“Limbica” mostra personale di Andrea Grieco: l’estasi tra peccato e virtù

Andrea Grieco ha una personalità eclettica e mutevole.

Limbica di Andrea Grieco
Limbica di Andrea Grieco

Si laurea in lettere moderne, presso La Sapienza di Roma, con tesi in storia del cinema, dedicata a William Friedkin, regista del celebre film “L’esorcista”.

Critico letterario e cinematografico per diverse testate telematiche e cartacee, tra cui “Cinemastudio”, Alphabetcity e “The Cinema Show”, è altresì videomaker, con, all’attivo, decine di cortometraggi, a cui sono stati conferiti riconoscimenti e premi. Sua è la paternità di “Nervi” e “Antropoide”, due progetti, che hanno infiammato il circuito letterario indipendente. È anche autore di “State lontani”, romanzo illustrato dall’artista Dast.

Il 28 maggio 2022, presso la BM Art Gallery di Olivia Bracci, nella città di Orvieto, verrà inaugurata la mostra personale Limbica”, a cura di Maria Marchese: l’autore lì esprimerà la propria personalità artistica, attraverso uno spicilegio scelto di artworks.

“Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non iscambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta delle felicità umane. Dopo, nessun altro attimo di gioia eguaglierà quell’attimo.” Gabriele D’Annunzio

“Intridere” la mano nella carne oppure godere di spirito e mente?

Andrea Grieco apre una soglia, ove coesistono entrambi gli istinti: l’estasi lì accade, con rapinosa naturalezza.

L’artista sceglie, dapprima, le “alcove”, che accoglieranno il desìo di un’obliata e alternativa bellezza.

Una tumultuosa quiescenza è quindi il “letto”, pantheon di un corpo sempre inedito. L’autore inizia col centellinare i dettagli delle spontanee trame, che esalteranno la poesia e la perfezione della futura “postura”; il tessuto, un ingiallito e mutevole candore, mostra infatti la marezzata realtà che il tempo ivi determina.

Così, Andrea Grieco sposa le caute movenze alla successiva rivelazione estetica.

Esse accompagnano e suggellano, poi, un legame assoluto, sublimato, infine, dal fascino dell’opera.

Il ciglio dell’autore esprime, di volta in volta, l’essenziale lirismo dell’istante compositivo.

Limbica - Andrea Grieco
Limbica – Andrea Grieco

L’artista asseconda un personale e ardimentoso delirio, fisico, psichico e animico, accompagnandolo con le affilate lame.

Dopo aver scelto il “derma” e i “monili” della creatura, ne sottolinea i lineamenti con certosina cura: li segue con l’occhio e la mano, scorporandoli dalla verità di una vita precedente.

Rimane, però, tra le vere forme, la memoria… vivo ricordo del passato; nel proprio labirinto, l’artista esprime sottili fili, rarefatti leitmotiv, che potrebbero condurre alle origini primieve di questo ritrovato e, nel contempo, nuovo equilibrio.

Nelle opere, si sovrappongono allora molteplici letture, che dirimono la fondatezza di un arcano stupore: il “lettore”, avvinto da plurime argomentazioni, prova l’ebrezza della meraviglia.

Andrea Grieco indova, nelle proprie pregevolezze, un innato e scelto studio, in cui nulla è lasciato al caso; si connettono, infatti, contesti cromatici e figurati, calibrati dinamismi, narrazioni difformi, che sollevano dal valore del pregiudizio.

Tutti gli elementi si affacciano nella sfera di una diacronica convivenza, risolvendosi, così, nel “hic et nunc”.

Sono pagine reali di un’esistenza presente e parallela: in esse, l’autore compartecipa e si assolve, chiama a ruolo, per poi liberare, seduce e rifiuta… lasciando parlare unicamente l’elaborato e il suo interlocutore. Il conflitto ammicca e si cela, poi, nuovamente, nella frammentazione di una personalità complessa, lumeggiata tra i riflessi di uno specchio conoscitivo.

Le argomentazioni sono frutto di meditabonde e profonde peregrinazioni, qui e in ogni dove, mai e per sempre: il labbro si schiude unicamente per celebrare l’ossimoro e, in esso, l’attimo squisito.

Andrea Grieco
Andrea Grieco

Su un inesistente suolo, fatto di opposti incipit, nasce l’evidenza di una personalità borderline, laddove essere fra le righe rappresenta un privilegio.

Dissenso, erotismo, lotta sociale, conflitto interiore, episodi di una profana terra umana, fermentano, in un “alambicco cosmico”, che diviene re-ligo, ossia comprensione poliedrica di una formula alchemica.

Quell’uno dissolve, però, il principio del vincolo. Andrea Grieco parla il linguaggio dell’assurdo, con ironia, rendendolo mirabile fonte di attento ascolto.

 

Written by Maria Marchese

 

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