“Cinquanta sbavature di Gigio” di Rossella Calabrò – recensione di Rebecca Mais

Siete rimaste affascinate e scottate, in questa torrida estate, dall’affascinante Christian Gray e dalle sue proibitive ma efficaci  tecniche amorose? Oppure non avete tentato neppure di leggerlo, inorridite dall’idea di entrare a far parte degli oltre trenta milioni di seguaci della James?

In ambedue i casi questo è il libro che fa per voi!

I protagonisti non sono più il conturbante Mr. Grey e la giovane ed inesperta Anastasia Steele, bensì il (quasi) macho Gigio e l’amata Gina. Lui non è un ricco miliardario come Christian, ma si da ugualmente da fare e tenta di non far mancare nulla alla sua Gina.

E lei non è inesperta come Anastasia ma come lei non disdegna nuove esperienze. Certo, nel mondo reale non tutto è così semplice come nei romanzi ma i due protagonisti sono più concreti che mai e sarà molto più semplice ritrovarsi in essi.

Chi di noi ha mai creduto che potesse esistere un uomo sempre preciso e perfetto come Christian in grado di soddisfare in continuazione la propria donna senza stancarsi mai e senza avere mai una virgola fuori posto? Grazie alle “Cinquanta sbavature di Gigio” (Sperling&Kupfer, agosto 2012) di Rossella Calabrò, tornerete con i piedi per terra, ma non smetterete indubbiamente di fantasticare sul vostro uomo ideale.

Gigio è tutto tranne che il principe azzurro dei vostri sogni ma sarà senz’altro in grado di fare un una cosa nella quale non tutti sono capaci: farvi ridere.

Se la lettura delle sfumature della James vi ha rapito, lo stesso faranno Gigio e Gina con la loro vita, forse meno movimentata di quella di Anastasia e Christian, ma pur sempre eccitante, talvolta scabrosa e per niente monotona.

Non lo si può negare, la Calabrò ha rimescolato luoghi comuni e banalità presenti nella trilogia, ma per chi ha voglia di una lettura leggera e non impegnativa non è male. Non a caso Rossella Calabrò è già autrice di libri come “Perché le donne sposano gli opossum?” e “Mogliastre. Manuale semiserio per seconde mogli e matrigne”.

Il maschio umano medio, qui detto <<il Gigio>>, differisce non poco dall’esemplare da sogno definito in letteratura <<Mr. Grey>>. E’ una questione di sfumature, certo: entrambi appartengono pur sempre alla stessa specie Homo Sapiens. Ma cinquanta sfumature, o meglio, sbavature, non sono mica poche.

 

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