“Odori” di Emiliano Buttaroni – recensione di Marzia Carocci
“Odori“. Solo dalla fantasia di Emiliano Buttaroni poteva essere creato un libro tanto geniale. Una sorta di fanta/diario , ricco d’ istanti, attimi vissuti, rimembranze fra malinconie, sorrisi e nostalgie di un tempo appartenuto.
Egli attraverso le varie situazioni, diventa personaggio di sé stesso interpretando ogni riflesso emotivo, dove ogni situazione prende forma e le varie interpretazioni sono tutte visive grazie alla perfetta forma letteraria che Emiliano sa esprimere attraverso un idioma ricco di particolari.
La caratteristica di ogni storia, è la presenza di un particolare odore che innesca nella memoria dell’autore, quei ricordi e situazioni vissute.
Un libro ricco di pathos, un insieme d’emozioni che ogni essere sente proprie perché riferite alla vita stessa dove il tutto avviene in una catena di situazioni e riflessioni che fanno parte di ognuno di noi.
Belle le immagini in “Anime Vuote” (odore di ruggine), dove l’autore addita il borghese , l’uomo incapace di dire ciò che è, l’uomo esibizionista di sé, l’individuo che convive con la propria ricchezza eludendo chi fa fatica a mangiare. Accuse verso un mondo e un modo di vivere, che lentamente ci trascina in un esistere insensato , dove la semplicità dell’individuo ha lasciato il posto all’ipocrisia, all’egocentrismo, al vuoto esistenziale.
Emiliano rileva attraverso suggestive riflessioni, quanto l’ uomo abbia dimenticato il bello della vita, la genuinità di questa, quanto l’individuo abbia perso la libertà diventando un burattino nelle mani dei burattinai sempre preso a rincorrere un materialismo con le proprie “macchinine” lucidate e abiti griffati; un uomo che ha dimenticato l’uomo che era in sé.
Un quadro ricco di elementi, invece, quello che Emiliano Buttaroni esprime nella prosa “Cammino all’ombra” (odore di muschio), un sole amante della terra, nevi e ruscelli, il verde muschio, un merlo acquaiolo, una gazzella , una quercia che squarcia il cielo, corpi e materie vive, dove l’amore ad un certo punto farà la sua presenza e la parola dell’autore diventerà poesia e incanto.
Un libro che sa di fiaba, di visioni e constatazioni, di parole calde e lemmi accusatori, un libro che parla e convince, che affascina e conquista.
Ogni storia diventa olfattiva, poiché Buttaroni all’interno di questa, inserisce l’elemento che diventa olezzo e memoria in un connubio che è esistenza di un’anima attenta e semplice; un’anima che sa cogliere e vedere, la vita nella giusta dimensione, là dove ci sono ancora i valori, fatti di nonne, sogni, camomille, amori e un buon bicchiere di vino, ma allo stesso tempo, diventa scrutatore e accusatore di quella falsità, inettitudine, ipocrisia che l’autore stesso identifica negli angoli e anfratti del nostro vivere o sopravvivere quotidiano.
Emiliano oltre che attore di teatro, scrittore e finissimo poeta, riesce sempre a mantenere l’umiltà, la purezza, la semplicità e la naturalità di un uomo che non guarda la vita attraverso gli specchi, ma la vive in strada, con la gente comune, entrando nelle osterie, nelle taverne, nelle fabbriche abbracciando la vita vera fatta di attimi, sudore, fatiche e impegno; solo così si diventa grandi restando sé stessi, viaggiatori del mondo e della vita!
Written by Marzia Carocci