“Famiglia, umanità e repressioni sovietiche” di Irina Ščerbakova: la memoria attiva

Irina Ščerbakova, storica e pubblicista, cofondatrice dell’associazione Memorial in Russia, impegnata nel recupero della memoria delle vittime delle repressioni sovietiche, è l’autrice del libro “Famiglia, umanità e repressioni sovietiche incentrato principalmente sul tema del delicato rapporto tra famiglia e regime totalitario. La famiglia, infatti, è stata l’istituzione sociale che più di tutte ha svolto un ruolo nel tentativo di salvaguardare umanità, affetti, memoria e cultura, in un contesto di repressone e violenza sistemica.

Famiglia, umanità e repressioni sovietiche di Irina Ščerbakova
Famiglia, umanità e repressioni sovietiche di Irina Ščerbakova

Dalla fine degli anni Settanta Irina Šerbakova ha raccolto e catalogato le memorie degli ex prigionieri dei campi (lager) e per molti anni si è impegnata nelle attività divulgative e scolastiche di Memorial, uno su tutti il Concorso per le scuole (Škol’nyj konkurs), che le hanno portato numerosi premi internazionali.

Il 28 marzo 2025, Irina Ščerbakova, attualmente membro del direttivo dell’Associazione internazionale Memorial (MAM), è stata dichiarata “agente straniera”. Nella motivazione il Ministero della Giustizia russo ha dichiarato che: «Irina Ščerbakova ha collaborato alla creazione e alla diffusione di messaggi e materiali appartenenti ad agenti stranieri verso un numero sterminato di destinatari. Ha diffuso informazioni non veritiere sulle decisioni prese da esponenti della Federazione Russa e sulla politica da essa perseguita, opponendosi all’operazione militare speciale in Ucraina. Collabora costantemente con organizzazioni straniere».

Questo è accaduto poco tempo dopo che Ščerbakova, tra l’altro anche collaboratrice della rivista: MicroMega, era venuta nella mia città per partecipare alla manifestazione Giornate della laicità, dove aveva anche presentato i suoi libri, tra i quali questo di cui sto parlando e che ho da lei comprato in quell’occasione. Chissà! Forse anche questa sua partecipazione alle giornate della laicità reggiane avrà contribuito alla sua designazione di “agente straniera”.

«Si tratta, ovviamente, di una brutta notizia, ma non mi aspettavo nulla di diverso. È arrivato ufficialmente il mio turno, ma siccome Memorial era da tempo “agente straniero”, pensavo addirittura di rientrare già da un pezzo nella categoria» ha commentato Irina Ščerbakova.

Nell’introduzione del libro Famiglia, umanità e repressioni sovietiche l’autrice scrive alcune note riguardo l’attività trentennale di Memorial, ricordando come questa sia sempre stata realizzata mettendo a tema la persona nella sua dimensione individuale e comunitaria, mai puramente storica ed accademica. Il materiale raccolto e salvato è tanto e permette ancor oggi all’associazione di operare fuori dai confini, pur essendo stata ufficialmente liquidata dalle autorità russe nel dicembre 2022. Il lavoro di Memorial consiste soprattutto nel restituire un nome alle migliaia di vittime, per far emergere storie individuali, dati personali, lettere, oggetti, documenti, testimonianze familiari, ovvero, il valore della memoria contro l’oblio.

Irina Ščerbakova ci illumina rispetto a una dimensione fondamentale delle repressioni sovietiche: quella della famiglia e dei legami affettivi. Di una famiglia che si connota come un’isola di umanità. Famiglia, umanità e repressioni sovietiche non si limita a descrivere la violenza del regime, ma mostra come, anche nei Gulag, nelle deportazioni e negli arresti vi siano nuclei di resistenza morale, piccoli gesti quotidiani che salvano l’identità, l’umano.

Un tipo di riflessioni che a me ricordano anche quelle di Primo Levi, pur se derivanti da un contesto diverso. Il regime sovietico cercò in tutti i modi di spezzare i legami familiari e sostituire la famiglia con lo stato e il partito come principali riferimenti. Ciò nonostante, tra silenzi e paure, molte famiglie riuscirono a trasmettere valori, affetto e senso di responsabilità. È questa “umanità minima” che il libro restituisce, con delicatezza ma anche con rigore storiografico.

Irina Ščerbakova citazioni Famiglia
Irina Ščerbakova citazioni Famiglia

È un volume relativamente breve (120 pp.), che pur facendosi leggere in modo fluido e leggero, è capace di coinvolgere, nonché trasmettere un inevitabile senso di tristezza. Lo stile è chiaro e diretto. Il volume è anche corredato da una sezione di venti pagine riportanti le fotografie appartenute alle persone che hanno testimoniato le loro esperienze. Sono immagini toccanti e davvero emozionati. Forse è superfluo dire che un’opera come Famiglia, umanità e repressioni sovietiche è oggi più che mai attuale e necessaria, nel momento in cui la Russia tenta di ricostruire, manipolare e controllare la narrazione del passato.

Per concludere, ritengo che il libro lasci un segno: invita a riflettere su ciò che rende l’essere umano tale ‒ la famiglia, l’affetto, il ricordo ‒ anche nel momento della condizione peggiore, come quella riportata nel libro.

Non è solo un libro sul passato, ma sul valore della memoria ancora attiva, del riconoscimento del dolore, della responsabilità morale. Per chi è interessato alla storia, ai diritti umani, ma anche per chi crede che il passato non sia solo ciò che fu, ma ciò che ancora influisce sul presente.

 

Writtren by Algo Ferrari

 

Bibliografia

Irina Ščerbakova, Famiglia, umanità e repressioni sovietiche, Marcianum Press, 2023

 

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