La figlia di Ezra Pound: “Non usate il nome di mio padre”
La figlia del poeta Ezra Pound ha avviato un procedimento legale contro il gruppo di estrema destra Casapound per l’uso improprio del nome di suo padre. Lo scrive il quotidiano britannico The Independent.
“Un’organizzazione politica compromessa come questa – ha dichiarato la donna – non ha nulla a che fare con il nome Pound“. Suo padre aveva notoriamente simpatie fasciste e antisemite.
L’idea di avviare il procedimento legale contro il movimento, spiega la donna, è maturata due anni fa “quando ho capito che CasaPound si era allargata fuori da Roma”.
Ma la decisione finale è scattata dopo che un simpatizzante del gruppo ha sparato, il 13 dicembre a Firenze, uccidendo due senegalesi e ferendone altri tre, prima di uccidersi. “Questo mi ha colpito terribilmente. È stata l’ultima goccia” – ha spiegato la figlia del poeta al Guardian – anche perchè ho studiato a Firenze e ciò mi ha reso i fatti ancora più dolorosi Mary de Rachewiltz, 86 anni, vive in un castello nel nord Italia e ha studiato a Firenze.
Ed è proprio dopo il 13 dicembre, quando Gianluca Casseri, simpatizzante e frequentatore di Casapound, ha ucciso due senegalesi nel capoluogo toscano che ha deciso di andare fino in fondo.
“È un’azione assurda ed indotta. Ma soprattutto è una cosa che va avanti da oltre un anno tanto che a gennaio ci sarà il processo e credo proprio a Roma“.
È il commento del leader di CasaPound Italia Gianluca Iannone in merito alla decisione della figlia del poeta Ezra Pound di avviare un procedimento legale contro il gruppo di estrema destra per l’uso improprio del nome di suo padre.
“Ad ogni modo – conclude Iannone – Casapound ribadisce l’interesse per l’opera dell’autore perchè Ezra Pound appartiene all’umanità ed è patrimonio di tutti”.
1° foto: Ezra Pound, Easter 1971, Burano, Italy by Franz Larese
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