicali di matrice africana e mescolarle con la violenza sonora cara ad entrambe. Il risultato è una musica grassa torrentuosa con ritmiche magiche-ipnotiche, barriti da rituale voodoo ed uscite di rigore africano (ostinati- unisoni) il tutto con una chiave di lettura prettamente dettata dall’esperienza musicale di entrambi.
Tetuan è un progetto che trae la più grande forma di ispirazione dall’underground musicale e dalle arti visive stesse, esplorando il linguaggio del noise rock nei suoi primitivismi. Dalle macerie del post-modernismo prende/perde forma un sound granitco e psichedelico che si concreta in una session post-hardcore parossistica, entropica e senza origine. Una coazione a ripetere diforme e ossessiva dove batteria, chitarra e basso, innesti lo-fi eletronici e percussioni, de-struturano brani portati al limite delle loro possibilità. Dopo l’autoproduzione dell’ep “Tela”, registrato da Mattia Coletti e successivamente co-prodoto nel 2010 da Brigadisco records, I Dischi del Minollo, Timpan records e Onlyfuckingnoise records, che vede anche la collaborazione di Marco Bernacchia (Above the Tree) nel brano Mumbo Jumbo, la partecipazione alla compilation Brigadisco 3 “Ulula” con il brano Delta del Niger.
I Tetuan arrivano al loro secondo lavoro ufficiale “QAYIN” uscito a febbraio 2013 e coprodotto da Brigadisco e Onlyfuckingnoise.
Punk-funk logaritmico dalla zona pelvica.
I Blood ’77 sono un gruppo punk rock formatosi nel 2003 a Formia da una costola della hardcore punk band italiana Gioventù Bruciata, attiva dalla metà degli anni novanta al 2004). Il gruppo canta canzoni proprie in inglese di atmosfera visionaria e nichilista e ha un sound che si colloca a cavallo tra il garage punk americano degli anni sessanta, il punk rock newyorkese del ’77 e il power pop. Hanno all’attivo numerosi concerti in Italia (prevalentemente nei principali locali rock e spazi autogestiti delle città di Roma, Viterbo, Lucca, Viareggio, Bologna, Firenze e dell’intera provincia di Latina) e non solo (nel 2006 hanno preso parte allo Smenterreg Festival, progetto di cooperazione culturale europea, suonando a Blonie in Polonia), partecipazioni a varie compilation edite su CD, interviste e articoli su riviste musicali italiane (su tutte, Rumore e Rock Sound) e due album studio: “Romantic Hotel” (CD, 2006) e “The Bone Machine/Blood ’77” (2008, split album condiviso con la band rockabilly di Aprilia The Bone Machine). Il chitarrista dei Blood ’77, Daniel Marciano, suona contemporaneamente nella pop rock band italiana Tecnosospiri, mentre il cantante, Simone Lucciola, gestisce il webmagazine musicale Lamette e disegna e produce fumetti con Lamette Comics. Nel 2011 i Blood ’77 collaborano con la scrittrice noir Alda Teodorani, accompagnando un suo spoken word incluso nell’audiolibro autoprodotto “Alda Teodorani presents Quindici desideri”. Il nuovo album di inediti dei Blood, a titolo “Homeless”, è uscito nella primavera 2012. Al Cagafest i Blood presenteranno invece, in anteprima assoluta, “Anaemic”, il nuovo album umplugged coprodotto da Lamette Records e Brigadisco Rec. Presenti anche le 77 tape verde slime, siete avvisati!
Sadhu è un progetto musicale nato a Fondi nel 2013, ispirato al Krautrock acido in stile Ash Ra Tempel, Neu!, Guru guru e Can.
Composto da lunghe e psichedeliche suite, lascia ampio spazio all’improvvisazione, rendendo ogni esecuzione differente.
Le sonorità cosmiche sono segnate da ritmi tribali, sovraincisioni di canti ascetici e una marcata presenza di delay e phaser su riff minimalisti.
SèpofaH Quartet
Progetto strumentale in continua composizione ed evoluzione di brani inediti che spaziano in varie sonorità, creando un proprio sound fresco, multiforme e colorato; ‘Palude Jazz’, Fusion e Beat Music sono i procreatori del loro sound.
Il rock degli Æmæt esplode prepotentemente da emozioni intestine e subconscie: oppressione, risentimento e rabbia emergono improvvise in un graffio sul volto, in uno sguardo avido e rabbuiato. La violenza del reale e le sue implicazioni sono temi affrontati embrionalmente in “Muse of Lust” (2011) e dispiegati in tutta la loro complessità nel primo vero lavoro del gruppo, “Human Quasar”, rilasciato con l’indie label Red Cat Records il 18 marzo 2013.
Nato a Morbegno nel 1980, si è diplomato al Conservatorio di Milano e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano. A partire dai 14 anni ha suonato basso e batteria in gruppi punk e hardcore, partecipando a diversi festival italiani e pubblicando due dischi crossover con i Brainsick. Dal 2005 comincia a sperimentare con l’elettronica, unendola alla calda densità di strumenti acustici e analogici e concentrandosi in particolare sull’attesa, sulla sospensione e sul contrasto tra suono e silenzio. È membro fondatore del progetto anyBetterPlace, le cui performance e installazioni audiovisive sono state presentate all’Edvisk Festival 2009 di Stoccolma e al padiglione danese della Biennale di Venezia 2011, nonché selezionate come finaliste al Muv 2010 di Firenze e al Nao Performing Festival 2010 di Milano. Ha composto musica per spettacoli di danza (Compagnia Cinzia DeLorenzi, Schuko, Le molecole), per videoartisti (Yuri Ancarani, Francesca Amati, Icaro Project), per reading e pièce teatrali (Survival – Siamo Tutti Uno, Compagnia dei Giullalli – Eterefolli). Nel 2011, con Come corpo cade, viene premiato insieme alla compagnia di danza Schuko al concorso NAO i-create11 per la nuova produzione 2011/12. Nel febbraio 2012 pubblica il suo primo album solista per l’etichetta indipendente fratto9 under the sky. Nell’aprile dello stesso anno viene incluso dalla rivista inglese The Wire nella compilation di musica sperimentale The Wire Tapper 28. Suona con Ben Frost per la prima italiana del concerto “Music for Six Guitars”. All’attivo numerosi tour in Europa e Nord America. Vive e lavora tra l’Italia e il Kazakistan.
Progetto che gira intorno l’oscurità sonora, si intreccia con l’oppressione e ciclicità ossessiva dando frutto ad un chiaro messaggio. Ricostruzioni di stati d’animo e sensazioni di malessere, quello che ci va bene.
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