Vincenzo Di Michele – Vita ed Opere
Vincenzo Di Michele nasce a Roma nel 1962, città nella quale tutt’oggi risiede.
Figlio di Alfonso Di Michele e di Anita D’Ambrosio; sposato con Carla Guiso ( Avvocato, abilitata negli scioglimenti matrimoniali presso i Tribunali Ecclesiastici) con la quale ha avuto tre figli, Matteo, Marco e Tommaso.
Laureato in Scienze Politiche nell’indirizzo Politico Amministrativo con la votazione di 110/110 all’Università di Roma “La Sapienza” si è avviato all’attività giornalistica con pubblicazioni in materia legislativa e in particolare sulla normativa del Codice della Strada.
Per la sua attività di scrittore e giornalista pubblicista, senza dubbio, possiamo conferirgli una nota di merito per la sua capacità di eterogeneità nella trattazione di argomenti e di stili.
Nel 2006 ha pubblicato con la casa editrice Firenze Atheneum Edizioni “La famiglia di fatto” (Prezzo 5,60 Euro), un saggio nel quale si espongono in un’analisi ragionata, gli argomenti inerenti alcune situazioni reali della vita di tutti i giorni e alcuni aspetti previdenziali che riguardano la convivenza more uxorio, come: i rapporti contrattuali tra conviventi, il diritto di proprietà sull’abitazione comune, il contratto di locazione della casa comune, il decesso del partner e alcune soluzioni patrimoniali per assicurare al proprio compagno un certo beneficio economico.
Nel 2008 ha pubblicato “Io, prigioniero in Russia” (Prezzo 12,10 Euro) edito da Maremmi Editori L’Autore Libri Firenze ”. Un libro questo, tratto dal diario di suo padre Alfonso a proposito della sua avventura bellica .
È il racconto di un reduce della Seconda Guerra Mondiale sul fronte russo, in quella che è stata definita “la campagna militare più sanguinosa della storia mondiale”. Nel 1942, all’età di vent’anni, un ragazzo abruzzese viene sradicato dalle sue terre e mandato a combattere in Russia a ridosso del Fiume Don. Impiegato sul fronte di Prima Linea, si scontra immediatamente con la dura realtà di sofferte e cruente battaglie. A seguito di una travolgente offensiva sovietica viene fatto prigioniero. Internato nei Campi di concentramento, la prigionia mostra da subito la sua crudele accoglienza con quelle spietate marce del “Davaj” dove riesce a sopravvivere grazie al grande senso di umanità delle mamme russe le quali, camminando insieme ai prigionieri, porgono loro cibo e bevande nonostante le proteste dei figli con la divisa della loro stessa Nazione. Dal Campo di concentramento di Tambov, all’Ospedale di Bravoja, fino ai Campi di lavoro del cotone di Taskent in Kazakhstan, è riassunta la sofferenza di questo giovane Alpino e di migliaia di altri prigionieri. Infine, dopo quasi quattro anni, il travagliato ritorno a casa.
“Io prigioniero in Russia” ha avuto e continua ad avere un grande successo avendo ormai superato le “50.000 copie vendute”.
Tale libro, ha inoltre conseguito i seguenti riconoscimenti:
– Dicembre 2008 Ringraziamento del Presidente della Repubblica per la preziosa testimonianza storica
– Aprile 2009 Premio di Cultura e Vita Alpina “Gen.Div.Amedeo De Cia” per l’attenta ed accurata opera letteraria delle memorie del familiare reduce dalla prigionia in Russia –
– Dicembre 2009 Premio Baiocco Speciale Per la Memoria storica
– Novembre 2010 Vincitore premio 3° classificato ex aequo premio letterario “GIOVANNI GRONCHI” Pontedera Edizione 2010
– Dicembre 2010 Conferita la Segnalazione d’onore per il Premio Firenze 2010
Nel novembre 2009 è stato assegnato a Vincenzo Di Michele “Il Premio Nazionale Nomentum” Edizione 2009 per il settore cultura, con la seguente motivazione: “Per la sua opera di scrittore di volumi di grande spessore storico letterario e di vita in due come “Io Prigioniero in Russia” e “La famiglia di fatto” e per le sue numerose partecipazioni ai relativi incontri di presentazione alle trasmissioni televisive”.
Nel 2010 Vincenzo Di Michele ha pubblicato “Guidare oggi”, edito da Curiosando Editore; libro dal genere letterario “utile” a livello cognitivo e pratico con specifiche nozioni di guida. In tal contesto, l’autore, ha ben pensato di raggruppare le sue competenze in materia realizzando un libro di forte interesse per chiunque sia in possesso di patente. Un manuale per le insolite problematiche stradali e con i quesiti più impensati ( circolazione dei camper, trasporto delle imbarcazioni su strada e windsurf, assicurazioni, nuovi segnali europei, trasporto bambini su due ruote, ecc.. ) “Guidare oggi” è dedicato al nipote dell’autore, Manuele Murgia, prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale.
Nel corso dell’anno 2011, Vincenzo Di Michele, annuncia la prossima pubblicazione di un’ opera storica con novità inedite riguardanti Mussolini e l’anno 1943.
Un breve brano tratto dal libro “Io prigioniero in Russia”
Gennaio 1943: Il Lager di Tambov
“Se avessero scritto su un cartello all’ingresso di quel Lager,” Benvenuti all’ Inferno “, la realtà non sarebbe poi stata tanto dissimile, perché il Campo di Tambov, o meglio, ” Tambòf “, così come pronunciato dai Russi, può essere considerato solo come tale. Certamente, Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, avrebbe trovato nuovi spunti per ulteriori gironi dell’Inferno come ad esempio, il girone degli Affamati o il girone dei Pestilenti Ammalati fino al girone dei Disperati. Sempre in argomento, la famosa frase del celeberrimo scrittore Fiorentino, ” Lasciate ogni speranza voi ch’entrate “, posta all’ingresso di quel maledetto Lager, non avrebbe di certo travisato le reali condizioni di vita in quel Campo.”
Written by Alessia Mocci
Responsabile dell’Ufficio Stampa di Vincenzo Di Michele
(alessia.mocci@hotmail.it)
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