“Un giorno”, romanzo di David Nicholls – recensione di Fiorella Carcereri

David Nicholls è nato in Gran Bretagna nel 1966. Prima di dedicarsi alla scrittura, è stato autore televisivo e ha realizzato per la BBC adattamenti shakespeariani e numerose serie di successo. Tutti i suoi romanzi, “Starter for ten”, “The Understudy” e “Un giorno” sono diventati film.

Con “Un giorno”, uscito in Italia con Neri Pozza nel 2009, David Nicholls è stato per dieci settimane nella classifica dei bestseller.

Finalmente una vera, stupenda, commovente storia romantica moderna ambientata fra Londra e Parigi nell’arco di un ventennio, tra il 1989 ed il 2007.

Emma e Dexter ricordano, per certi versi, Jenny e Oliver  dell’indimenticabile “Love story” di Eric Segal. Si incontrano all’università ma l’alba del loro grande amore è quella del giorno della laurea. Lui bello, ricco, viziato, dongiovanni. Lei poco appariscente, di umili origini, ma intelligente, dolce e determinata. Si amano ma le loro strade, inevitabilmente, si separano.

Per più di quindici anni, vivranno sul filo del telefono e l’uno in attesa delle lettere dell’altra, concedendosi solo il quindici di luglio di ogni anno per festeggiare l’anniversario dell’alba del loro amore, consumarlo in poche preziose ore per poi ripiombare Emma in un’insulsa convivenza senza amore e Dexter in una vita dissoluta prima e in un matrimonio riparatore poi.

Scrive Dexter in una delle sue bellissime lettere indirizzate a Emma: “Mi sa che tu hai paura di essere felice, Emma. Forse pensi che il corso naturale delle cose è che la tua vita sia triste, grigia, cupa, e che ti porti a odiare il tuo lavoro e dove abiti, rinunciando al successo o ai soldi o, Dio ce ne scampi, a un ragazzo. Arrivo a dire che in realtà secondo me ci provi gusto a essere insoddisfatta e a rendere al di sotto delle tue capacità perché così è più facile, vero? Insuccessi e infelicità…E più facile così perché puoi scherzarci sopra… E, sto male quando penso che abiti in un appartamento orribile con quegli strani odori e rumori e le lampadine spoglie o che te ne stai seduta in quella lavanderia a gettoni…Em, non ti capisco: sei giovane, sei praticamente un genio, eppure la tua idea di divertimento è concederti il lusso di un bucato. Be’, io penso che meriti di più. Sei sveglia, spiritosa, gentile e di gran lunga la persona più intelligente che abbia conosciuto. E sei anche Una Donna Bellissima. E con questo voglio dire che sei anche sexy, anche se scriverlo mi fa una certa impressione. Be’, non ho nessuna intenzione di farci sopra uno sgorbio perché è politicamente scorretto dire che una donna è sexy, e per la semplice ragione che è la pura verità.  Sei uno schianto, vecchia carampana, e se potessi farti un unico regalo per tutta la vita che ti resta sarebbe un’iniezione di fiducia. Abbi fiducia in te stessa. Un’iniezione di fiducia o una candela profumata, scegli tu…”.

Il destino, alla fine, li ricongiungerà ma, si sa, la vita non è imparziale e riserva a ciascuno porzioni diverse di felicità.

“Un giorno” è un romanzo sociale a volte ironico, a volte malinconico, a volte straziante, ma sempre ricco di sentimenti puliti e sinceri. E’ un libro straordinario adatto a ogni genere di pubblico, purché desideroso di scoprire, o riscoprire, l’emozione di una storia d’amore pura e coinvolgente come non se ne leggevano da decenni.

 

 Written by Fiorella Carcereri

 

Un pensiero su ““Un giorno”, romanzo di David Nicholls – recensione di Fiorella Carcereri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *