Speranze per la serie fantascientifica "Flash Forward"?

Il 6 ottobre, il pianeta è andato in black-out per due minuti e diciassette secondi, tutto il mondo ha visto il futuro.

 

Come incipit di sicuro non c’è male! Lo spettatore si incuriosisce all’istante in quanto l’uomo è sempre alla ricerca di risposte riguardanti il suo futuro. La citazione è stata presa, infatti, dall’intro degli episodi della serie televisiva fantascientifica americana “Flash Forward” che già dal titolo illumina sulla sua tematica.

La nascita di “Flash Forward” risale al 24 settembre 2009 quando per la prima volta la serie è stata trasmessa in Nord America. In Italia è stata trasmessa su Fox dal 5 ottobre 2009 e su Italia 1 dal 1 settembre 2010. Purtroppo però la serie è stata cancellata, cos’è accaduto?

David S. Goyer e Marc Guggenheim sono i creatori e produttori della serie, inizialmente si era parlato di una durata che andava dai tre anni ai sette a seconda dell’entusiasmo del pubblico ma dopo un inizio travolgente già dalla quinta puntata si ha avuto un calo esorbitante che ha prodotto la chiusura prematura della serie ad una sola stagione.

La prima stagione consta di 22 puntate totali, in origine erano 25. Ogni puntata ha la durata di 40/45 minuti. Come interpreti principali troviamo Joseph Fiennes, John Cho, Jack Davenport, Zachary Knighton, Peyton List, Brian F. O’Byrne, Courtney B. Vance, Sonya Walger, Christine Woods, Dominic Monaghan.

Il protagonista della serie è Mark Benford (interpretato da Joseph Fiennes), un agente federale dell’FBI che lavora a Los Angeles. Mark è sposato con Olivia Benford (interpretata da Sonya Walger) e ha una figlia di nome Charlie. Negli ultimi anni è riuscito a non incappare nel suo più grande problema: l’alcool. Infatti Mark ha quasi perso Olivia e la sua Charlie a causa della sua follia per l’alcool. L’agente compagno di Mark è Demetri Noh (interpretato da John Cho). Il 6 ottobre 2009 Mark e Demetri stavano svolgendo una delle loro indagine anti terroristiche quando qualcosa ha fermato tutto il mondo: un black out cerebrale.

Tutti gli abitanti della Terra, a parte pochi che possedevano uno speciale anello, hanno perso coscienza nel medesimo istante per 2 minuti e 17 secondi. In questo arco di tempo la maggior parte della popolazione mondiale ha visto il proprio futuro, ha visto 2 minuti e 17 secondi del 29 aprile 2010, e quindi ha avuto una sorta di premonizione: un flash forward per l’appunto, un salto nel futuro. Non tutti però hanno avuto un flash forward, alcuni non hanno visto niente perché morti prima del 29 aprile e Demetri è uno di questi.

Tutte le 22 puntate sono una ricerca della causa di questo black out che ha ucciso milioni di persone e che ha messo in panico il Mondo ed i governi, nessuno sa nulla. La premonizione di Mark però è illuminante perché ha visto se stesso nel suo ufficio con davanti a se una tabella di foto, eventi, nomi tutti collegati per scoprire una possibile nuova data di un flash forward, tabella che prenderà il nome di “Mosaico”.

Dal 6 ottobre Mark si mette a lavoro con la sua unità per ricostruire il Mosaico e per aiutare il suo amico Demetri che rischia di morire. Sono coincidenze che si accavallano, premonizioni in comune con altre persone che aiutano a risolvere piccoli pezzi del puzzle che Mark ricorda del suo flash forward, “ricorda” in quanto nella visione era ubriaco e ciò sconvolge Mark perché ogni giorno lotta per non cadere nell’alcool e per tornare a casa sereno dalla sua famiglia.

“Flash Forward” è un’ottima serie televisiva che ha le carte di regola per continuare, anche perché il finale della prima ed unica serie è abbastanza libero, infatti termina con un altro salto, un salto maggiore però, di anni.

In corso c’è una petizione da parte dei telespettatori che amavano la serie e forse qualcosa si sta muovendo anche da noi in Italia per l’aumento repentino dei fan.

Il problema maggiore è stata la pubblicità negativa, infatti “Flash Forward” è stato avvicinato alla serie tv “Lost” e la caduta di spettatori è di sicuro dovuta a questo.

Ma le due serie non hanno nulla da spartire, sono tematicamente e strutturalmente diverse. Condividono soltanto alcuni attori ma non credo che questo possa essere un difetto del cast.

 

 

 


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