"Il reale e il possibile" di Giovanni Di Lena – recensione di Marzia Carocci
Recensione a “Il reale e il possibile” di Giovanni Di Lena
A cura di Marzia Carocci
Giovanni Di Lena, è un osservatore attento; egli nel suo libro diviso in due nette sezioni “terra” e “aria”, inserisce gli elementi che l’essere umano porta naturalmente nel proprio io: la concretezza e il sogno.
La simbiosi “terra/concretezza” è rappresentata ampiamente nella prima sezione da poesie di esortazione alla riflessione, dove egli stesso si chiede se sia giusto o meno scrivere poesie in un periodo dove vede la sua terra sofferente e duramente provata così come anche lui si sente.
Attraverso le sue liriche,in questa prima sezione, il poeta esprime chiaramente l’insoddisfazione di un vivere terreno irto di sofferenze, ingiustizie, di politiche devastanti, di prevaricazioni sociali, di distruzione ecologica, di lotte all’inseguimento di certezze cercate, volute, desiderate.
L’autore punterà il dito anche sugli atteggiamenti egoistici dell’uomo di potere , di lotte per il lavoro, di piaghe sociali, di trasgressioni morali e il monito di Giovanni di Lena, sarà così perentorio, da sentirne la voce fra le righe.
Nella sezione dedicata all’Aria che simbolicamente accosterei al sogno, alla speranza, alla possibilità di un volo, ecco che l’autore appoggia il suo sguardo dentro al cuore dove incontrerà se stesso con i propri sentimenti, passioni e quelle speranze che in fondo l’uomo non dimentica anche se consapevole delle difficoltà del vivere quotidiano.
Qui il poeta incontrerà i ricordi, il passato e l’emozionalità di alcuni momenti indelebili, momenti che saranno specchio di molti, perché attimi di vita, dove le rimembranze aprono e scandagliano le profondità dell’anima, simili a tutti gli esseri viventi bisognosi di voli, sogni e voglia di sperare…
Written by Marzia Carocci
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