Intervista di Katia Debora Melis a Giuseppina Carta, autrice di “Storie per fantasticare”
Giuseppina Carta (Ardauli, 1959) è artista versatile e pluridisciplinare, poetessa, scrittrice, pittrice e creatrice d’opere d’artigianato artistico che esegue a Siniscola (NU), dove risiede ormai da molti anni.

Ha collaborato con la testata online Sardegna Reporter, curando la rubrica “L’angolo della poesia”, mentre per Radio Olbia web notte è curatrice della rubrica “Guida alla lettura” dove presenta libri editi e ne intervista gli autori.
Ha pubblicato tre libri di poesie: È gratuito sognare (2015) e Amore a piene mani (2017) entrambi editi da N.O.S.M. edizioni; nel 2020 A piedi nudi sull’erba, Kubera editore, mentre nel 2019, insieme ad altre 5 autrici sarde (Maria Giuliana Campanelli, Marella Giovannelli, Monica Orrù, Lilli Sanna e Fulvia Tolu) ha partecipato con 15 poesie all’antologia Il profumo rosa degli asfodeli (Kimerik).
Dopo averla conosciuta come apprezzata poetessa, schietta e sensibile, nonché come artista, mi ha fortemente incuriosita l’uscita del suo nuovo libro e non ho perso tempo, cercando d’intervistarla per sapere qualcosa di più su questo nuovo filone di scrittura appena intrapreso. Condivido con voi le piccole curiosità che hanno mosso il nostro discorso.
K.D.M.: Salve Giuseppina, come ti ho preannunciato chiedendoti quest’intervista, ciò che mi ha spinta è stata la scoperta di un ulteriore approdo della tua creatività, che ti ha portata a cimentarti in un genere di scrittura diverso dal tuo solito e più conosciuto. Dopo tre libri di poesia, esordisci quest’anno nella narrativa per l’infanzia con un libro di racconti intitolato Storie per fantasticare, Pluriversum Edizioni: cosa ti ha dato questo nuovo impulso verso un genere così diverso?
Giuseppina Carta: Ho due nipotine, una di 5 anni, Beatrice, e Nora di 5 mesi. Ho iniziato a scrivere le favole quando è nata la prima nipotina. Con le favole ho voluto regalare loro delle piccole briciole del grande amore che provo per loro. I bimbi hanno il diritto di crescere sereni. Vorrei che apprendessero sognando. Le favole insegnano la vita e l’arte di vivere, il mio desiderio è che possano vivere nel bello, nel sereno, nello stupore, nella meraviglia. Con le favole possono esaudire il loro desiderio di avventura, capire la differenza tra il bene e il male, aiutati a capire i problemi della vita.
K.D.M.: Com’è nato il libro, quest’insieme di storie che sono degli episodi a sé stanti, ma comunque legati tra loro? Raccontaci un po’ l’iter del libro.
Giuseppina Carta: In un mondo in cui le nuove generazioni stanno affrontando problematiche come la solitudine, lo smarrimento, ho pensato a quanto può essere importante per i bambini avere come amico un animale con cui condividere giochi, coccole, avventure, divertimenti. Da questo pensiero è nata la figura del piccolo Istante e del suo amico, il cagnolino Cica. Il libro è composto da cinque favole che sono degli episodi a sé stanti. I due amici vivranno tante avventure e in ogni episodio conosceranno nuovi amici. In ogni storia è racchiusa una morale. Attraverso la prima storia capiremo l’importanza del tempo e il rispetto per chi è meno fortunato di noi. Nella seconda storia faremo conoscenza con l’apina Mirtilla che dopo essersi cacciata nei guai aiuterà Cica a scoprire il mondo delle api. Si parlerà di libertà con i delfini Seader, Azzurra e i piccoli Icaro e Zoe. Con Trilly, Alice e la loro mamma Luna si parlerà dell’abbandono degli animali. Scopriremo le avventure della gattina Flora e della sua padroncina Sara. Le storie sono divertenti e bizzarre e i piccoli impareranno l’importanza dell’amicizia, del rispetto e della libertà per gli esseri umani e per gli animali.
K.D.M.: C’è in questa tua nuova modalità di scrittura un qualche legame con la poesia? Dei punti di contatto?
Giuseppina Carta: Ė difficile approcciarsi all’infanzia, bisogna farlo con delicatezza, essere cauti, dare ai bambini storie vibranti, delicate, carine, che creino stupore e meraviglia, che soddisfino il loro desiderio di avventura e di nuove scoperte. Si deve catturare la loro attenzione divertendoli, si devono scegliere con attenzione gli argomenti narrativi, elaborarli, adattarli all’età e alla vita, facendo in modo che contengano dei messaggi morali metafore della vita reale. Le favole, seguendo sentieri magici, insegnano davvero dei valori e hanno delle affinità con la poesia perché creano dei sentimenti magici umani e imperfetti, ci portano a esternarli, ci fanno provare sensibilità e anche una grande profondità d’animo, anche attraverso le esperienze dolorose o a lieto fine che la vita riserva.
K.D.M.: Secondo te, in generale, è più facile scrivere poesia o racconti per bambini? E dal punto di vista editoriale, quale dei due generi ti pare che trovi più accoglienza tra gli editori?
Giuseppina Carta: Scrivere per bambini può sembrare facile, ma non lo è. I bambini sono molto esigenti, il loro mondo cambia totalmente e in modo veloce, bisogna conoscerli, saper donare loro il senso dell’avventura e della meraviglia. Bisogna creare storie ricche di verità che suscitino attenzione, non banali, che facciano ridere e piangere: ci deve essere l’immaginario che li conquisti e mondi meravigliosi in cui avventurarsi. L’universo editoriale è irto di ostacoli. Pubblicare per bambini è una grande responsabilità, pubblicare e illustrare per bambini è molto difficile e lo è stato per me che per la prima volta mi sono avvicinata alla letteratura per l’infanzia. Ci sono arrivata piano piano, prima con delle piccole favole pubblicate in due antologie. In seguito ho inviato i racconti che non sono stati presi in considerazione, non ho ricevuto risposta. Poi li ho ripresi, ho cambiato, aggiunto dialoghi, ho creato stupore, la sorpresa, l’avventura, li ho arricchiti con le illustrazioni e grazie all’editore di Pluriversum, Antonio Di Bartolomeo, è nato il libro. Per fortuna la letteratura per l’infanzia è in forte espansione.
K.D.M.: Anche le illustrazioni sono molto importanti nei libri per l’infanzia: vuoi dedicare qualche parola alla giovane illustratrice del libro che esordisce proprio con questa tua pubblicazione?

Giuseppina Carta: Le illustrazioni sono state eseguite da Francesca Pala che esordisce come illustratrice con questa mia pubblicazione. Francesca ha venti anni, nata a Nuoro da genitori originari di Orune, abita a Siniscola. Frequenta la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria a Cagliari. Da ‘grande’ vorrebbe dedicarsi all’insegnamento e magari poter continuare a illustrare libri destinati ai bambini.
K.D.M.: A quale fascia d’età hai pensato scrivendo questo libro e perché?
Giuseppina Carta: Scrivere per i bambini richiede tanta fantasia e immaginazione. I bambini sono lettori esigenti e si devono creare storie che non li facciano annoiare, storie dinamiche, che sappiano tenergli compagnia, che sappiano donare loro il senso di avventura che in loro è innato. Le storie di questo libro sono adatte ai bambini di una fascia d’età che va dai quattro ai nove anni. I bambini più piccoli ameranno ascoltare le storie affascinanti, i bambini più grandicelli, che sanno già leggere, si appassioneranno alle storie comprensibili, coinvolgenti, dinamiche, che li sapranno catturare, emozionare e divertire.
K.D.M.: Elencaci dei buoni motivi per acquistare queste Storie per fantasticare.
Giuseppina Carta: Perché leggere questo libro? Perché i lettori, grazie ai personaggi, si troveranno coinvolti in storie che possono sembrare vere, storie che susciteranno emozioni, storie che possono capitare a ognuno di loro. Perché al primo posto in ogni storia prevale l’amore per ogni forma di vita e il rispetto per tutti gli abitanti del mondo.
K.D.M.: Giuseppina, ti ringrazio per averci presentato il tuo nuovo libro dedicato all’infanzia al quale auguriamo di raggiungere tanti piccoli lettori. Vorrei che chiudessimo questa intervista con un tuo pensiero da donare a chi ci leggerà.
Giuseppina Carta: Grazie infinite Katia per questa intervista, un grazie infinito anche al Magazine che la ospiterà. È stato un onore per me poter parlare del mio primo libro di letteratura per bambini con te.
I bambini sono il nostro futuro e siamo noi che dobbiamo dar loro gli strumenti giusti per affrontare la vita, seminiamo il loro cammino di semi che insegnino il rispetto per se stessi e per gli altri.
Written by Katia Debora Melis