“Laborintus” poesia di Edoardo Sanguineti: lacuna lievitata

“Laborintus”

Edoardo Sanguineti - Laborintus - citazioni
Edoardo Sanguineti – Laborintus – citazioni

composte terre in strutturali complessioni sono Palus Putredinis

riposa tenue Ellie e tu mio corpo tu infatti tenue Ellie eri il mio corpo

immaginoso quasi conclusione di una estatica dialettica spirituale

– noi che riceviamo la qualità dai tempi

tu e tu mio spazioso corpo,

di flogisto che ti alzi e ti materializzi nell’idea del nuoto

sistematica costruzione in ferro filamentoso lamentoso

lacuna lievitata in compagnia di una tenace tematica

composta terra delle distensioni dialogiche insistenze intemperanti

le condizioni esterne è evidente esistono realmente queste condizioni

esistevano prima di noi ed esisteranno dopo di noi qui è il dibattimento

liberazioni frequenza e forza e agitazione potenziata e altro

aliquotlineae desiderantur

dove dormi cuore ritagliato

e incollato e illustrato con documentazioni viscerali dove soprattutto

vedete igienicamente nell’acqua antifermentativa ma fissati adesso

quelli i nani extratemporali i nani insomma o Ellie

nell’aria inquinata

in un costante cratere anatomico ellittico

perché ulteriormente diremo che non possono crescere

tu sempre la mia natura e rasserenata tu canzone metodologica

periferica introspezione dell’introversione forza centrifuga delimitata

Ellie tenue corpo di peccaminose escrescenze

che possiamo roteare

e rivolgere e odorare e adorare nel tempo

desiderantur (essi)

analizzatori e analizzatrici desiderantur (essi) personaggi anche

ed erotici e sofisticati

desiderantur desiderantur

 

Edoardo Sanguineti (Quinto al mare, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010) è stato un poeta e scrittore italiano, che fece parte del Gruppo 63. 

Nel 1951 Sanguineti iniziò a scrivere l’opera che si chiamerà Laborintus e, come egli stesso dice nei Santi Anarchici, scriveva per una piccola comunità di lettori: “Eravamo in cinque. E i miei quattro lettori erano una ragazza, un aspirante filologo classico e due altri studenti, uno di farmacia e l’altro di medicina“.

Conobbe intanto Enrico Baj che avrebbe creato il manifesto della pittura nucleare e dà vita al Nuclearismo

Nel 2006, nel corso di un suo intervento al Festival dei Saperi di Pavia ebbe a dire che “quaranta ragazzetti innamorati del mito occidentale e assetati di Coca-Cola hanno fatto più rumore di migliaia di operai massacrati in Cile” e che “non si sa esattamente quanta gente sia stata uccisa dalle forze del governo e dei militari durante i 17 anni durante i quali Pinochet rimase al potere, ma la Commissione Rettig elencò 2.095 morti e 1.102 “scomparsi”.

 

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