Gara letteraria gratuita di poesia “Senza rete”
“Ho dovuto immergermi/ nelle acque più torbide/ per capire/ quello che nessuno/ aveva mai / osato spiegarmi./ Ho dovuto respirare/ i venti più gelidi/ per capire/ quanto sia importante/ il calore di un sorriso“
1. La Gara Poetica Gratuita “Senza rete” è promossa dalla web-magazine “OublietteMagazine”, dall’autrice Fiorella Carcereri. La gara poetica è riservata ai maggiori di 16 anni. La gara è gratuita. Il tema delle poesie è l’amore in tutte le sue sfaccettature sentimentali.
2. Articolata in 1 sezione con tematica amore.
A. Poesia (massimo 50 versi)
3. Per la sezione A si partecipa inserendo la propria poesia sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento.
Si può partecipare con poesie edite ed inedite. Le poesie senza nome, cognome, e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate.
Inoltre NON si partecipa via email ma nel modo sopra indicato. Ogni concorrente può partecipare con una sola poesia.
4. Premio: N° 1 copia di “Senza rete”, silloge poetica di Fiorella Carcereri, edita nel 2013 dalla casa editrice Ensemble nella collana “La poésie”. Saranno premiati i primi tre classificati.
5. La scadenza per l’invio delle poesie, come commento sotto questo stesso, bando è fissata per il 30 giugno 2013 a mezzanotte.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria è composta da:
Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)
Fiorella Carcereri (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
Rosario Tomarchio (Scrittore e Collaboratore Oubliette)
Cristina Biolcati (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
Rebecca Mais (Collaboratrice Oubliette)
Vincenzo Monfregola (Poeta)
Alessandro Bertolino (Poeta)
7. Il concorso non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy.
8. Si esortano i concorrenti per un invio sollecito senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.
9. La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione per email:concorsooubliette@hotmail.it indicando nell’oggetto “info gara poetica” (NON si partecipa via email ma direttamente sotto il bando), oppure attraverso l’account Facebook: http://www.facebook.com/profile.php?id=100002075267230
10. È possibile seguire l’andamento del concorso ricevendo via email tutte le notifiche con le nuove poesie e racconti brevi partecipanti alla Gara Letteraria; troverete nella sezione dei commenti la possibilità di farlo facilmente mettendo la spunta in “Avvisami via e-mail”.
11. La partecipazione al Concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali(legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso.
“L’amore altrove”
Amami
mentre scivola la sabbia
nella clessidra del mio tempo.
È poesia il profumo
di due corpi abbracciati
sul letto della passione.
Amami
nei minuti nascosti dei giorni,
quando cammini appeso al cielo.
È follia l’avido sguardo
che si aggrappa alle mie forme,
tasselli di un puzzle
che si completa in te.
Amami
di quell’amore che non ha tempo né forma,
che è inganno e magia,
che vive di me e di te,
che ha un posto prezioso nel cuore,
ma è sempre altrove.
© Daniela Giorgini – Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
CAREZZE
Accarezzami Amore
quando la luna si sposa alle fiamme
con ali di notturna falena
con respiri graffianti di vento selvaggio
con suadenti sguardi assetati d’infinito
con malinconici accordi di pizzicati violini
con baci profumati di rose scarlatte
con la nostalgia dei tigli
di chi è nato in primavera
e ha negli occhi il colore
di farfalle accoppiate su fioriti prati di maggio.
CristinaLuna
CristinaLuna-sezione A-Dichiaro di accettare il regolamento
Saper comunque amare…
Elemosino dal tempo spiccioli di verità
per dar modo allo sguardo
di reinventare un concreto ed umile orizzonte…
smorfie anonime che si passan per sorrisi,
ma che riempion di nulla queste fragili tasche dell’anima.
Frugo con ansia in cerca di un’emozione,
scavo con le unghie il giaciglio
ove è destinato scivolare e morire
il sapore dolce-amaro di una lacrima,
ma i brividi dell’indifferenza
raffreddano questo smarrito cuore
e riveston di ghiaccio quell’indifesa goccia di vita nascente.
Mendico silenzi ove le parole
non sanno invaghirsi di un pensiero,
recito versi in una solitaria radura
afferrando le sensibili corde del vento,
per volare e scrutare dall’alto
quell’anonima e semplice figura,
leggiadra, perché vuote son le sue consunte tasche,
intenta ad elemosinare dal tempo
quello che la vita pian piano, senza far domande,
regala e con nobile maestria riporta con sé:
“un umile e fragile orizzonte che in punta di piedi,
non sarà mai stanco di credere ad una sottile e rara verità…
la consapevolezza di saper comunque amare…”
una speranza che sgorga dal cuore
a cui l’anima, mai stanca, torna ad attingere la propria intima essenza.
Accetto il regolamento
SE MAI DOVESSI AMARTI
Non voltarti
voglio solo l’altra faccia,
dammi un tiepido respiro nel riflesso di un mattino,
tra un barlume di equilibrio e certezza di un momento,
solo un sogno disegnato nello specchio di una stanza,
dove dubbi in chiaroscuro danno un brivido alla luna.
Non voltarti
non negarmi il tuo profumo
che uno sguardo rende all’alba,
se mi sveglio nei tuoi occhi, torno baco tra la seta,
e la trama intesserei per
l’ordito della pelle che poi vestirei di te,
e se graffia come iuta, nelle lacrime lavata la
riserbo per il cielo quando
triste invoca scusa, per l’affronto dell ‘aurora.
E se mai dovessi amarti
saprai dei miei silenzi scoppiati tra le ciglia
carezze immacolate, figlie di un pianto antico,
avrai parole nuove, mai regalate al vento
che conierei su gemme da incastonarti il cuore.
Sarei su terra il mare che inonda le tue sponde
e sull’umida rena riposerei la sera.
Se mai dovessi amarti,
sarei quel frutto atavico e mai serpente infame,
farei di quel giardino l’occhiello alla tua pelle.
Sarei confine obliquo sui fianchi del tramonto
che sposta l’orizzonte nelle tue braccia tese
e come una farfalla sulla tua spalla stanca
adagerei le ali a inizio primavera.
Se mai ti amassi adesso
sarebbe l’infinito in questa notte ferma,
inchioderei le ore tra il buio e le lenzuola.
Tu stendimi il tuo cielo sopra le chiome sparse
e ferma in pugno il tempo,
e mani tra le mani, sulla mia pelle scura….
ma non voltarti adesso…
Maria Teresa Infante Sez. A Accetto il regolamento
PERCHE’ IO NON ABBIA NOSTALGIA DI ME
Amami come io voglio
per ciò che sono.
Amami come amore vuole.
Amami senza che io debba mancarmi,
perché io non abbia nostalgia di me.
Accetto il regolamento
Accetto il regolamento del concorso. :)
… Ti ricorderai…
Ti ricorderai
un giorno
di quelle parole
che vorresti giungessero
al cuore
di chi vorresti vicino,
urlandole al vento
come pioggia incessante,
nelle onde del mare
agitato
da quei momenti
di piacevole monotonia,
tenendo per mano
qualcuno,
come note di musica
variopinta
da assoli di chitarra,
suonata nella notte,
abbracciata
a una tempesta di stelle,
nel ricordo di
quel miracolo di vita.
Daniela, 03. Aprile. 2013
Lillo TAIBI 10/06/2013
DONNA
Guardami!
Come ballo?
Sei brava!
Sei provetta ballerina
e coi tuoi passi plastici m’incanti:
hai l’ali di farfalla,
i voli san di gioia,
dove ti posi sboccia sempre un fiore.
Guardami!
Sono bella?
Sei splendida!
Sei Venere divina
e più ti guardo e più ti trovo nata
dalla schiuma marina,
dall’azzurro del cielo
ed io a mirarti il paradiso vedo.
Guardami!
Sto allattando!
Stupenda!
Sei una mamma che dà vita,
fonte d’amore e di gioia infinita,
ostello di pazienza,
maniero di rinunce,
pilastro che sorreggi il mondo intero.
Guardami!
Sono vecchia.
Sei nonna,
cosa importa ora l’aspetto
e la tua pelle non più vellutata?
donna tu sei e rimani
Fortuna e Cornucopia,
araldo dell’amore e d’esso sposa……..
ché sei chi nutre il cuore,
ché sei lanterna magica,
ché sei luce superba,
ché sei casa di pace,
ché sei tu riva amena,
ché sei porto per naufraghi,
ché sei vera regina
a cui l’uomo s’inchina,
mamma, sorella, nonna,
amica, sposa……. DONNA.
accetto il regolamento
mi hai commossa .. grazie.
Giovani tremori
Tessono le dita
carezze sussurrate
attimi di tremolar di cuore
e gioie sospirate
Timide s’apprestano a sfiorare
pelle, amate da sognare,
pori che increspati dal piacere
giacciono festosi nel silenzio
tenui e tali attori del proscenio
son li giocondi di piacere.
mp47pasquino © 2013 tutti i diritti riservati – accetto il regolamento
l’amore è l’odore di un fiore,
è il fragore di un cuore,
è il candore del signore,
è l’acido ardore del sapore delle more,
sono ore di tepore,
è ciò che nasce e muore,
stupore del prodotto di un pittore,
è il genitore migliore,
è il tricolore,
è narratore e traditore,
fragore, candore, ardore,tepore, stupore e mai squallore
mitigatore e misuratore dello spettatore che ama il sentimento nutritore del cuore.
accetto il regolamento
Davvero
Davvero è cosi’
l’amore?
Davvero
i tuoi occhi
non vedrebbero altro
che i miei?
Il profumo
che tu sai,
resterà per sempre
dentro me?
Labbra
e calde mani,
sarebbero un
sicuro rifugio,
per la mia
piccola
anima.
(accetto il regolamento)
GABBIA
Cercando di sfuggire da questo oblio,
mi sono scontrato con ciò che è ripetitivo.
Invisibile alle sollecitazioni altrui,
mi nascondo nel mio silenzio e
nel mio incompreso sorriso.
Nel fingere inedita felicità,
muovo la mia anima in un mondo,
che so non appartenermi.
Solo un bagliore colpisce i miei occhi,
ormai non capaci più di piangere:
quel bagliore reca con se una chiave,
unica nel suo genere.
Unica perché capace di aprire questa gabbia
e portarmi nell’eterno azzurro
di un cielo ricco di speranza.
Ha i colori del sole,
la gioia della vita,
la voce della donna che mi ama.
Accetto il regolamento
A Perdere.
Si rompe il carillon della pazienza
ora che chiedi vita
e il filo che ci univa
si fa intreccio.
Nell’ora del distacco
ti consegnerò viscere
di ogni giorno di battaglia
in difetto di madre.
Né colpa del mondo
né colpa tua. forse mia.
Ma se cammini piano
io ti raggiungo.
Accetto il regolamento.
6 Giugno 2013
Superata
una porta
dopo l’ altra
risuona
un tintinnio
metallico
si può tornare
indietro
solo
su richiesta
il carcere è luogo
di dolore
ma anche di festa
questa mattina
si aprono così le porte
del cuore e noi con loro
si resta dentro
Seduta in attesa
guardo
piccole finestre
illuminate dal
basso
da una luce al neon
da fuori cerca
di entrare il sole
sembra proprio
uguale all’ altra
questa luce,
della stessa natura
..questo forse pensano
nella penombra
I suoi
abitanti,
quando guardano fuori
sembra proprio
uguale all’ altra questa
luce, della stessa natura
Ma non è così
bisogna attendere
e insieme
abbattere
sbarra dopo sbarra,
camminare
verso la stessa luce.
accetto il regolamento
è nelle mie corde…
Troppo Tardi
Nessuna telefonata.
Non mi ama più.
Premo il grilletto.
Sento lo squillo,
pezzi del mio cervello invadono la stanza.
© Giovanni Beani – Dichiaro di accettare il regolamento
“Amore reciso”
Non sanguinerà mai più
Il cuore mio ferito,
ora deserto,arido,malato.
Vedrete errare un corpo fiero e dritto,
quale ingannatore fu mai così perfetto.
Fiore reciso da un taglio violento,
come un guerriero battuto dal vento.
Potevan strapparmi con tutta la zolla,
per ripiantarmi nel mare, sull’onda,
così morire,bruciato dal sole
ed annegare in lacrime amare.
accetto il regolamento
Non dico sia un vero affetto
ma i tuoi baci, la compagnia
scambiati tutti i giorni al mio cospetto
sono l’unico sentimento che ci sia.
Porto i pantaloni per scelta, e non la gonna:
mi ritengo pureuna persona civile:
non sono santa; sono una donna
anche se chiusa in un carcere femminile.
Perchè si ama definire vita vera
solo quella di una relazione seria
mentre,tra le sbarre da mattina a sera
qui dentro si considera tutto una miseria!
Ma io sono bianca e tu tutta nera
perché io sono di Napoli, tu della Nigeria.
accetto il regolamento
sorprendente
Scalda quell’immagine
che presenti
non mi va giù
che tutto sommato
mi piaccia tanto
non fissarmi
così da vicino
perché sento freddo
non voglio toccarti
perché sono
una minaccia
per chi mi ama
se vuoi il mio calore
dovrai uccidermi
come hai fatto con le altre
soggiogate
freddate
sfregiate nel profondo.
Emanuela Mancini
(accetto il regolamento)
Bianco Destriero
Mi tuffavo
nei tuoi laghi
sponde sicure
erano le ciglia.
Vagammo poi
con il tuo destriero
a due cilindri
per vie sassose
senza meta.
Spalle di roccia
si riposavano
là, dove lo sguardo
correva sull’erba verde.
Gialla ginestra esplosiva
mi aprivo
fra quelle rocce:
ascoltava la lucertola,
si perdevano le voci
fra le cime dei cipressi.
I sogni, sono rimasti
nelle tue tasche polverose,
il bianco destriero
ormai,
è un ammasso di lamiere.
Graziella Cappelli ( Accetto il regolamento )
“La nostra notte”
Viene la notte e,
come madre amorevole,
stende il suo scuro manto
su noi, giovani amanti.
Ci avvolge,
ci nasconde;
solo la Luna saprà di noi,
del nostro amore, dei nostri
sussurri, silenziosi.
Immensa pace
tra le tue braccia
e il cuore tace.
Stenditi con me,
lascia che ti ami,
lasciati amare
per sempre.
Tamara Vittoria Mussio – accetto il regolamento.
Rami al cielo di Monica Pasero
Rami al cielo…
Come radici profonde s’ intrecciano
le nostre anime che vivono
di quel frangente,
dove sogno e realtà si confondono
Lì, i nostri corpi si ritrovano
plasmati in una sola anima
desiderosi d’ amarsi
innalzano i loro rami terreni al cielo
implorando la mano di Dio
che plachi la loro preghiera
intrecciandoli per l’eternità
nelle viscere della loro esistenza
(Tratta da “Alchimia” di Monica Pasero)
accetto il regolamento )
Rocco Nassi 11/06/2013
La luna
È triste guardar questa notte
la luna con il naso all’insù,
la stella cometa che piange
l’ amica che ormai non c’è più.
La stella ricorda le notti
passate insieme a brillare,
per alberi e verdi montagne,
per scogli e porti sul mare.
Si è spenta così all’improvviso
perdendosi in mezzo nel blu,
l’amica stellina del cuore
che adesso non tornerà più.
Accetto il regolamento
dolcissima poesia !
TI VOGLIO
Ti voglio così
ferocemente
da stare male.
Ti penso e
immagino
le tue parole ,
i tuoi gesti
e le tue prestidigitazioni.
Strane combinazioni
magiche alchimie
scambi di vita
accadono.
Godiamo all’ unisono
i preziosi istanti che ci giungono
come doni dall ’alto
rosalia maria lo bue
accetto il regolamento
L’Attesa
“ Aspetto il tempo del risveglio
quando nel mio silenzio
coglierai parola,
qual petalo di raro fiore
nell’oscurità della notte.
Terra le tue mani
scaveranno fertile
fango e sole e soffio lieve
qual giunchiglia odorosa
giaciglio del sentir mio.
Aspetto il segno delle stelle
dall’alto di una cima immaginaria
per afferrar la scia di una cometa
e ritrovar il posto mio nel
firmamento.
Aspetto il tempo del ritorno
quando tra le ombre
scorgerai sembianze
sulle tracce dell’anima
mia ,
al tramontar del giorno.
Aspetto dell’esister
la scintilla
quando lacera la notte
s’aprirà alla luce
e nel mutar del tempo
al confinar della terra
scevro lo sguardo tuo
scorgerà l’incanto
dell’inafferabil
volo dei sensi miei.”
Acceto il regolamento del presente bando di concorso.
AMORE RESPINTO
In solitudine
abbraccia il dolore
svilendo per abitudine
qualsivoglia valore
in solitudine
degenerata dall’amore
che infine
frutterà un grande tumore
Lui è nudo
e crudo
nelle sere notturne
tocca la sua carne
con qualche timore
ha agiato precocemente
non vorrà mai amore
trafiggerà la sua mente
Michela Meloni– accetto il regolamento.
“Fiaba”
Implori, piangi, preghi.
Poi urli, getti all’aria frammenti di orgoglio,
sapientemente creati per l’occasione.
Ti inginocchi e bussi su quella barriera
che, ormai, è impenetrabile.
Nella mano, tieni brandelli di un cuore,
infranto ed aggiustato mille volte.
Sostieni che sia perfetto,
mai avresti potuto ferirmi a quel modo,
mai avresti potuto calpestarlo.
Ma ormai non ha importanza.
Non ho un cuore, solo corazza.
Mi dai della pazza perché non vedo
quell’amore morto in partenza,
soffocato da giuramenti ipocriti.
Eravamo come il principe e
la principessa delle fiabe.
Sono rimasti solo un rospo che si crede Re
ed una principessa dal diadema spezzato.
accetto il regolamento
Vorrei…
Vorrei essere il fiore,
nella tua stanza,
per bacciarti lo sguardo
con petali:
essere l’erba,
su quale ti siedi,
per accarezzarti il corpo
col verde della primavera!
Vorrei essere aqua viva
e risalire dalla tua anima:
ascoltarmi sussurando,
respirarmi,
bermi!
Accetto il regolamento.
VADO VIA ( Antonella Cavicchioni)
E me ne vado via da te
dopo anni passati a rincorrere la vita,
per spendere al meglio l’anima mia.
Giornate passate a impegnarmi il cuore
trascinando all’infinito l’esistenza
verso albe che sorridono.
E tolgo le tende che ho messo una volta,
quando entravo trionfale, felice e giovane,
col piglio deciso di chi sa cosa fare!
Ma adesso ripenso e sottraggo al presente
lo scudo e la spada
che tanto pesarono per battagliare,
cercando di estrarre soltanto bellezza
da quel tuo cuore che mi amò e che io amai
e che ora giace appassito
su un trono passato di moda, antico e inservibile,
cosparso di polvere nera
e offeso dai segni del tempo, arido.
Eppure quel cuore lo amai,
eppure cercai di impararlo!
La vana speranza è vita tradita,
trofeo senza storia di un’epoca
persa a mettere in ordine
il vortice assurdo di un povero amore cercato,
ma senza successo!
Dichiaro di accettare il regolamento sovrastante di codesto concorso.
Le Tre Stagioni
Tre stagioni ha vissuto
il nostro amore ,
la prima è stata ,
la stagione dell ‘ intenso e ingenuo
effluvio primaverile ,
dominata dall ‘ illusoria speranza
nel futuro
e dalla rinascita interiore ,
nella seconda stagione ,
le verdi foglie
del nostro candido amore ,
hanno iniziato ad ingiallirsi
e a cadere
in procinto di morire ,
per terra ,
e le nostre anime hanno iniziato
ad annerirsi ,
infine nella terza stagione ,
il nostro amore è morto ,
sepolto sotto una massa di terra
imbevuta e gravida
di una pioggia acida e velenosa ,
e le nostre anime
sono morte assiderate
e si sono trasformate
in delle spesse lastre di ghiaccio .
Dichiaro di accettare il regolamento .
A Noi
Ero triste.
Ero sbagliata.
Ero diffidente.
Ero misantropa.
Ero insopportabile.
Ora sono ancora triste.
Ora sono ancora sbagliata.
Ora sono ancora Sola,
Sola in in una realtà estranea,
Ora sono ancora diffidente.
Ora sono ancora misantropa.
Ora sono ancora insopportabile.
Ma, Ora…
Ora ho sempre la mia realtà.
Realtà Diversa
Realtà Magica,
Realtà ove nessun osò varcare la sua soglia.
Sol te ci sei riuscito,
Sol te hai notato la mia parete,
Sol te l’hai varcata e…
Sol te non l’hai distrutta.
Sol te non mi rendi triste.
Sol te non mi rendi sbagliata.
Sol te non mi rendi sola.
Sol te non mi rendi spaventata.
Sol te non mi rendi insopportabile.
Solo Noi possiam capir.
Capir la difficoltà dell’ esser diversi,
Capir la solitudine.
Capir l’odio dell’incomprensione.
Solo Noi possiam capirci
Solo Noi possiam capir l’esser sbagliati
Solo Noi possiam capir il desiderar un essere affine a se stessi,
e…
Trovarlo.
Trovar l’essere perfetto che ti comprende,
Trovar l’essere perfetto che ha vissuto la tua vita
Trovar l’essere perfetto e sprofondar con egli in una mistica simbiosi,
una perenne simbiosi.
Una frase!
Parea purissima Utopia:
“Ti Amo!”
Dichiaro di accettare il regolamento della sezione A
Titolo: La mancanza
La mancanza affonda gli artigli,
lacera i rapporti, i ricordi,
i nostri armoniosi accordi
che da sempre più lontano origli.
Mi spezza dentro
la stupida abitudine,
in un vuoto improvviso entro;
mi crea inquietudine
l’assenza
della tua presenza.
Un furioso dolore,
nel silenzio
un pensante fragore
ogni battito
del mio cuore,
che scandisce
le arrese ore
di chi mi tradisce.
Io convalescente,
torno a vivere
anche se sei assente,
mentre nell’amore
torno a credere.
*Dichiaro di accettare il regolamento della sezione A
ASSENZE
by Claudio Cozzoli
La tua mancanza ottenebra la mia mente
Sul filo non corre il tuo profumo
e l’etere non mi porta la tua immagine.
Mi manca quel sorriso che più non vedo
e le allegre parole che l’alimentano
Mi manca quel pianto che più non odo
e le parole carezzevoli che lo placano
Mi manca il turbamento che mi induci
e la gioia che al mio spirito susciti
E’ solo il tuo Amore che sento
…se manchi!
CLAUDIO COZZOLI “Dichiaro di accettare il regolamento”
Amore mio
…e se ti dico
i tuoi occhi sono
due stelle splendenti
nella notte più buia
mi guarderai?
…e se ti dico
il tuo sorriso è
un ponte dorato
che conduce
al mio cuore
lo attraverserai?
…e se ti dico
il mio cuore
batte nel tuo
quando vede
il tuo viso
mi amerai?
poichè mai vidi
stelle nel cielo
più belle
e mai vidi bagliore
così intenso nella
notte più profonda…
solo il cuore conosce
tali cose preziose
la mente
non concepisce
lasciati guidare
dalla sua luce
amore mio…
vedrai l’arcobaleno
di mille luci
e da una riva all’altra
cadremo dentro al cuore
mai più nostalgia
qui regnerà
© Michelina Di Martino (alias Miss Poet Miki) – Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
Ines Zanotti 11/06/2013
UNIVERSO D’AMORE
U UNIVERSO, globo regnante d’umanità
N nobiltà rosso sangue, in verità.
I Intimità dove l’infinito
V verzica la vita con anelito.
E Emozioni, passioni, tremori:
R romantiche empatie di cuori!
S Soffrire, oblio di incatenati,
O orizzonti sognanti per innamorati…
D’ D’intensa essenza è il paradiso
A agape di mani e spirto intriso.
M Madre, dolore d’amor in lei annidera,
O origine filiale in cui Iddio coopera.
R Rigolo di fiamma avvampa di calore:
E eterno è il morir D’AMORE!
“Dichiaro di accettare il Regolamento”
Vito Digiorgio. Dichiaro di accettare i termini del regolamento. 11/06/2013
Titolo: Fessure
Tra sospiri di vento
nasconde la malinconia
il tuo volto opaco.
Persa nei pensieri
del domani che non torna,
fai conti col destino
implacabile.
Dal vetro striato
che taglia la luce
fisso il tuo sguardo,
ricolmo di vuoto.
Tendo la mano
che sfiora i tuoi pensieri.
Li cattura.
È nella mia mente
che ti cerco
vana speranza
di tanto sospirato amore.
Sara Fraticelli
Titolo: NASCENTE AMORE
Non uccidermi con i palpiti del tuo cuore confuso.
Non confondermi con i sussulti dell’anima smarrita.
Ma lascia che il mio amore per te,
si infranga come mare sulle rocce dell’illusione.
” Dichiaro di accettare il Regolamento”
Enzo Santese / 12/06/2013
Titolo: TRIESTE, IN AMORE
Ti amo
per la veste dimessa
che ti rende imprecisa.
Ti amo
per l’abito della festa
che porti con allegria,
per il sorriso che frastorna,
per la storia
sbrindellata d’un impero
per la vita da signora
che fingi ancora.
Ti amo
per essere madre e amante
faro e isola perduta
culla a alcova
fumo di esplosioni gioiose
nebbia di risonanze stantie.
Ti amo
per essere uguale
a tanti anni fa
per essere diversa
da come ti vorrei,
ti amo,
come non vorrei
perché il sole dell’abitudine
a volte opaco e appena tiepido
mi dice che le ombre
del tuo nascondiglio
aspettano la luce di un’idea
per renderti bella
come sei dentro
là sulle rive di un mare
ch’attrae il monte a interrogare meduse
bianche di panna salata
orlate di blu stellato.
Ti amo, Trieste,
perché sei sospesa
tra l’essere bella
e il divenire ancora di più.
“Dichiaro di accettare il regolamento”
SORRISO DI CIOCCOLATA
Mi guardi
e indugi a dispetto
lasciando sfuggire un lampo ai tuoi occhi
e una piccola curva alle labbra.
Dammelo il tuo sorriso
dolce di cioccolata
che mi fa felice
dammelo sempre
e non oscurare il tuo viso.
Dammi il tuo sorriso
fammi volare
che non è mai giusto
volerlo negare,
sorriso di pane
che nutre il mio cuore.
Non mi negare un sorriso
che accende anche il mio
spento da tempo,
sepolto tra polvere
e vecchi ricordi.
Una lacrima
rossa di sangue
dal mio cuore
risale
e si affaccia ai miei occhi.
Giampiero D’Ecclesiis. Dichiaro di accettare il regolamento
TRAVAGLINI ROBERTO. dichiaro di accettare il regolamento 12/06/013
BUIO E LUCE
Chiudo la finestra
spengo il mondo,
quello che vorrei
fra buio e luce
è tutto di te.
Con i miei sorrisi
legati al tuo pensiero,
il mio respiro
vicino al tuo seno,
il mio cuore
nel posto piu’ sincero,
e ti tengo
stretta stretta
come se il sole
tu ………
mi splendesse
in mano .
DE ROSSI CINZIA dichiaro di accettare il regolamento 12/06/013
ANIME
Hai la chiave
del mio cuore
puoi entrare
e leggere
di poesie
e versi
che scrivo per te .
La’ in fondo
c’è un luogo
dove rifletti
tu viva
nel mio cuore,
cucite sono
le ……..
nostre anime .
Giovanni Bianchi 12/06/2013
La fine di qualcosa. (Sonetto Shakespeariano)
La fine di qualcosa lascia il segno,
se di qualcosa te ne importa un poco,
a meno che il cuor tuo non sia di legno
e se tu pensi che sia tutto un gioco.
La fine di qualcosa che ,si intende,
era qualcosa che sembrava eterno.
Speravi in un destino che sorprende,
ma tutto poi é diventato inferno.
La fine di qualcosa non è bene
perché si rompe un po’ della tua vita.
Se t’è rimasto sangue nelle vene,
se la tua forza non sará smarrita,
difficile sará ricominciare,
ma piano piano tutto si puó fare.
GB
“Dichiari di accettare il regolamento”
TRAVAGLINI ROBERTO dichiaro di accettere il regolamento
DOLCEMENTE
Dolcemente ti penso
altalenante batticuore
sommesso il respiro
volo e sogno ,
e sorpreso dai colori
fisso, le emozioni
e ………
immagino
ogni tuo momento
perchè lo sento .
GIOVANNI DI MAURO dichiaro di accettare il regolamento.
A L’AMOR
oh! vecchio amico mio
che all’improvviso nell’adolescenza t’incontrai
diffidente mi mostrai
al porgere della tua mano,
sconosciuto e inaspettato m’apparisti
ed io impaurito non ti riconobbi
e quando mi fermai un attimo a guardarti
tu già sapevi,
che saresti stato l’amico del cuor mio.
Era la giovinezza
quando prorompente m’inseguisti,
temente invano scappai,
tu presuntuoso, t’imponesti d’esser
mio compagno d’avventura.
M’affacciai sul davanzale della vita,
con te accanto
timidezza svanì,
ah! quant’emozioni mi regalasti
tutt’intorno splendeva,
ma,
all’alba di quel giorno,
non fosti più sincero
bugie e delusioni,
quell’estate mi portasti
e il cuor mio, non più ti riconobbe,
fosti cotanto crudele ed egoista
che fuggente andasti via,
tanto che, ti credei morto.
Fu quel freddo inverno
che da morte apparente
ritornasti,
e d’allora mai più solo
mi lasciasti.
una poesia che oltre a commuovere fa’ anche riflettere complimenti all’autore
LE POESIE SONO L’ANIMA E LO STATO D’ANIMO DI CHI LE SCRIVE INTENSO COMPONIMENTO COMPLIMENTI ALL’AUTORE AURELIO SCACCIA
“HO MOLTO ATTESO”
Ti ho molto atteso in questa spiaggia
Ho inseguito le onde spumeggianti
Orgogliose rincorrersi,
Abbattersi sulla battigia e spegnersi.
Ho visto passare gli uccelli
Nel becco ramoscelli d’amore
Ho inseguito il sole vino ai suoi tramonti
Infuocati dietro la linea azzurra
Dell’orizzonte marino.
Ho visto cielo e mare confondersi e fondersi
Onde e nuvole e aggredire furiose
La sporcizia degli uomini.
Ho visto gabbiani morti sulla sabbia dorata
E il vento il volto ferire
Ti ho molto atteso….
In questa spiaggia senza sentieri
Aurelio Scaccia
dichiaro di accettare il regolamento
” DONNA ALLO SPECCHIO”
TI GUARDI ALLO SPECCHIO,
VEDI UNA DONNA CON PICCOLE RUGHE SUL VISO.
SEGNI DI UN TEMPO TRASCORSO,
DI UNA VITA VISSUTA.
TI OSSERVI, GUARDI I TUOI OCCHI CHIARI QUASI TRASPARENTI.
LI VEDI STANCHI FORSE UN PO’ TRISTI.
LE TUE LABBRA ACCENNANO UN SORRISO,
MA NON ARRIVA AI TUOI OCCHI.
LI SOCCHIUDI UN MOMENTO,
UN SOTTILE VELO LI OFFUSCA.
PENSI ALLA TUA VITA PASSATA,
MOLTE DOMANDE AFFOLLANO LA TUA MENTE.
FORSE STAI CERCANDO UN EQUILIBRIO CHE NON HAI.
FORSE STAI ANCORA CERCANDO IL TUO POSTO NEL MONDO.
SEI CONFUSA, MA SEI UNA DONNA.
SEI STATA DELUSA, FERITA, MA…
TI RIALZERAI E LOTTERAI CON CORAGGIO COME SEMPRE.
ADESSO SORRIDI ALLO SPECCHIO, SAI CHE CE LA FARAI.
SEI UNA DONNA.
( DI MARIA GIAMMARRESI )
una poesia molto bella mi ha commosso
bellissima poesia complimenti aurelio scaccia
SOGNO
Su un letto di nuvole
il mio animo sospira
adagiato dolcemente
Sogno
con il cuore che chiude gli occhi
Ma continua a donare spine
alle sue rose
Spine che accarezzano
dolci ferite
E si insinuano curiose
Spine …
A volte senza le rose!
E allora sogno
di me in un’altra vita
in cui la guerra non é mai esistita
In cui vivere é donare
E l’orizzonte si fonde con il mare
Sogno di paesaggi e luoghi
eterei
Di contorni eterogenei
che cantano all’unisono
la magia della loro esistenza
Sogno
di una vita
che si alimenta del battito
di tutte le creature
Una vita in cui
non vi é violenza
Sogno
di vivere in un luogo
di cui l’amore é essenza!
Tiziana Scuderi
Dichiaro di accettare il regolamento
Amore
Sentieri di ghiaccio
Scintillano fino all’orizzonte
Baciati dalla Luna,
Complice e istigatrice
Di mille passioni
Che come fuoco bruciano
I corpi caldi e sudati
Che nella neve si uniscono.
Al cospetto della Madre
Con la protezione del Padre
Legati in eterno:
Cuori senza tempo,
Amanti senza fine.
Lo spirito innalzano al cielo
Di piacere gementi,
Espressione della Natura
Che su loro veglia silente,
Spettatrice d’un miracolo
Chiamato Amore:
Senza Morte,
Senza fine,
Senza fiato.
Ultima bugia d’una promessa.
© Chiara Casalini – Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
Massimo Grilli dichiaro di accettare il regolamento.
CAREZZA DI CILIEGIO
Pronto a correre,
spuma di mare ali dei piedi,
una nuvola,
soffio della vita che ti porta oltre la notte.
Pronto a correre,
lontano dall’incapacità di ascoltare e vivere emozioni,
vero cancro della nostra epoca.
Pronto a correre,
lontano dall’incapacità di amare delle persone.
Pronto a correre,
aroma di salvia e rosmarino,
lungo il percorso delle emozioni
che portano al cuore della vita.
Carezza di ciliegio
ti porta la mia voglia di te,
troverò il coraggio
di guardarti negli occhi
disegnare un bacio sulle tue labbra.
Non sono un poeta, sono il sarto delle emozioni
Promettimi di non piangere
Timore più del dovuto d’illudersi
smarriti nelle nostre incertezze
colpevoli di esserci vissuti
da sobri, coscienti nel sogno.
Fa un male quasi fisico
e questa stagione logora,
regola ogni nostro battito
ci sfila anche l’ultimo dei sorrisi.
L’esaurirsi della mia pazienza
le mie assenze in ogni ricorrenza
l’incapacità di voler sorreggere il coraggio
la perenne barbara decisione.
Salutarsi dopo altri 4 giorni
ancora altre promesse,
avvolte in un sottile cellofan
almeno stasera, promettimi di non piangere.
Accetto il regolamento
VERSO IL MARE
Intanto che si muta
il cielo di colore
e il fiore
si chiude al divenire
del buio,
sembrano i sentimenti
uscire dal chiasso del giorno
e farsi più netti .
Ti avvicini
alla tua donna
e quasi fosse un tuono
l’eco del suo respiro
ti sorprende ,
gli chiedi amore ,
lei ti prende per mano
tu la segui :
come airone
dispieghi le ali
verso il mare …
accetto il regolamento
I CINQUE SENSI
Il profumo del tuo corpo,
il sapore dei tuoi baci,
il suono della tua voce,
la delicatezza della tua pelle,
la bellezza del tuo volto,
m’hanno svelato perché tu,
o generosa natura, m’hai dotato
del bene dei cinque sensi
Grazie a te, amore mio ,ora so
perché la vita sia tanto bella
Io sono perché tu esisti,
io esisto finché tu sei.
Accetto inconizionatamente il regolamento
Teresa Maggio 15/06 2013
Attimi
Riuscire a sentire nuovamente
le parole del silenzio
che accompagnavano i nostri passi.
Sulla strada battuta dal vento
attendevamo un muto spiegarsi,
un sottile piacere
nel capirsi intimamente,
soltanto leggendo i pensieri
incisi sui nostri volti.
E rendere eterni gli attimi,
e toccare sino in fondo
l’irreale alchimia dei nostri cuori,
semplicemente appagati
nel respirare insieme.
Dichiaro di accettare il regolamento
Occhieggiavano le Stelle (di Duilio MARTINO)
Morbosi afflati
ci consegnavano al mattino
morbidi gli sguardi arricciavano la pelle
e dalla volta stregata
sbirciavano occhieggiando stelle
per sfumare indolenti in un’alba dorata
che irradiava il giardino.
Oggi non v’è sentore come ieri
d’inebrianti effluvi del mattino
col machete si tracciano sentieri
senza curarsi di chi sta vicino.
In preda al panico
vaghiamo in labirinti inestricabili
– piedi nudi e le mani –
di noi tritando miserabili i cocci
con le unghie scaviamo il buio in cerca d’appigli
plagiati da riverberi di lune morte
per massacrarci
ficcando nella carne viva gli artigli
e imprecando alla sorte.
Solo carname i resti…
sicari e vittime di stesse trame
ordite nell’inerzia di templi sconsacrati
anneriti dal tempo.
Si accetta il regolamento
Come sempre intense e cariche di sentimento le tue liriche
NON SMETTERE MAI
Il lavoro t’aiutava a sollevare quel macigno
che dentro l’anima porti.
Ora che manca non sai piu’ come arginarlo,
schiacciandoti sempre piu’.
Non smetter mai di sognare,
di credere,
fa che sia linfa per il tuo vivere e vedrai che allontanera’ quel grosso peso.
Sogna ancora nell’abbraccio
caloroso e amorevole
di chi con te ha iniziato una vita nuova.
Regalati la pace del cuore.
Vivilo con la presenza dell’anima e se nel portar
fiori al suo ricordo non trovi la pacatezza del vivere,
parlagli,
ti ascolta,
la mancanza sara’ solo attimo.
Non smetter di sognare e se ti manca la carezza di un figlio,
cosi tanto amato,
non darti colpe che non hai.
Ognuno di noi ha il suo tempo e modo diverso per capire l’amore.
E se dietro quella maschera che presenti alla vita c’è quello in cui credo,
son certo della grandezza dell’anima tua.
Non smettere di sognare,mai,
il tempo regala verita’ celate dall’egoismo ma se è vera fiorira’ nell’eterno.
Inventati il giorno che verra’,metti da parte la tristezza
e vedrai che il seren cielo sara’ anche tuo.
Ama il sogno e come una splendida contadina che semina con ardore e sa aspettare
che il futuro matura i suoi frutti,
ti regalera’ il profumo e il colore della vita.
Non smettere mai di sognare
perchè ti dona l’emozione di far parte della vita
….la tua vita….
e riuscirai finalmente a spostare quel grosso macigno dal cuore.
….NON SMETTERE MAI::::
dichiaro di accettare il regolamento
Avevo bisogno …
Ho pianto una lacrima,
e tu l’hai asciugata.
Ero confuso,
e tu mi hai chiarito
le idee.
Avevo venduto l’anima,
e tu l’hai ricomprata
per me.
Mi hai tenuto su,
mi hai dato dignità.
In un modo
o nell’altro
avevo bisogno di Te.
Mi hai dato la forza
per stare ancora
in piedi da solo.
Di affrontare
per conto mio
il mondo là fuori.
Mi hai messo in alto
su un piedistallo,
tanto in alto
che sono quasi riuscito
a vedere il Paradiso.
E non posso credere
che sia tu.
E non posso credere
che sia vero,
avevo bisogno di te
e tu eri lì.
E non me ne andrò mai,
perché dovrei andarmene,
sarei un pazzo.
Perché ho finalmente
trovato qualcuno
che mi vuole
veramente bene.
Accetto il regolamento
La mia àncora
Sull’onda delle emozioni
mi abbandono…
perdutamente navigo
nel mare dei tuoi occhi.
Ed il sole ravviva
il nostro grande amore,
fuoco di passione
sotto il brillio delle stelle.
Estate
che i sensi incanti
come canto di sirene
ed il cuore inizia a naufragare
su sconosciute isole,
insieme a te amore
per gustare il sapore della vita.
Tra pesci variopinti
e vermigli coralli ondeggiamo
in balia della corrente che ci trascina,
ma tu per me sarai, sempre
la mia àncora di salvezza.
dichiaro di accettare il regolamento
Pino Chisari
Accetto il regolamento
quando chiudi la porta
E’ quando chiudi quella porta,
nel silenzio assordante che lasci,
che mi assale la consueta coscienza
del tempo che mi separa dal rivederti
ed è in quell’assenza che trovo intero
tutto il tuo senso nei miei giorni.
Al di là di entusiasmi e parole abusate,
ci unisce qualcosa che d’emozioni e battiti
ha fatto un onirico fiume sotterraneo,
ridicolizzando il vincolo della carne
e non so pensare al giorno in cui…
Quell’assurdo giorno spero d’esser già via.
Sfiorare una parte di cielo
con le mani aperte
e ritrovare il tuo indice
che attende il mio per colmare
di luce le nostre anime
desiderose d’eterno.
Essere sbalorditi dall’intensità
provata al contatto di due braccia
che sfiorano le tue,
in un gesto antico
che scopre emozioni mai assaporate.
Riprendere a respirare
dopo l’apnea di un sospiro
che riempie di energia
il corpo ricolmo di brividi
e colori dell’arcobaleno.
Baciare la tua fronte
ed emozionarsi come il primo bacio
donato all’Amore.
Antonella DADONE sezione a ACCETTO IL REGOLAMENTO
Orizzonte di Graziano Gismondi
Potrà apparire una povera cosa
l’eccitazione di un giovane amore
ma assieme a lei abbracciavo la vita
e l’orizzonte sembrava vicino.
La complicità che ci avvolgeva
dischiude ancora le mie labbra
in un sorriso di dolce melanconia.
Al tramonto l’orizzonte sembra ancora più vicino
e tuttavia irraggiungibile.
Accetto il regolamento del presente concorso
21 primavere insieme a te
Ardente il mio sospiro si spinge a tramortire i sensi
Imporpora il mio volto se gli occhi tuoi fissano i miei seni
Le labbra mie si schiudono in attesa del tuo bacio
Incontro di anime tra noi
Resiste il tempo del sensuale sentimento
E son venti anni
ventuno il 24 amore
21 primavere insieme
Accetto il regolamento
Ti ricordo così
Eri carino
coi riccioli ribelli
e gli occhi colmi
di speranza e di sorrisi.
Ti vantavi di essere grande
perché erai più vecchio di un anno
e ti crucciavi d’essere
un palmo più basso di me.
Ho tra le mani una foto
di due adolescenti impauriti
dall’occhio indiscreto
dell’obiettivo.
Ma quel ritratto
non ci rende giustizia.
Noi eravamo vivaci
ubriachi di gioia
uniti dall’entusiasmo
di un’età spensierata.
Siamo nati sotto il sole d’agosto.
Dicevi che ti piacevo
perchè ero speciale, discreta,
senza fronzoli, concreta come un maschio.
Viaggiavamo sempre
sulla stessa frequenza.
Nei pomeriggi dopo la scuola
divoravamo fette di dolce e versetti di Omero.
Amavamo il mare
e quando il vento soffiava forte
e le onde diventavano grandi
ci tuffavamo nell’acqua fredda a dividere
quell’ennesima emozione.
Proprio una sera d’agosto
la ragazza discreta, senza fronzoli
bussò alla tua porta
per dirti che stava andando via.
Ma tu non c’eri.
Incontrai solo gli occhi severi di tua madre.
Mi trasferii lontano
e non ti ho più rivisto.
Non so come sei ora
cosa sei diventato.
So solo che uno speciale come te
non l’ho mai trovato.
Forse sei un sogno
un’astrazione della mia mente
ma non importa. Voglio ricordarti così
coi riccioli ribelli
e gli occhi colmi di speranza
e di sorrisi.
Accetto il regolamento
Dell’Anima il battito
Tra le fessure dell’alba
ascolto dell’Anima il battito,
lentamente alla Luce
i pensieri miei si schiudono.
Dai deliri del mondo
assorbo il dolore,
di sdegno mi inondo
per gli impuniti abusi,
le sofferenze, i soprusi.
Oltre l’orizzonte del disgusto
pongo l’attonito sguardo,
scorgo la Pace del Creato,
la dolcezza della natura,
l’impetuoso e quieto
movimento del mare,
il continuo rigoglio della terra.
Mi rifugio qui,
in quest’eremo
d’insuperabile bellezza,
il cuore vibrante d’Amore
e grata abbraccio il dono
dell’Eterna Vita.
© Tania Scavolini accetto il regolamento
Murri Fabiola
“Dannosa”
Dannosa,
nascosta
al confino
osservo immobile
le ore viaggiare…
dimmelo ora s’è troppo o troppo poco,
s’è niente o poco più
quello che sono,
dimmi cosa comprendi
di quest’animo inquieto
che tormenta le mie paure,
del desiderio,
del non vissuto sperato,
prima che questa crepa
rompi il muro della diga
che ho innalzato e che a te Narciso
ho dedicato,
sublime estasi
di un amore
per troppo tempo murato.
Sono dannosa
e tu l’hai dimenticato…
accetto il regolamento
E vorrei dirti ancora amore mio
ma la parola è muta per la tua mancanza di voce.
Sigle d’affetto sterilizzate a stento fanno passare il respiro.
Rimane la torsione del cuore.
Accetto il regolamento
BESO
Te bese,
y al juntar tus labios con los míos
el deseo de muchas primaveras,
estremeció nuestros cuerpos,
y fue solo nuestro… ese instante,
ni los susurros se escucharon,
y las golondrinas asombradas
de aquella dulce fantasía
se marcharon, dejándome disfrutar
tu boca con la mía…
Emiliano Pintos
Accetto il regolamento
AMANDO (glosa)
A Salgono lievi tocchi e i polpastrelli,
B accarezzando pelli delicate:
A di collo, nuca fino tra i capelli,
B sotto morbide ciocche spettinate.
B Passi dalle finestre spalancate;
C impetuoso t’inoltri, varchi entrando
C con forza di natura; apri bramando.
B Scivoli sulle rive profumate
B dentro lo sciabordio d’acque irrorate
A dal fuoco di passione. Ombre cancelli
A e accendi tante luci nei castelli;
D affascinanti, magiche, capaci
A di controllar le forze più ribelli.
E Mentre discendi a valle, trovi e tocchi
B perle di melograno; escon rosate,
B dall’argenteo schiumare delle ondate,
E mentre scorron gorgoglianti. Guardi occhi!
E Il tuo sguardo si ferma; vedi e blocchi
B i teneri timori, con pacate
B tenerezze, parole appassionate;
F affondando la bocca in spicchi rossi
F di mandarino: freschi, pieni e mossi.
A La guardi amando gli occhi suoi ribelli;
B sulle gote distese e rilassate;
A giochi con i capelli neri e belli,
B baciandole le ciocche inanellate.
accetto il regolamento
T’AMO E NON T’AMO
Da ciascuna piega
delle tue labbra
strappo ogni proba
delicata melodia
e la stropiccio
la sfilaccio
la sbrindello
la maciullo.
Poi l’abbandono
agl’avidi morsi
del vento vorticoso,
tra il sole ardente
e il gelido silenzio …
quando t’amo.
Da terra immiserita
sollevo quel
rimasuglio rinsecchito
che piano affido,
tra un’onda del mare
e un flusso di ruscello,
a lacrima di bruma.
Umido e stillante
al petto poi l’unisco
per far rigemmare
tra meste ed inquiete
ciglia del cuore
almeno un gorgheggio …
quando non t’amo.
Ed è così che i miei sospiri,
sempre più sfiancati,
di sole in stella
continuano a balzare
cercando quiete e verità
finché un bizzarro ed ambiguo
canto d’amore mi parlerà.
inedita – © Grazia Tagliente (tutti i diritti riservati)
Accetto il regolamento
Nuda è la notte
e una luna solitaria
fa giungere i suoi raggi
sulla tua bianca pelle.
Nascosto in quella luce
un poeta
che più ti rassomiglia
canta inni alla bellezza
nell’ora segreta dell’amore
che plachi la tua anima
e con acuta gioia
in segreto da te accolto
ti viene accanto.
Raffaele Di Palma
Accetto il regolamento
AUGUSSTO DE PANFILIS 19/06/2013
VITE AUDACI
Solo la luce passata
Attraverso il calore del fuoco
E ingabbiata dal fango
Riflette bene
Sulle superfici
Delle pupille innocenti
d’un volto
Asssediato
dagli incubi
Solo la libertà
Passata attraverso gli orrori
Delle catene e delle cicatrici
riflette bene
Sulle superfici
delle pupille innocenti
D’un volto assediato dalla prigionia
Solo la bontà può giustificare
D’essere fratello degli uomini
E aprire il cuore
Agli odori teneri
D’uno spazio fiorito
Altrimenti
Sarebbe l’ipocrisia
A salutare
Il sogno della fratellanza
Solo la bontà
Crea la Fede
In un canto
Senza fine
Cinto
Di tante vite audaci.
(Al volontariato…)
accetto il regolamento
accetto il regolamento
Chiamalo Amore…
Chiamalo amore questo senso di tormento:
esso vola fra i confini di un sentimento
e non riesce a dare tempo al tempo.
Chiamalo amore quel sospiro di cuore
che veste di primavera l’inverno:
non è un sogno,
ma soltanto la rarità
di una lacrima di pianto
che si inebria dell’altro.
Chiamalo amore l’imbrunire della sera
quando il crepuscolo diventa l’autunno della vita
e le foglie sono le pagine da scrivere in salita.
Chiamalo amore il sorriso imbronciato del cielo
su un campo assolato
e non sentirti perso
fra l’infinito luccichio delle parole,
perché basta solo smarrirsi in quel caldo tepore
che ritaglia i contorni del tuo cuore
trovando il profumo di rose gettate al vento.
L’essenza di un cammino mai definito
si scioglie fra la chioma di mimose mai colte,
ma adesso almeno sa dare un nome
a quel misterioso sapore
e non fare finta di non conoscerlo…..
…..chiamalo amore.
Francesca Ghiribelli
Barbara Amadio 20/06/2013
Se potessi percorere il contorno
del tuo viso con le dita,
mi soffermerei
su ogni incavo, su ogni tua imperfetta convessità.
Sopra i tuoi occhi neri, velati
nostalgicamente tristi mi soffermerei…
Accarezzerei le tue sopracciglia folte,
seguirei i sottili solchi del tempo
per affondare le dita nei tuoi capelli neri…
Se potessi percorrere il contorno
del tuo viso con le dita,
mi soffermerei sulle tue guance
distrattamente rasate ancora pungenti.
Seguirei le linee del tuo volto sfiorandoti
lievemente le labbra e con le dita
lentamente toccherei la tua
bocca poco carnosa, sottile,
umida appena, arida di baci…
Se potessi percorrere il contorno del tuo viso
allontanerei il ricordo di te con un soffio,
logorante è l’amore non corrisposto.
Solo se potessi…
Barbara Amadio
Accetto il regolamento.
Furono dichiarati
marito e moglie,
ognuno con le proprie
segrete privazioni
finché l’amore
non li ha separati.
Sepolcro matrimoniale.
Stefania Mercatali
Accetto il regolamento
BALLATA DI FINISTERRE
occhi inquieti scrutano il loro orizzonte
Finisterre privata alla cima del monte
sfuma imbrunire su tutti i profili
s’intrecciano ormoni e sguardi sottili
vibrano venti a bande notturne
strette le mani avide taciturne
ma quell’orizzonte è Fatamorgana
non è per loro la predizione lontana
due monche esistenze in limbi divisi
sguardi e profili saranno recisi
dentro il modo ipotetico recluse
nessuna funzione sinapsi chiuse
custodito in memoria quel giovane viso
ostentando la mano tra guance e sorriso
e quelle preghiere non mi lasciare
nel cuore vinilico meno amare
“un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai”
Alberto Reggiani – Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
IL BIANCO DEI TUOI OCCHI
Affondo morbido le dita
per non uscir più dalla tua vita
mi baci e ti respiro, di te io vivo
gustando la saliva che come acqua disseta
nell’arsura del domani che
oggi non da tempo, nessuna tregua,
di un noi mai così vicini!
Perdo le tue pupille nel mio sguardo
tra le palpebre accigliate
vedo bianco nei tuoi occhi
un candore soave al contempo assieme
sfiorare l’appartenersi sublime.
Crogiolo in quel limbo di ninna
dove avvinto al tuo seno riposo
ritorno memore eterno bambino
intuendo che il bianco dei tuoi occhi
è amore ancora tutto da scrivere.
Matteo Crosera
(accetto il regolamento)
Sezione A
Danzami dentro l’anima
Nelle tue mani
leggiadra libellula
guardo il mondo
fermando l’attimo di te
assaporando il tuo respiro
Nelle tue braccia
acrobata di vita vorticosa
rilasso l’ansiosa attesa
guardando ad occhi chiusi
l’attimo eterno filante
che unisce i nostri sentire
Danzami dentro l’anima
raccogliendone sussulti e sorprese
e aspettami cercando
conchiglie di amore
che ho disseminato lungo il sentiero
segnato dal nostro andare
Dichiaro di accettare il regolamento
Daniela Cavazzi 20/06/2013
In un abbraccio
Al riparo dall’incuranza
di tutte le stagioni
e la collera sui vetri
di un incessante temporale,
non ci tocca
ora
il tempo
e il ritorno delle ombre deformate.
Io e te,
volto disteso
che ride a singhiozzi
davanti alla serietà
della tristezza
e alla derisione malinconica
degli scettici seduti
Io e te,
quando in preda alla follia
ci scagliamo l’uno
contro l’altro
come se la nostra passione
altro non fosse
che un grido di rabbia
contro questa vita
per averci concesso
solo questa vita.
Dichiaro di accettare il regolamento
Marina de Sanctis 20/06/2013
AMO…
di un amore senz’attese
senza ritorni
scalfito in superfice
senza profondità stravolte
nè basi di fede crollate…
amo
per l’incerto inseguire
dell’ultimo tempo vissuto
osannato nell’essere
non sradicato dal fondo
dove pose radice durevole….
amo
perchè di questo so stare:
d’amore.
Accetto il regolamento
Ti amo. Ti amo perché è ciò che sento.
Ti amo di un amore immenso.
Ti amo mentre ti penso
E questo amore si espande nel vento.
Ti amo perché non saprei fare altrimenti
Ti amo perché sei tu
E non c’è nulla che voglio di più.
accetto il regolamento
COME UN CHIODO MARTELLANTE
Tu, che scolpisti il tuo nome
nel mio cuore di marmo nero
sussurrandomi ti amo per sempre.
Quel dolore-amore lancinante
che s’incuneava come un chiodo
con forza martellante nel petto mio.
Le intemperie del tempo han oscurato
flagellato e trasformato in sentimento
che si nasconde ora spesso nell’anima.
A cercar tregua e riflessione, come
guerriero dopo estenuanti battaglie
a recuperare la sconfitta del momento.
Orsù dimmi ora tu, che mi sei lontana
dove hai nascosto il rosso stendardo
perché non lo trovo più nel mio cuore.
Io sono il guerriero fedele del tuo tempo
perché lasciato ho, l’emozione d’un attimo
che si perde nell’infinito della tua vita.
Dichiaro di accettare il regolamento
Filippo Salvatore Ganci
INCANTEVOLE
Petali di rose in un pugno
della mano,emanano un
incatevole olezzo
mi sono in esso perso.
Incantevole sguardo,
dolce, dei tuoi occhi
mi stai stregando non
odo ne penso,sono in
esso assorto.
Un colpo di vento
due note distratte
mi dicono di te di
come incantevole
è vivere il tuo sogno.
INCANTEVOLE.
L’utello….20/06/2013…..
diritti riservati.. accetto regolamento.
INCONTRO
L’assenza,
un pensiero
La presenza,
uno sguardo
si incrociano
e due anime lontane
si avvicinano, si fondono,
diventano una sola.
Accetto il regolamento.
TU MI DORMI SULLA SPALLA SINISTRA
Ieri sera si sono affacciati i nostri problemi,
che al mattino sono tutti svelati:
siamo bravi a giocarci intorno come due bambini
ma cresceremo prima o poi, dobbiamo farlo.
Tu mi dormi
sulla spalla sinistra. Sono le cinque e mezzo,
e affronti il pomeriggio
nel sonno più totale.
C’è che russi e la notte non riesco a dormire.
Ma poi dormo al mattino, e tanto è uguale.
Se domani, un giorno o l’altro, saremo famiglia,
se saremo due adulti, non più dei bambini,
chi ci darà ancora la forza per giocare?
Mi chiedo se il mio impegno varrà a qualcosa.
Non mi fai mai sentire sola, e questo basta.
Le mie mani hanno tutto quello che ti serve?
Le chiudo in preghiera, chiedendolo a Dio.
Dormi sempre sulla mia spalla sinistra,
nel pomeriggio, ma lavori
durante la settimana
e io non me la sento di svegliarti.
Sono io che non faccio niente:
attività precarie, scrivo, leggo,
mi rendo inutile alle vite degli altri,
“disoccupata” per la società,
iperattiva se ascolti me.
Ho tanti programmi per il futuro:
tra questi c’è il sogno di non crescere mai.
E ci stiamo riuscendo.
Tu dormi ancora sulla mia spalla sinistra,
è l’ora di cena,
scrivo ancora le mie vene di sangue prima di cenare.
Forse dormiamo per non capire che diventeremo grandi
e dormiamo per realizzare meglio tutti i nostri sogni,
e dormiamo perché gli altri non ci capiranno mai,
io lo so,
e dormo io perché non ho lavoro,
e dormi tu che ce n’hai troppo.
Usciremo questa sera? Tanto è uguale.
Da quando c’è l’amore, è bello anche non fare niente.
Ti sveglierai, mi vestirò.
Ieri ero io che non volevo uscire.
Avevo tanto sonno, finita la cena.
Ci sveglieremo domani l’altro. Avremo figli,
ed immensi grattacapi.
Ma saremo ancora due bambini: me lo prometti?
Me lo prometti che non cresceremo mai?
Dormi ancora,
se continui farai venire voglia pure a me.
Ma siamo giovani, siamo due bambini,
dobbiamo uscire dopo cena,
dobbiamo andare a divertirci!
Forse quando saremo famiglia
non potremo fare tutto questo:
perciò dormi,
che tra qualche ora avrò sonno anch’io.
Nel sonno non cresceremo mai.
Nei sogni saremo sempre due bambini.
ORNELLA SPAGNULO
Dichiaro di accettare il regolamento.
Poesia già online sul mio blog.
I COLORI DELL’ANIMA
Volevo vedere i colori dell’anima
ma non riuscivo a vederli
talmente erano nascosti
tra le innumerevoli pieghe
di sentimenti e tra i ricordi del passato
e le visioni di un futuro mai certo!
Volevo vedere i colori della gioia
quelli del dolore e della tristezza!
Ma non riuscivo a vederne la luce
o anche un piccolo riflesso!
Volevo vedere i colori dell’amore
ma avevo capito molto tempo dopo
che l’amore forse ha dei colori
troppo forti per essere comprensibili!
Volevo vedere i colori dell’anima
ma solo con gli occhi ero riuscito
a scorgere solo un favoloso tramonto
riuscendo così ad assomigliarlo
finalmente ai colori della mia anima!
(Dichiaro di accettare il regolamento)
Franco Maccioni – Scano di Montiferro (or)
XY
L’altra vita che la cerosa prosopopea mai ci
restituì, chissà se li incontrammo già allora
i nostri egoismi, che mi sembra conoscere
la natura ossea dei tuoi zigomi, dietro ogni
volta del paesaggio di casa dove c’è ancora
traccia delle genetiche da potersi riprodurre
le ife la vista gli ologrammi degli incontri.
Jacopo Curi
(Dichiaro di accettare il regolamento)
Sola
E’ nell’indifferenza dell’amore
che cuoce le sue angosce.
Mangiami tormento
inghiottisci le mie carni
cosi’ che possa tramutarmi in puro spirito
vagare nell’infinito dell’immensita’
sola come sono sempre stata.
Dichiaro di accettare il regolamento
Grisanti Maria
Legati nell’allontanarsi
La macchina scorre lenta sulla via del ritorno
la luce del sole appena nato a farmi compagnia
ad ogni passo allontano la tua presenza
mentre il tuo profumo ancora m’insegue
dolci parole riecheggiano soavi in testa
quell’essere forte ma debole tutt’ora
sconosciuti noi in parte, ma prigionieri assieme
di un filo invisibile che ci ha legato
penso al tuo sguardo, al tuo sorriso
nell’ombra flebile m’incantava e stupiva
una notte questa che non dimenticheremo
oppure l’abbiamo già fatto
per vivere un nuovo giorno
senza paure, senza timori
sentendo di fare questo cammino
ed è successo per volere nostro
nessun obbligo, niente era scritto
ma noi lo abbiamo firmato col nostro respiro
Dichiaro di accettare il regolamento
Andrea Talignani (Pc)
Sillogismi d’Amore
Amore!
Numero primo dell’universo,
alfa ed omega della mia vita,
con te sfioro l’infinito,
con te vado oltre il mondo predefinito.
Sillogismi d’amore.
In tua compagnia
tutto si ferma.
Nella stasi, l’immensità,
la sostanza della vita.
Espressioni algebriche
si risolvono insieme,
semplicemente.
Con te mi elevo a potenza,
in te trovo la mia radice quadrata.
Musica d’oriente
risuona nell’aria.
Con te raggiungo note
di magiche melodie,
con te compongo il mio spartito migliore.
Babele d’idiomi,
se anche taci, io ti capisco.
Giochi di fonemi
ci rincorrono per accarezzare
i nostri sensi sonori.
Luce abbagliante
va dai tuoi ai miei occhi.
Tutto brilla,
mi sento come in un cristallo
e tu lo definisci.
Fiorella Fiorenzoni – Accetto il regolamento
21062013
Sveglia
Manca non sentire
la sveglia rossa
del mattino
Manca
quella dannatissima
ossessiva e fottuta sveglia
Mancano
le ante aperte
i cassetti semichiusi
il the del mattino
Mancano gli urti
i percorsi da seguire
da verificare
quando mi alzavo
Mancano
i panni sporchi
da lavare,
la tazzina del caffe’
i piatti da lavare
Manca
il disordine che riempiva
l’ordine
Dannatamente mancano…
Dichiaro di accettare il regolamento – Maurizio Laurenti
UNA ROSA PER TE
Non ho mai reciso un fiore
per non ferire un’esistenza.
Non voglio privare il mattino
di gocce di rugiada
altrimenti che senso avrebbero
i sudori sulla mia pelle
nella luce del giorno.
Solo questa rosa
unica e impavida
delicatamente l’adagio
nelle tue mani vellutate
pane per il suo vivere.
Gli occhi miei
non vi distinguono più
belle entrambi
di petali e spine ornate.
Adagio questa rosa
nelle tue mani
perchè è sicuro
che lei
non appassirà
mai.
Si nutrirà
del tuo profumo.
Antonio Pierro accetto il regolamento
IL SALE DELL’AMORE
Ricordo ancora
un fuoco agli orizzonti,
che riempiva l’etere
di petali scarlatti.
Sulla battigia dei nostri incontri
naufragavo
nell’azzurrità dei tuoi occhi
e tu tracciavi la rotta nei miei.
Come il bistro nero
incidevi sul mio cuore
tracce indelebili
di promesse d’amore.
Ma mentre io,
ponevo domande alla luna,
tu eri perso nelle stelle
del tuo cielo.
E incartando
la fragranza dei nostri silenzi,
l’odore della vita
ha perso il sale che aveva il mare.
Accetto il regolamento in ogni sua parte.
Un fior…
Un fior
sboccia tra le mie mani,
splende rigoglioso
nel profumar
il mio cuor…
Quel dolce fiore
che mi regala
la primavera,
sensazioni al mio tatto
che mi inebriano
la pelle…
Un fior che inibisce
i miei sensi
come sei tu,
dolce e amabile,
sorridente e fresca
di rugiada…
Quella sottile e minuscola
acqua che mi irradia
di sensazioni
come sei tu
dolce stellina…
Benatti Graziella ©
(Accetto il regolamenti in ogni sua parte)
Avrò tempo per dirtelo
forse domani
quando il sole sarà ancora alto
prima che giunga sera
prima che faccia notte,
avrò tempo ancora
di stringerti le mani
e poterti guardare
ancora da vicino,
avrò tempo ancora
di sentire il tuo respiro
mentre mi baci
e ancora mi perdo,
avrò tempo ancora
per dirtelo
che questo amore immenso
che mai vedrà tramonto
non riesco più a contenerlo,
avrò tempo ancora…
forse.
Paola Pittalis
accetto regolamento
L’amore è così, dicono.
Spesso non ricambia.
All’improvviso e senza nessuna ragione ci capita di innamorarci, ma presto scopriamo di non essere ricambiati.
Così ci illudiamo e soffriamo per i nostri vani tentativi di riuscire almeno a sfiorare il cuore di quella persona che occupa ormai buona parte del nostro.
A quel punto rinunciamo, cerchiamo di mettere un punto e voltare pagina.
Ma mi hanno detto che è normale, che l’amore funziona così.
Che siamo costrette a baciare un rospo che nessun incantesimo trasformerà nel nostro attesissimo principe.
Per tutta la vita ci insegnano ad amare l’amore attraverso i film, le canzoni, le poesie, i libri e poi nella realtà alla fine siamo costretti ad accontentarci.
Mina Ferrara
Dichiaro di accettare il regolamento.
AUTUNNO A NEW YORK
Cadevano le foglie
mentre noi ci alzavamo
nel vento.
Volteggiavano nell’aria
insieme ai nostri cuori,
mentre ci Amavamo.
Era il nostro autunno
e non lo sapevamo.
Il primo freddo,
gli ultimi respiri
di noi e del nostro
autunno a New York
che mai arrivò,
così come mai cessò
il vento, che spazzò via,
d’un colpo, la nostra
vita e noi che v’abitammo.
Tu sei nel mio settembre
e non ci sei, appari e poi
scompari come il vento
e come lui mi trascini via
Accetto il regolamento in ogni sua parte
Carezze libere
Impigliata tra le maglie di una rete
mi dibatto con tutte le mie forze.
Sento scoppiare il cuore dentro,
mentre ti vedo dall’altra parte.
Con le unghie e con i denti
cerco di aprirmi un varco.
Infilo le mie dita nella trama …
loro sono già fuori
e io sono ancora dentro.
Ma se ti avvicini
posso accarezzarti.
Ed è già un piccolo segno
della mia libertà.
(Anna Arpinelli – Accetto il regolamento in ogni sua parte)
AMORE OLTRE LA VIA
Amami finché dura
nell’ultimo respiro soccorrimi
dopo l’essere non dovrai cercarmi
ci sarò sempre e ti troverò
Finché vivo…
Non somiglio a una rondine
o un’apparente chimera
guarda la piccola sfera
in cui preziosamente racchiudo
il tuo amore ricevuto
Finché vivo…
Le bionde dune s’innalzeranno
i ghiacciai si scioglieranno
in un cuore donato alla vita
per un tempo senza fine
ora è la gioia oltre il tempo
amami, finché c’è vita
oltre la vita.
(Domenico Nenna – accetto il regolamento.
CHIEDI COS’E’
chiedi cos’è
amore
se non che un battito
di ciglia al momento giusto
un chiudere gli occhi negl’occhi
e sognare lo stesso sogno
due corpi amanti e furtivi
per rubare baci alla sorte
e vita alla morte.
Santina Lazzara- Accetto il regolamento in ogni sua parte
CANTO D’AMORE
Mi lasciavi
cantare l’amore
il gelo aveva ibernato
l’emozione
lungo un sentiero
scosceso ed aspro
avevo lasciato orme
di gola e di sangue
mi lasciavi dunque
cantare l’amore
ai piedi ferite guarite
le mani senza calli
accarezzavano il tuo volto
e i tuoi occhi coraggiosi
che si posarono su di me
da quel momento in poi
ti amai più di tutto
e scrissi la più bella canzone d’amore.
della mia vita.
Carmen Fogli ( accetto il regolamento)
Sei
Tu sei
quello che gli altri chiamano buongiorno.
Sei quell’istante
in cui la bestia stesa al sole, pare sorrida.
Tu sei un gioco serio di sevizie
e selvaggia contrazione di gemiti.
Tu sei resti di seme
sparsi sui seni
come strie di sangue, nei campi di guerra.
Tu e la tua testa
un bosco rosso d’aceri
e quella tua schiena
liscia di bianco e muscoli
strada che scende, dove vengo a schiantarmi.
Tu sei cibo ben cotto e asciugamani puliti.
Sei odore di muschio
di prugna, fichi e sudore.
Sei colpi di tempesta, sei il vino e la festa.
Sei sette vite di gatta.
E sei anche madre
che ti prendi le disgrazie
e mi lasci i vizi.
Sei braccia tese, lingua e dita nei capelli.
Sei stagione di caccia.
Sei il respiro all’indietro, il sole in faccia, la curva a gomito.
La doccia bollente, il dopo serataccia.
Sei la coppia di Regine, l’ago della bilancia.
Sei schiaffo che scuote, bocca che scalda
gola che ingoia.
Sei emicrania violenta, cose dette e ridette.
Sei tutti e cinque i sensi,
e sei il sesto senso
il sesto giorno, il mio contorno, il mio ritorno.
-Accetto il regolamento in ogni sua parte-
Luciano Tarasco
MON AMOUR
Le erbe screziate, il ruscello
i piccoli soli che mi parlano di te
dai frequenti nomi e locazioni
dalle chiome in scompiglio multiplo
come le foglie d’autunno mi cadi
leggera in grembo come petali
così umidi e lievi come petali
del papavero da campo i tuoi baci
nelle fantastiche regioni
intarsiate tra le tue cosce brune
mi ritrovo selvatico perso
con la bocca a squarciagola
a cantarti dentro il ruscello
con le squame dorate e guizzanti
a bisbigliarti altalenante
alle fronde aghiformi dei larici
a calare senza calcolo alcuno
tra le radici della tua crescita
nell’intrico del tuo umore
dentro ancora, dentro
la caverna di carne morbida
ovattato pulsare
l’eco dei nostri sguardi, ti vedo
meglio, senza occhiali da sole
soli nelle nostre mani e bottoni
bottoni, la natura ci osserva
le nostre si conoscono a menadito
fino in fondo alla questione
il cielo intero, tutto il cielo
e qualche lembo conservato
fino all’orizzonte, fino a specchiarsi
liscio come il manto del cavallo, a parte
qualche nuvola scomposta
così l’estate è bella
come certe volte la vita
ma anche l’inverno ha i suoi pregi
sotto le coltri del letto
mon amour.
Luciano Tarasco
ACETTO IL REGOLAMENTO IN OGNI SUA PARTE
FOGLIE DORATE
Grandi alberi
gialli e rossi
illuminano il
bosco di fumo
nel quale vago
e voci lontane
mi rammentano
il tuo sguardo
che ancora nel
freddo alpino
mi riscalda il
cuore mentre
assorbita da
te chiacchiero
d’altro beata
e ti vorrei qui
accanto alle
luci di foglie
dorate nella
nebbia con il
sorriso in una
mano e quel tuo
singolo amore
nell’altro.
(Sandra Passoni – accetto il Regolamento)
L’OCCHIO SUL MONDO….
L’occhio
sul mondo
dei tuoi occhi
fatto di
acqua
bagliori
facoltà di cuore
ansiti di respiri
malcerti
caldissimi
imbarazzi
di pioggia, grazia,
sole
-è replica- di
guanciali
sogni e pietre
-è embrione-
di nervi di
clorofilla
-è abito della notte-
oltre il frangiflutti
delle palpebre
-è -tra le rughe-
margine di dita
le mie …tra mani
cangianti
tra le tue…
Anna Rizzardi – Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
Barlume di donna
Sarai il verso
più bello
della più bella poesia
che mai scriverò.
Se mai scriverò poesie.
Sarai sorriso
se mai sorriderò.
Sarai respiro, sarai aria di neve,
sarai riflesso di tua stessa luce
per occhi mai mai stanchi di parlare.
Sarai matita blu traccia d’errore
a rimarcare un tempo scritto male:
sarai.
Perché tu sei.
Filippo Bozzali, che accetta in toto il regolamento
Rosalba De cesare
“Amore breve”
Lui disse
che fu un amore breve,
ma…
della bellezza non disse,
perchè non la visse.
Rosalba De cesare , che accetta il regolamento.
claudia piccinno sez a
accetto il regolamento
E tu non m’ami
Se tu mi amassi
certo troveresti le parole
per fugare i miei dubbi.
Se tu mi amassi
sostituiresti i gesti
ad anonimi messaggi di testo.
Se tu mi amassi
lasceresti ridere il cuore
anzichè imbavagliarlo
in una museruola di omissioni.
Sono le mancate verità
a palesarmi
un disamore tiranno
che mi vuole sospesa
di anno in anno.
Eppur io so cos’è l’amore,
è bufera nel cuore,
è ora gioia, ora dolore
e tu non m’ami!
RESPIRO
Tremo ma sorrido.
Lascio che le mani si prendano
e i corpi si uniscano in un abbraccio formale.
Respiro,
anzi no, per la verità trattengo il respiro…
vorrei essere lieve
ma l’emozione tradisce i mie passi.
Le guance in fiamme…
Chiudo gli occhi per vincere me stessa,
le mie paure…
Respiro ancora,
sento il tuo odore ,
lo sento fin dentro di me,
come se passasse attraverso i vestiti,
attraverso la pelle.
Mi sento nuda, spogliata di ogni corazza.
Ho un brivido, ora tremo un po’ …
e respiro…
no anzi … ti respiro!
Mi arrendo a questo respiro
lasciando per un attimo
che il tutto mi ubriachi la mente e
pervada i sensi ormai senza difese…
Maria Rita Coccoluto – accetto il regolamento
Fiori come sangue
Fiori come sangue
rimangono raggelati
a guardarmi,
mi specchio
nei loro vestiti cremisi,
ora fremo e mi tendo
come mille violini
conscia del vuoto
infecondo
intono una musica
antica,
mi prendono note
di mille sirene
subdole e infami,
mi dico fandonie
libero in un’attimo
sciami di stelle
dalle gabbie dorate
e piango, sola
senza più le mie bugie.
Emanuela Di Caprio – Accetto il regolamento
D’improvviso
Sei arrivato fracassandoti contro la mia ostinata e caparbia angoscia,
sei esploso come un botto di fine anno,
illuminandomi gli occhi, portando con te il vento fresco e rugiadoso della novità,
dell’imprevisto, della felicità sconfinata.
Hai trasformato le coordinate del mio vivere camuffando
i tormenti in fiduciosi approcci nel futuro,
trasportando con te uno spazio infinito
regolato dai battiti astratti
di un incanto assoluto.
accetto il regolamento
TRE MINUTI DI PARADISO
Le trovai dolci,
straripanti di un sapore
che sapeva di miele.
E non volevo lasciarle andare
ma,
insieme a loro,
addentrarmi nei meandri dell’amore
che non conosce sosta.
Fedele a loro
non volevo assaggiare altra frutta
perché la mia devozione
era per l’albero da cui erano germogliate.
Le mangiai,
con passione e avidità
ma la mia sete
era ancora una dolce arsura.
E alla vita bastarda
che si prendeva gioco di me,
riuscii a strappare un piccolo, immenso bacio…
Dichiaro di accettare il regolamento.
***Umido contatto***
Scrissi dei miei sogni
su pietra lavica
e orizzontali spazi,
su candide amarezze
e delusioni;
sui tuoi occhi neri
impressi la mia foto
per farmi conoscere
e piacerti.
Assaporai il tuo umore
e dentro te
mi persi,
in fondo al tuo destino
mi nascosi
e sopravvissi a lungo,
aderendo alle tue cellule
dolciastre
fino a quando
un mattino mi svegliai,
bagnato d’acqua fresca
e di speranza.
Inedita.
Accetto il regolamento
Flutra Malo
Ti porto nel cuore……
Porterò sempre il tuo cuore….
accanto al mio…..
li chiederò ogni mattina…
se è felice?
Mi sveglierò con il desiderio
di avere accanto te…..
come ai vecchi tempi ….
quando eravamo insieme….
Sono passati degli anni…..
tu in qualche angolo del mondo….
ed io nella parte opposta…..
pensando solo ate….
lo so che tu faresti lo stesso…..
sono sicura che si….
perchè io sento nelle viscere….
il battito del tuo cuore
accanto al mio…..
accetto il regolamento
Fermati un attimo. Lasciati guardare. Restami vicino.
Voglio leggere nei tuoi occhi i tuoi pensieri.
Che meraviglia poterti vedere ancora una volta!
E amarti d’eternità. Poi, te ne andrai.
Guido Basile, 2013 Accetto il regolamento
IN TRAPPOLA
Simona Baldi
I sentimenti restano li
imprigionati nella rete
restano li
come pesci
intrappolati
e non riescono
ad uscire
non ce la fanno
ad esprimersi
soffocano dentro il petto
non riesci a dire
cio’ che
provi
E tu combatti
come un angelo all inferno
senti calore
torpore nelle vene
hai sete
ma la rete continua a stare li
ferma immobile
non riesci a passare
allora tristemente aspetti
che qualcuno venga a salvarti
e a ridarti un sorriso
una prova del tuo amore
puoi distruggerla tagliarla
si puoi
rivela cio’ che provi
e non vergognarti
i pesci piano piano scappano
e tu sei libera
hai vinto
non seipiu’ in trappolata
nella rete
SEZIONE A
accetto il regolamento
PASSO DOPO PASSO
Gioia.luce e colori questo sei..
Piccola, così invidio gli anni tuoi che del mondo ne fai un pallone preso a calci e guardarti dona il sorriso.
Dei tuoi primi passi sono piene le giornate.. ti incammini verso la vita inconsapevole che hai cambiato la nostra.
Si, sei stata tu.. che senza linguaggio sai di dolcezza e dalla tua curiosità nasce la perfezione, del non capire ciò che domani sarà banale.. ma in quel cassetto dove ora vai a curiosare, custodirai i tuoi più grandi sogni.
Manchi come me nelle tue foto, nella tua crescita.. ma un giorno capirai il perchè delle mie scelte ed il perchè in questo momento mi ritrovo a scrivere di te che sarai il mio bentornato a casa e la mia gioia immensa quando mi chiamerai per la prima volta per nome.
Tu piccolo angelo dall’ingenuità dorata. Perdonerai la mia assenza con il primo abbraccio, un po’ insicuro nel sentire il mio cuore battere forte.
Studierai con le mani i lineamenti del mio viso e ti bagnerai con la mia lacrima di felicità.. Riderai delle mie facce buffe e diventerò tuo amico, perchè affronteremo le tue paure..
E tra le mie braccia conoscerai l’orizzonte che apparirà tra tanti castelli di sabbia che il mare porterà con sé custodendo quell’infinito attimo di serenità ..
A presto mio piccolo fiore.. Tuo zio Vincenzo..
Tratto dal libro “ L’IMPRONTA DEL PENSIERO ”
di
VINCENZO LUBRANO
(Accetto il Regolamento)
CARLO DIANA
Vulcani
amori non amati
mai detti
nascosti nell’uno
sorrisi lievi
fughe di fantasia
brividi solitari
eternità dell’attimo
parole sospese
implodono passioni
come vulcani
dentro fuochi
eterni
SEZIONE A
accetto il regolamento
26 giugno 2013
Maria Teresa Manta
Sezione A
VERRO’
Verrò a cercarti,cuore mio,
oltre il silenzio dei tuoi pianti.
Verrò a cercarti, amore,
sulle buie strade del tuo camminare,
Percorrerò gli stessi tuoi passi
e stancamente curverò la schiena
sotto il peso dei tuoi silenzi.
Racconterò di te ,di quanto amore
ti diedi e più ancora avrei saputo darti
e sempre cerchèrò ,tra mille voci,
il suono della tua a me sì cara sempre,
mentre attraverserò il buio di lunghe ,
deserte ,solitarie vie lontane ove mi
condurranno i miei passi e il mio
desiderio di ritrovarti oltre i confini
delle mie rimembranze …
Il silenzio ed il buio non mi fermeranno,
andrò sicura sulla strada della mia nostalgia
e griderò il tuo nome al vento che te lo gridi
forte :ch’io ANCORA E SEMPRE
TI CERCO!
Confermo l’accettazione incondizionata del presente regolamento e’autorizzo il trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali(legge 675/1996 e D.L. 196/2003).
Una notte piena di pensieri, e di inutili speranze d’amore.
In quella notte
dal viso della dolce fanciulla
scendevano lacrime a non finire,
ella si sentiva rinchiusa
in una selva oscura,
in quella notte
l’atmosfera era fredda,
era realistica,
si respirava un’aria di fallimento
e di invidia,
aria di nullità, di sentimenti mai espressi,
di parole non dette,
un eco, un urlo
rimbombava nella sua mente!
ella era neutrale agli occhi delle genti,
ma solo lei sapeva cosa le accadeva dentro…
“le si illuminarono gli occhi
come gocce di rugiada
quella notte la luna si rispecchiava in lei
come non mai”.
Valentina Roberto
27/06/2013
Accetto il regolamento.
marcello de santis
A IDA DONNA DI SARDEGNA
Solare donna sarda che t’incanti
all’immoto vociare della notte
fatta di grilli
quando il cardo dorme
e calma è l’acqua e scura alla marina
solare donna sarda che ti spieghi
alla campagna, nella tua bellezza
come spiga di grano al solleone
offri la terra povera di vita
della tua gente figlia delle stelle
arida e stinta nella sua schiettezza
al passeggero ignaro della storia
Ora che non sei più
rubataci, dal male della vita,
mi doni la tua morte in rimembranza
di amicizia speciale, mai sopita
Rita, mi dice, amavi i fiori gialli
ed io con i tuoi versi sui miei libri
te ne mando, per ogni ricorrenza,
vincendo lontananze,
Ho negli occhi l’azzurro del tuo mare
e la chiesetta sotto casa tua
che ci vide al balcone
raccontarci di versi e di illusioni
Tu ancora non sapevi, e l’avvenire
ci appariva sereno e senza inganni
Solare donna sarda
serbi nel petto lieve
nel ricordo
il suono ed il colore della grazia…
marcello de santis
acceto il regolamento
Non mi amerai mai più
Ne’ scruterò i tuoi occhi
In attesa di un cenno
Del tuo muto cuore
Volevo scavarti
Con furia di tempesta
Aprirti, come ostrica
Per veder le tue perle
Volevo averti, amore
Senza amore
Tutto e’ perduto
Sotto questa grigia luce
Di giugno
Sarai felice tra altre braccia
Sarai la mia morte
Ma tu sei già altrove,
Non ti sei girato
Nel lasciare la nostra casa
Non ti sei accorto
Che stavi varcando
L’infinito
Ed ora, che scivoli sul male
Morirai anche tu,
Da un giorno all’altro
accetto il regolamento
Germogli di vita
Un soffio
armonioso di vento
sveglia il silenzio,
una musica di parole
apre
il cuore
mi parla di te,
i sogni fantastici
della tua infanzia
riveste ancora di luce
germogli di vita …
parlano
dietro lo sguardo d’argento
della nostalgica luna
incastrata
nella follia del tempo
dove amore
sfiora la terra
nei petali di gioia
e treni dei desideri.
accetto il regolamento
RUGGERO VIOLANTE
Resta così
ancora fremente
Le labbra
urgenti
delle mie
Le mani
aggrappate
Gli occhi perduti
nella luce
del piacere
Resta così
non muoverti
Ascolta
l’eco perfetta
del mio corpo
nel tuo
Ed è incantesimo.
SEZONE A. ACCETTO IL REGOLAMENTO
E anche quando il bacio sarà avvelenato
morirò,ma con la certezza di averti amato
Massimiliano Greco
SEZIONE A
Accetto il regolamento
Voce d’ambra
Voce d’ambra
mi entrò nelle vene,
e dentro me rimase lungo tempo.
Ad ogni sussurro,
voce d’ambra,
risuonavi in me come canto,
e luce forte emanava
dai miei palmi,
dagli angoli delle labbra
incurvata in un sorriso.
Ad ogni silenzio,
voce d’ambra,
più nulla in me fluiva,
né canto,
né luce,
ma pioggia estiva
negli occhi.
Ora il silenzio si è fatto più sordo,
e l’eco del canto è spenta,
e tu, voce d’ambra,
mi guardi
accartocciarmi su me stessa,
come stelo senz’acqua,
e non un sussurro
che mi salvi da questa miseria
ti lasci sfuggire;
tu , imperturbabile,
guardi.
Quale amore pronunciasti,
voce d’ambra,
quali giuramenti
sotto la luna?
Quello che ora,
voce d’ambra,
per tuo silenzio di fuoco,
hai condannato
a cadere nel vento,
come sterpaglia secca,
al passaggio dell’aratro.
Elisabetta Riboldi – Sezione A – Accetto il regolamento
Ti tolgo il saluto anche se sei mio amico
ti spoglio di quello che ti avevo messo addosso
dell’amore ornato di benemerenze
dell’affetto e delle presenze
strappo con violenza ogni punto
tolgo tutto, calpesto i nostri castelli
seppellisco le biglie non gioco più.
Questo si impara nostro malgrado
il modo d’andare avanti o a ritroso
a dar di sfalcio a chi non sta dentro
nel mondo segreto
scolorano piano amati e odiati
scacciati
dalla vita che muta, dalla vita che scorre
dalla vita che prende e ci riempie
trabocca e accarezza
con dolcezza
potessimo imparare che l’assenza è anche questo
non poter esser donati
non poter essere perdonati.
Accetto il regolamento
Promessa di un ritorno
Cammino per la strada,
piccola,
con la mia voglia di te,
stretta nella sciarpa che,
giocosamente,
hai scordato sul letto;
sta perdendo il tuo calore,
ma ne conservo l’emozione.
nella certezza che,
pure i sassi,
i muri,
i cancelli,
conoscano il mio desiderio.
E ovunque,
nelle cose del mondo,
lo so,
vi sono celati i tuoi occhi,
essi mi guardano,
attendono di compiere,
la promessa di un ritorno.
AnnaMaria Mattioli
Dichiaro di accettare il regolamento
L’AMORE
SBAGLIERO’ A INTOSSICARMI D’AMORE,
MA LA VERITA’ E’ MAI SENZA LEI
L’AMORE SE NE VA’ FRAGILE E RITORNERA’
FRAGILE PIU’ CHE MAI DOLCE NELL’IMMENSITA’ DELLA VITA.
L’ANIMA SI ALLEGGERIRA’
ANCHE QUANDO L’AMORE NON SA QUELLO CHE VORRA’,
COME MUSICA NELL’ARIA CHE SI RESPIRA
QUANDO IN QUEL VENTO DI INEGUAGLIABILE FOLLIA,
IO SO CHE NON SEI SOLTANTO MIA.
INTOSSICARMI D’AMORE PER LA FELICITA’ INFINITA
NO!
DILUIRLA NELLA NOSTRA VITA SENZA AVERNE PAURA
NEL TEMPO CHE C’E LA POTREBBE PORTARE VIA.
LIBERA,FRAGILE DOVE ERI? DOVE SEI’
TRA LE BRACCIA DELLA LUNA
TRA I RAGGI L’INTENSITA DEI RAGGI DEL SOLE
TRA LE ONDE DI SPUMA MARINA SOLA NELLA SABBIA
A DESIDERARE UN PAIO DI ALI PER POTER VOLARE VIA
IN TUTTO QUELLO CHE NON TI HA…..
ACCOMODATI QUI ACCANTO ME TI REGALERO’ UN NOME
TI CHIAMERO’ AMORE, TI REGALERO’ UN MANTELLO PER NON FARTI
VOLARE VIA AL FREDDO IO UN POVERO CIECO CHE NON SA’ ASCOLTARE….
PER PAROLE VENUTE SOLTANTO DAL TUO MARE.
CRISTIANO RAGO
ACCETTO IL REGOLAMENTO
FIORI DELLA PSICHE
Ho disagio dall’allontanarmi da me
Contaminando lo spazio
Spirando a chiocciola tra i pensieri,
Avviluppato tra i pretesti del tempo
Che mi stringono ancora qui.
E dal caso nasce la forma primordiale
Di questa mia intima eternità
Che ha il frastuono di sacre acque
Di cui ne adottano il flusso dalla foce
E come un ricordo tornano alla memoria..
L’eccellenza del danno è sfiorarsi
Senza avvalersi del sublime
Di queste nostre luci che si incontrano
E senza sbiadirsi si confondono.
Canto di questo ateo immutare
E chiamarsi a sé come una deflessione
Provocando capogiri e malori:
L’amnesia raccoglie i fiori dalla psiche
E dal silenzio confida la verità
Che mi sfiora e poi continua a riposare.
Ormai nessuno mi dorme accanto
Se non il profilo della mia anima;
Si annebbia il sonno e cresce la verità
Di queste gocce d’argento vivo
Che si increspano a formare gli occhi
Prima della vista stessa.
Accetto il regolamento.
Cavia
Ormai è una corda rotta
il rapporto tra di noi
non c’è più né amor né lotta
solo un legame che non vuoi.
Eppur il tuo parlar travia
il mio cuore innamorato
addolorato quanto una cavia
dal tuo amore avvelenato.
Accetto il regolamento
Valeria Runcio
SE AMARE FOSSE
di Salvatore Gaglio
Se amare fosse spalancare i cuori
e farli Templi
e mettervi un altare,
allora sì sarebbe bello amare:
allora sì che vi entri e ti ristori.
Ed entri,
e sembra un sogno,
nel mio cuore.
Ma amare ti tormenta
e te ne accori,
perché è bisogno:
gioia da afferrare;
e cerchi
cerchi sempre d’acchiappare
da quando nasci
fino a quando muori.
Brami ciò che ti manca;
e se lo agguanti, te lo porti con te
ti fai padrone
e lo difendi come fa un leone.
Però
se amare
è spalancare il cuore
e farlo chiesa
e mettervi un altare, …
io per te/tu per me,
mio amore caro,
saremmo cielo e dio,
cuore nel cuore.
Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento – Salvatore Gaglio
DETONATORE SUI PASSI
Amore immaginato
sono passi camminati
sopra la strada minata
ad incrociare i pensieri
lontani.
Ogni tuo sogno…
ogni mio sogno…
svaniti come frastuono
del detonatore.
Eppure indenne,
come corazza, resta
il desiderio d’amore.
Sassi e miseria
invadono gli occhi
aride le bocche
prive di piacere
spoglie le mani
da veli svaniti nel tempo.
Come ricordi,
aspidi nella testa,
insinuano odio e…
mai sono discordi.
Così indenne
come corazza
resta il desiderio
D’amore.
Mine nei nostri passi
distruggeranno ancora
e fermeranno ancora
e feriranno ancora
e uccideranno ancora
ma…
Indenne,
come l’amianto,
resta il desiderio
d’amore…
dell’ amore immaginato.
Autore:
Stefania Colasanti
sez. A: (dichiaro di accettare il regolamento del concorso)
OCCHI COLOR CIELO
All’assenza tua
avrei voluto frangere le tenebre
sussurrando antiche romanze per limarne il buio
ma Tu
che il suo tempo hai trattenuto
hai dipinto il mio universo
d’un colore di cui non conoscevo l’esistenza
Desolante
immenso
è acerbo ancora il pianto
su fiaccole di cristallo ed alabastro marmoreo
e sulle note dalle piene brezze
teneri profumi divoro ai ricordi
perforando gli oscuri cassetti alla memoria
sfiorando con le mani
attimi ammainati come vele
dove rispecchia dentro
il tuo profilo color seppia d’una fotografia
Gialle ginestra e grappoli candidi dell’acacia
son divenuti trucioli di sogni
sfatti stracciati dal riverbero del sole
che aleggia ancor nell’aria
e bussando su corolle dei papaveri appassiti
fame di glicini ametista
e d’occhi
color del cielo
m’assale
Ripiego il pensiero già ubriaco di malinconie
scheggiando variopinte nostalgie a quelle gerle d’esistenza
e ancorando destini in canestri bucati
su strade stillanti di silenzio
divengo quercia immota
dentro l’iride della luna
ROSA LEONE
accetto il regolamento
Sez.A accetto le condizioni del regolamento del concorso
EBBRA D’AMOR
Rondine ebbra d’amor
volai sicura verso quella rosa
rossa di passione
gioiosa e ignara
di planar in un rovo di spine
fu un attimo infinito
il nero della morte
mi invase l’anima
il sangue del dolor
dipingeva il mio petto
nell’agonia del cuore
si spense il mio
canto d’amore…
Fiorirà
Tra la neve che ricopre i tuoi rami
ritroverò ciò che sboccerà con un fiore
Il suo germoglio ora catturato dall’infausto inverno
l’avrà vinta su quell’immeritato gelo
ti coprirò di carezze
scioglirà quella neve
ti coprirò di sussurri
a stimolare il tuo risveglio
Aspetterò quell’amore
e per noi sarà finalmente primavera
accetto il regolamento
Barbara e straniera
Amandola in quel modo
non si può dimenticare una donna.
Amarla per tre giorni e tre notti
non trovarla più
dopo quel giovedì.
Guardare insieme
dalla finestra piovosa
le persone
per Corso Carlo Alberto.
Svegli ancora alle tre di notte
e pensare lontano.
La sveglia suona
da due giorni.
Nessuno la spegne.
Forse qualcuno la spegnerà.
Andare a lezione
di economia.
sez.A (dichiaro di accettare le condizioni del regolamento del concorso).
(Ti amo)
Ti amo quando stai in silenzio
perché so che pensi a me,
e quando pensi a me
so che i tuoi sogni si colorano,
e non ho paura dei tuoi silenzio
perché il tuo silenzio è amore
Ti amo quando parli
perché sono parole dedicate a me
e seducono la mia anima.
Ti amo ogni volta che ti vedo
e non ho timore a dirtelo.
Ti amo quando i tuoi occhi accarezzano
Il mio corpo stanco.
Ti amo ogni volta che sei bellissima.
Ti amo quando non ci sei ed amo
il tempo che passa lento in attesa che ritorni.
Ti amo ogni volta che mi sveglio dal sonno
e ti sorprendo a guardarmi.
Ti amo quando sei tra la gente
e con i tuoi occhi cerchi me per non perdermi,
Ti amo ogni giorno di sole e di pioggia,
e ti amerò d’estate e in tutte le altre stagioni,
di notte e di giorno ed anche quando dormo.
Ti amo come il passero ama il suo passerotto
e ti nutrirò allo stesso modo.
Ti amo non perché tu ami me e perché sei tu, amore.
Ti amo perché tutto quello che fai lo fai con amore.
Ti amo perché sei dentro di me,
nel mio corpo, nella mia anima
nel mio universo, nel mio sangue,
nel mio respiro che mi da vita.
Ti amo in ogni cosa che faccio perché la faccio per te.
Ti amo perché sei la mia vita
e non amarti significherebbe non amare la mia vita.
Vivo perché ti amo ed amare e vivere.
Ti amo perché solo amandoti
mi riempio di forza per amare la vita.
Ti amo perché ho bisogno del tuo amore
e perché col tuo amore saprei vivere anche nella povertà.
Proteggerò questo nostro amore
nei momenti difficili, quando piove
e quando fulmini e tuoni ti spaventeranno,
ti proteggerò nelle mie forti braccia.
E ti amerò ancora quando Dio ci separerà
ed io o tu guarderemo il fiore
che piantammo insieme ricordandoci l’uno dell’altra.
Cosa resta di questo amore mio
se tu un giorno dormirai avvolta dal mantello della notte?
Ti scriverò ti amo in una lettera che ti metterò sotto il cuscino,
lettera che tu non leggerai mai perché non ti ho mai conosciuta.
Sezione A – Dichiaro di accettare il regolamento
PARTECIPAZIONE SCADUTA – TRA UNA DECINA DI GIORNI CIRCA SARANNO PUBBLICATI I FINALISTI ED I VINCITORI DI “SENZA RETE” – GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE
ABBIAMO TUTTI I FINALISTI, TRA POCHI GIORNI SARANNO PUBBLICATI I VINCITORI, E SARANNO RESI NOTI ANCHE I NOMI DEI FINALISTI. COMPLIMENTI A TUTTI I PARTECIPANTI!
Buongiorno ma sono stati resi noti i finalisti e i vincitori?
Gentile Tamara, certamente. le lascio il link per scorprire vincitori e finalisti. Grazie per la partecipazione:
http://oubliettemagazine.com/2013/07/11/vincitori-e-finalisti-della-gara-letteraria-di-poesia-senza-rete/
In attivo ed in scadenza c’è un nuovo concorso
http://oubliettemagazine.com/2013/06/25/gara-letteraria-di-racconto-breve-dalla-svastica-alla-bibbia/