Intervista di Giuseppe Giulio al pittore Rudy Zoppi
La vita di un artista inizia sempre come un gran film per meglio dire come un vecchio film da riassaporare ancora una volta. L’arte è come una pellicola nella quale i colori si mescolano alla vita dell’artista che lenta e muta entra sempre nelle opere, per poi lasciare all’appassionato oppure al critico un’ebbrezza riconoscibile solo al cuore umano.
L’artista nostro ospite invece mescola la musica all’arte come si nota visitando il suo sito ufficiale ricco di visi, oggetti e strade che simboleggiano la nostra quotidianità, quella che ci lega ogni giorno al nostro presente, passato e futuro.
Rudy Zoppi è il maestro della quotidianità artistica, un uomo ma anche un ragazzo che immortala nelle sue semplici opere il “Giusto” sapore delle nostre emozioni, accostandole a quelli che sono i valori che ogni uomo ricco o povero che sia ha rimosso dalla sua linea terrena.
L’arte di questo giovane artista classe 1975 rappresenta sicuramente quello che lui nasconde all’interno di se ma anche quello che è stato nella sua vita passata. Rudy è certamente quell’artista che riesce e sa trasformare l’arte in un oggetto magico ma soprattutto reale in grado di cogliere la vera quotidianità e la vera personalità dell’artista.
Diamo il benvenuto lettori a Rudy Zoppi.
G.G.: La tua vita è come un cerchio magico ricco di sfumature e colori che rendono la tua scelta artistica semplice e divina allo stesso tempo. Il mio breve e piccolo viaggio nel tuo mondo ha inizio con le donne, protagoniste di molte tue opere. Ragazze e Donne cornici del tuo tempo. L’opera dal titolo ” Con poche parole ” è la nostra protagonista, una donna giovane che sorride alla vita. La ragazza rappresenta ciò che tu pensi della vita, solare e vitale?
Rudy Zoppi: In parte è così, ritengo certe espressioni come la naturale reazione alle vicende della vita, come dire che quel profondo senso di gioia e di forza è particolarmente sentito e vero se prima c’è stato un momento di profonda tristezza. La mia visione della vita non è, quindi, esclusivamente “vitale” o “solare” ma si nutre di momenti bui per scoprirne lentamente e saggiamente i lati in luce.
G.G.: Mentre chiudo la porta della tua Galleria, un piccolo e lontano suono ci circonda, è la musica jazz. Uno stile musicale raffinato e soave che pochi apprezzano ma che tu Ruby hai portato nella tua arte di ” raccontare “. L’opera dal titolo ” Chat Baker ” è quella che serva per chiederti. Che Cosa significa per te la musica jazz o meglio perché descrivere questo genere musicale?
Rudy Zoppi: Più che descrivere il genere musicale, ho voluto focalizzare l’attenzione su alcuni suoi personaggi principali, artisti che hanno avuto una vita che potrebbe sembrare totalmente scellerata o inconcludente, vita riflessa nella loro musica che è invece totalmente compiuta e decisa,una sorta di omaggio a chi non parla con il vissuto, ma esclusivamente con la propria anima.
G.G.: “Una Strada” è il titolo dato a una tua opera. Qual è la tua strada?
Rudy Zoppi: …è la strada. L’arte è la strada della vita è con questa breve ma significativa frase che lascio voi lettori ad immaginare questo artista che ha ancora molto da dare, e da poter esprimere con la semplicità di un ragazzo che riesce a trasformare la vita ma soprattutto riesce a trasformare noi.
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