Intervista di Alessia Mocci a Mirko Dalle Mulle ed al suo "…e non siamo soli (frammenti di una malattia)"

“…e non siamo soli (frammenti di una malattia)” è un viaggio all’interno di frammenti di vita dei due autori e dei personaggi dei quali parlano. Il libro è prodotto dagli stessi autori, Alessandro Avventuroso e Mirko Dalle Mulle, e tutto il ricavato andrà in beneficienza.

L’idea della pubblicazione nasce da un forum che i due curavano nel quale molti malati raccontavano la loro esperienza con questa malattia che colpisce i reni, una malattia difficile con la quale si deve convivere. “…e non siamo soli (frammenti di una malattia)” già dal titolo vuole indicare al lettore il carattere terapeutico della lettura che prospetta nell’insieme un avvicinamento umano solido.

Noi di Oubliette abbiamo intervistato i due amici-novelli scrittori in un’intervista doppia che vi proponiamo. Di seguito troverete le risposte di Mirko Dalle Mulle e nel nostro sito troverete anche quelle di Alessandro Avventuroso.

A.M.: “…e non siamo soli (frammenti di una malattia)” è un testo che riporta esperienze reali. Quando nasce l’idea di questa pubblicazione?

Mirko Dalle Mulle: L’idea di scrivere un libro è un “tarlo” che viene a tutte le persone che, come me ed Alessandro, affrontano un grave problema di salute. Problema che ti lascia un segno indelebile nella memoria e vorresti scriverlo per raccontarlo agli altri. Poi per mancanza di tempo o semplicemente di voglia, quest’idea cade e resta inevitabilmente nel cassetto.
Noi, incontrandoci, abbiamo potuto realizzarlo mettendo assieme gli sforzi dapprima di noi due e poi quelli di altri volontari. È quindi grazie al connubio di più persone, malati e semplici persone che ci stanno accanto, che nasce nel 2009 il progetto di scrittura di questo libro.

A.M.: Quali sono le tematiche affrontate in “…e non siamo soli”?

Mirko Dalle Mulle: La tematica principale è quella della nefropatia, malattia che colpisce i reni, organi importanti per la filtrazione del sangue, la quale porta un deterioramento degli stessi ed i pazienti per sopravvivere devono filtrare il sangue attraverso una macchina nella speranza che ci siano degli organi compatibili per riprendere una vita quantomeno normale. Nel contempo vengono affrontate tematiche come la difficoltà dei pazienti di affrontare psicologicamente la Dialisi piuttosto che l’attesa del trapianto e le problematiche del post-trapianto.
Abbiamo voluto coinvolgere anche le persone che ci stanno vicino, come i nostri compagni di vita, personale medico ed infermieristico.

A.M.: Qual è il racconto che senti più presente nella tua mente?

Mirko Dalle Mulle: Non saprei, ho letto e riletto più volte i racconti per la compilazione e poi per la correzione. Sicuramente però mi ha lasciato il segno il racconto di Rossella, ragazza che come me a 18 anni si trova a sopravvivere grazie ad una macchina, rivivo nel suo racconto la mia storia!
A.M.:  Il libro oltre che educativo è anche curativo?

Mirko Dalle Mulle: Il libro è stato curativo eccome! Dapprima a me ed Alessandro, ci è servito per “tirare fuori” i nostri sentimenti e le nostre sensazioni. E poi a chi ha potuto leggere il libro perché ha “aperto gli occhi” ad un mondo sconosciuto del quale non  sapevano dell’esistenza, ed ha dato conforto a chi è in dialisi o ha fatto il trapianto creando un parallelo con la propria situazione. Le email di ringraziamento che continuano ad arrivarci sono la testimonianza di tutto ciò!
A.M.: Pensi che “…e non siamo soli (frammenti di una malattia)” sia in grado di sensibilizzare un ipotetico lettore riguardo le tematiche del testo?

Mirko Dalle Mulle: Sì, la tematica della donazione degli organi sviluppata nel corso del testo è di grande importanza ed è di supporto alle serate di sensibilizzazione alla donazione a cui noi partecipiamo. La nostra diretta testimonianza serve a far pensare alla gente quanto sia fragile la vita umana e quanto possa essere importante un gesto d’amore come la donazione.
A.M.: Com’è stata l’esperienza di scrivere un testo a quattro mani?

Mirko Dalle Mulle: È stata una delle cose più belle che abbia mai fatto. Lavorare assieme poi ad una persona speciale come Alessandro, condividere la sua vita e le sue sofferenze.. sono cose inspiegabili.
Progettare e strutturare un libro è un’esperienza che invito a fare a tutti!

A.M.:  Il ricavato della vendita del libro andrà in beneficenza?

Mirko Dalle Mulle: Certo! Abbiamo voluto dedicare il ricavato delle offerte alla fondazione “Città della speranza”, a favore della ricerca sul cancro infantile. E stato un gesto per far capire alla gente che non bisogna chiudersi nella propria malattia, ma aiutare anche chi, purtroppo come i bambini, stanno peggio di noi.

 

 

 

Alessandro e Mirko ci hanno davvero dato prova della loro forza e voglia di vivere, e questa loro forza è di aiuto a tantissime persone grazie alla pubblicazione “…e non siamo soli (frammenti di una malattia)”. Invito all’acquisto del libro del quale ricordo che il ricavato andrà in beneficienza alla fondazione “Città della speranza” e che sono stati già raccolti dai due autori ben 4.000 euro da inviare.

Link utile:

www.emodializzati.it

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