“Fame d’Amore”, il nuovo film di Rocco Cosentino

Ci piace guardarci intorno, ad  ogni costo…e così abbiamo avuto modo d’incontrare Rocco Cosentino, attore, regista, sceneggiatore, le cui  idee ci hanno piacevolamente stupito, e non solo perchè, in fin dei conti, è un attore,un regista, uno scrittore che può lasciare qualcosa,  o meglio  un’impronta di sè nella nostra vita.

Perché,  dopo gli studi superiori e la scuola di teatro, coadiuvata da stage e corsi  professionali, intraprende l’attività professionistica nel 1982, accumula esperienza nel Teatro per ragazzi con spettacoli ad alto livello nella compagnia Ortoteatro diretta da Carlo Pontesilli. Ed utilizza tecniche specifiche con maschere, burattini, marottes, nel teatro per adulti interpreta autori quali Ionesco, Beckett, Arrabal, prediligendo il Teatro dell’Assurdo ed  inoltre Pirandello, Brancati, Martoglio.
Ci piace scoprire chi ancora crede nei sentimenti e ci aiuta a fagocitare la solitudine, quella stessa che nella vita ci accompagna sin dalla nascita e poi non ce ne stacchiamo mai tanto facilmente.

Così nel suo ultimo corto metraggio, Cosentino affronta il tema del disadattato, dell’uomo incarcerato dentro se stesso, condannato ad una  vita sterile fino a quando non sente il suo personalissimo treno fischiarare…ed allora, riemerge, riemerge, riemerge da uno stato di  squallore che in fondo è quello che si era cucito addosso, in quella  sua vita  sempre perfettamente vuota.
Una sorta di Mattia Pascal che, però,  non trova il coraggio di diventare…”il fù”.

Nel 2011, infatti,  è regista del cortometraggio dal titolo “FAME DI AMORE” realizzato da In-Video Production, il cui successo di pubblico è stato  notevole, proiettato venerdì 2 dicembre 2011 nella accogliente e nuovissima Sala Convegni della Cassa Rurale BCC AltoGarda di Bolognano d’Arco (TN).

Il film, aggiunge una nuova tappa al percorso sul tema dell’Amore che il regista ha intrapreso già da qualche tempo realizzando i precedenti.

Film: Raccomandata a.r., Psiche, L’Amore è proprio una cosa meravigliosa

Come raccontarlo?
Non solo parlando di un “cannibalismo esitenziale“, tale per cui ognuno di noi “pregherebbe” l’altro di  aiutarlo ad  esoricizzare  la parte più deleteria, in qualche modo “demoniaca”, quella che ci ingabbia, che ci uccide lentamente, quando arriva il momento della verità, e bisogna sostenere lo sguardo del futuro che avanza.
Forse anche attraverso le  musiche originali di un brillante Michael Fortunati,quelle che in gergo potrebbero essere tradotte come citanzioni “tradimento”.

Ciò vuol dire che la scelta di uno stile compositivo piuttosto  moderno o comunque emancipato da certi schemi mentali all’interno di cui si ostina a planare il protagonista,  cozza  incredibilmente con la trasandatezza di situazioni personali che rispecchiano fino in fondo la reltà della nostra quotidianità, a dimostrazione del pensiero del regista, che viene palesato appunto attraverso questa discrepenza, tra il contenuto ed li linguaggio usato per tradurlo: la musica.
Due esseri umani vivono all’interno di contraddizioni, di rapporti ingestibili, una donna che ama  visceralmente il suo fidanzato senza esere più desiderata;  un uomo che ama allo stesso modo la sua desolazione.

Si incontrano e si “consolano” dopo che lei è stata lasciata in mezzo ad una piazza, dove  ci si ritrova, per caso,  di passaggio.
Il teatro pirandelliano rivive nella tragicità di maschere indossate fino al parossismo di vite deluse, ma comunque vite che aspettano un segnale, qualsiasi, per ripartire.
Un chiaro invito a sfidare il comune senso dell’equilibrio.
A ricercare quel particolare che ci permette di reinterpreatare una visione evidentemente distorta da un’ansia che non è mai giustificabile, se è alienante.
“Fame d’amore” rappresenta il limite che dobbiamo superare, quel balzo in anvanti, al di là delle nuvole nere della nostra coscienza, per spezzare le catene a cui ci imbregliato i fantasmi che la offusano, più o meno presenti, ma pur sempre fantasmi.

Alcune note biblografiche
Lavora a fianco di attori quali Turi Ferro nello spettacolo teatrale “Il Sindaco del Rione Sanita” di Eduardo De Filippo con la regia di Antonio Calenda. Con Nino Frassica, Pietro De Vico, Anna Campori in teatro nello spettacolo “L’Aria del Continente” di Nino Martoglio con la regia di Antonio Calenda. In televisione con Tino Carraro, Giulio Brogi, Luigi Pistilli negli sceneggiati “Tre anni” di Checov e “Il diavolo al Pontelungo” di Bacchelli. E’ ospite con Nino Frassica, a “Fantastico” condotto da Enrico Montesano. In cinema, lavora nel film “Volere volare” con la regia di Maurizio Nichetti. Registra 65 puntate nella trasmissione “GluGlu” per RaiSat con la regia di Claudio Cavillotti. A Firenze ha fondato, dal 1989 l’AS.T.A.R. – Associazione Toscana Artisti Riuniti – della quale è stato promotore e presidente. Conduttore, a Controradio, della trasmissione “Dietro le quinte”. E’ stato punto di riferimento e di contatto tra artisti italiani ed europei di ogni tendenza e stile. Famose le due “Vetrina Firenze Arte” e “Vetrina Firenze Arte Europa” patrocinati da tutti gli enti pubblici di Firenze e da tutti i Consolati europei e da quello degli Stati Uniti d’America, dove ha curato l’organizzazione e la regia. Dal 2000 vive e lavora a Cittadella (PD).
Nella prima metà del 2008 realizza, come regista, due cortometraggi prodotti da In-Video production dal titolo “Ice-Creame Culture” e “Raccomandata A.R.” . Il primo è uno sperimentale che utilizza la scenografia, le luci, la musica, i rumori di scena come veri e propri attori. Il secondo è una fiction il cui soggetto ha dato lo spunto alla sceneggiatura del film “Sacro e Profano” che, a breve, sarà prodotto da In-Video. Attrici protagoniste sono Wilma Baggio e Federica Guerra. Ottime le musiche originali del jazzista friulano Armando Battiston e le scenografie di Antonio De Paoli e Mirko Zen. Direttore di fotografia Alberto Morlin e Mirko Zen.
“Raccomandata A.R.” è finalista al Concorso Nazionale di Cortometraggi “Tulipani di seta nera” a Roma con la direzione artistica di Andrea Roncato.
Ultima produzione del 2008, in qualità di regista, è il film-cortometraggio dal titolo PSICHE realizzato da In Video production. Il film, patrocinato dal Comune di Cittadella (PD) e dal Comune di San Giorgio in Bosco, è stato girato tra Cittadella, Galliera Veneta e San Giorgio in Bosco. Tra gli interpreti Ermanno Reffo, Vilma Baggio, Federica Guerra, Barbara Zorzo, Manuela Cervo, Vera Beghetto, Chiara Marchiorello, Roberto Simonini.
PSICHE nel 2009 viene segnalato dalla critica al Concorso Nazionale “I corti sul lettino – Cinema e Psicanalisi di Napoli. E’ inserito inoltre al Marchè du Court Metrage al Brussel Short Film Festival in Belgio, e nell’archivio della video libreria nella House of Peace and Human Rights City Hall di San Sebastian. Nel 2010 vince come “Miglior soggetto corto non finalista” – Premio speciale della Giuria – al Festival Internazionale del Cortometraggio di Resana (TV).
Nel 2010 è regista del medio metraggio dal titolo “L’Amore è proprio una cosa meravigliosa” prodotto da IN-VIDEO production.
Il film è patrocinato da: Provincia di Vicenza, Comune di Bassano del Grappa (VI), Comune di Pordenone (PN), Comune di Resana (TV), ASCOM di Castelfranco Veneto (TV).

 

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