Parco delle Pietre Sonore di San Sperate – articolo di Claudia Piccinno
Immerso nella macchia mediterranea, il Parco delle Pietre Sonore di San Sperate (Cagliari) si fa scudo di un cancello senza pretese.
Un custode c’è stato però, un giovane scrittore argentino con gli occhiali dalla montatura argentata. Armeggiava nell’agosto 2011 davanti ad un fornelletto e a fine visita l’aroma del caffè parve assicurarci che la sua impresa era reale e non era frutto di una sinestesia visiva olfattiva di chi scrive, né tantomeno era immagine estrapolata dai suoi libri.
Certo è che San Sperate, paese- museo all’aperto che gode del patrocinio dell’Unesco, culla dei murales dai primi anni ’60, le cui strade spiccano per l’asfalto colorato e i lampioni variopinti,ha un polmone verde che coniuga arte e natura, musica e scultura, stasi e movimento.
Sebbene le sculture sonore di Pinuccio Sciola abbiano già fatto mostre itineranti e traslochi permanenti( si pensi a quella donata a Milano nei pressi della fontana De Chirico, “Una presenza permanente della Sardegna nel tempio dell’Arte del Parco Sempione di Milano…. scrive .Gillio Dorfles) è nel loro habitat naturale che fan le protagoniste.
Questo magico museo musicale all’aperto non ha bisogno di una ricercata toponomastica, né di steli in ceramica o litografie che illustrino il lavoro dell’artista.
Sono le sculture intagliate a parlare col visitatore. Ecco cosa m’han detto.
“Le pietre di Sardegna”
Parlano le pietre
se le sfreghi con un sasso,
parlano le rocce
al muschio che le veste.
Parla la loro immota sembianza,
il verderame lasciato dall’acqua,
il sibilo che ne invade gli orifizi.
raccontano le fatiche dei giganti,
intonano le nenie dei pastori,
sorprendono il turista
e il pellegrino.
A me han detto
della tenacia della loro gente,
dei frutti spontanei della terra rossa,
a me han detto
di fantasiose mani
che suonano note melodiose
sfiorando abilmente
ignare tastiere.
Written by Claudia Piccinno
Poesia “Le pietre di Sardegna” pubblicata nel volume Premio Colonna La Tridacna IX ed. – Giulio Perrone Editore 2012.
Bellissimo articolo e anche la poesia è molto bella.
San Sperate è il mio paese, colorato di mille colori, di tante cose meravigliose, ma manca qualcosa, qualcosa che si spera con il tempo di colorare. :) In senso positivo. Grazie!
:D Siamo lieti che ti piaccia l’articolo di Claudia! E’ il suo primo articolo all’interno del magazine! :P
a San Sperate ho trovato persone meravigliose e tenaci, sono certa che sapranno colorare anche il resto!
un abbraccio Daniela, un grazie ai miei amici del giornale e una dedica a Fabio e ai suoi splendidi genitori!
:D Ben detto Claudia!
grazie Claudia mi hai fatto commuovere !
La Sardegna non si puo’ che descriverla con la poesia dell’ anima, tonalità caleidoscopiche di luce e colori, con l’ amore che pervade l’ isola intera, la struggente natura che invade i sensi, i sassi. Ed a far cio’, Claudia, sei riuscita.