“Anatomia di un serial killer” di Paolo Cagnan: gli omicidi di Marco Bergamo

La donna è un essere potente, che può fare del male e che è difficile da fermare.

Anatomia di un serial killer di Paolo Cagnan
Anatomia di un serial killer di Paolo Cagnan

Spesso acquisto saggi che hanno come tematica quella dei serial killer e, questo “Anatomia di un serial killer” che tratta di Marco Bergamo, ha un valore in più, dal momento che, anni fa gli scrissi per chiedergli se volesse rispondere a delle domande. Lui accettò, chiedendomi dei soldi in cambio! Io rifiutai, ma la sua lettera è un prezioso documento che ora è inserita nel mio ultimo romanzo.

Leggendo il saggio “Anatomia di un serial killer” di Paolo Cagnan ho trovato una lettera simile all’interno del libro e la cosa mi ha fatto un po’ sorridere.

Detto questo devo fare un appunto anche al fatto che il giornalista scriva che lui è l’unico al quale Bergamo ha concesso un’intervista. In realtà ho qui una lunga intervista che Bergamo rilasciò a una trasmissione Rai, mi pare si chiamasse Serial Killer.

Ora possiamo parlare del saggio che uscì una prima volta nel 1994 e che, adesso, il giornalista ha ripreso, riproponendolo.

Il libro ripercorre gli omicidi di Marco Bergamo, tramite la memoria storica del giornalista che ha seguito il caso; i documenti della polizia e svariate foto.

Nel 1991 viene trovato il cadavere di Renate Rauch: “Una cosa appare subito chiara: il delitto è stato compiuto in macchina”.

1992 Renate Troger: “Parla da sola mentre balla. Non ha amici, ma conosce tutti e si fida di tutti. La vita di strada è fatta così”.

È la volta di Marika Zorzi: “Il delitto, si stabilirà, è avvenuto poco dopo la mezzanotte”.

Il 6 agosto del 1992 viene arrestato Marco Bergamo, fermato per un controllo alla sua auto che era stata segnalata in precedenza.

“Marco Bergamo fa capolino dagli uffici della mobile. Ammanettato e stretto fra due agenti in divisa”.

Il ragazzo è giovane, solo ventisei anni. Eppure ha già mostrato ampiamente le sue devianze: è un esibizionista, ruba la biancheria intima delle donne; è dedito alla pornografia e a volte fa telefonate anonime a sfondo sessuale.

Vive con i genitori, mentre il fratello maggiore è già sposato ed è padre. Va in vacanza con loro, pare proprio un bravo ragazzo.

Però … il padre gli ha sequestrato una scatola con tanti coltelli e l’ha nascosta in camera sua. Dice che era una passione, eppure non si fida a lasciarglieli.

Forse i genitori hanno sospettato qualcosa?

In seguito si scopre che Marco, spesso, quando dovrebbe essere al lavoro, in realtà non ci va. Esce alla sera e si intrattiene con delle prostitute.

Al momento dell’arresto Bergamo confessa il delitto della Zorzi, ma nega coinvolgimenti in altri casi.

Confessa infine tre delitti, solo quando la polizia gli porta delle prove inequivocabili. In realtà verrà condannato per cinque delitti, anche se due li negherà sempre. Gli furono comunque attribuiti per similitudini del modus operandi.

Trovo molto corretta l’affermazione di Guido Rispoli, il pubblico ministero assegnato al caso: “Qualcuno ha provato, anche solo per un istante, a pensare come debba sentirsi nei momenti di lucidità? Non è una persona aggressiva per natura, di questo sono certo. Spiace dirlo ma, ormai, credo che la più grande vittima di Bergamo sia proprio Bergamo”.

Cagnan ci mostra tutte le indagini, ricordandoci che a quei tempi, gli anni Novanta, non c’erano telefonini, ris, ecc.

Ho apprezzato molto questa dichiarazione che fa notare un fenomeno attuale: “In quegli anni non siamo ancora abituati a quei programmi che oggi imperversano, il pendolo emozionale oscilla tra la famigerata gogna mediatica e l’esercizio sacrosanto del diritto di cronaca a fronte di una altissima rilevanza sociale…”

Cagnan, finito di percorrere tutta la vicenda giudiziaria, si interessa al caso di Simonetta Cesaroni, avvenuto a Roma nel 1990, il famoso delitto di Via Poma, ancor oggi un caso non risolto.

Paolo Cagnan citazioni
Paolo Cagnan citazioni

Partendo dalle dichiarazioni di una donna, il giornalista tenta di ricostruire il tutto, inserendovi Bergamo.

Dopodiché lui stesso esprime tutte le perplessità che, anche io leggendo, ho espresso.

Sa bene che non ci sono prove certe, solo indizi e, addirittura, molte cose non coincidono proprio.

Marco Bergamo è mancato all’età di 51 anni per malattia e, con sé, ha portato quelle verità che ancora avrebbero potuto emergere.

“Anatomia di un serial killer” è un saggio importante, uno dei pochi documenti che trattano il caso Bergamo.

 

© 2023 Athesia Buch

ISBN 978-88-6839-719-7

Pag. 333

€ 20,00

 

Written by Miriam Ballerini

 

Info

Leggi articolo sul caso di Simonetta Cesaroni

 

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