“A volte ritorno” di John Niven: estinzione di massa oppure cambiamento radicale?

E se Dio ne avesse abbastanza delle nostre guerriglie da quattro soldi?

A volte ritorno di John Niven
A volte ritorno di John Niven

Immaginate cosa succederebbe se Dio decidesse che è arrivato il momento di prendere una decisione drastica: estinzione di massa oppure un cambiamento radicale.

Pensate a quanto sarebbe complicato cercare di cambiare le cose, di convincere l’umanità che siamo tutti fratelli e sorelle. Provate a immaginare che cosa significherebbe spazzare via razzismo, capitalismo e ingiustizie varie. Sembra impossibile, no?

Questo scenario alquanto allarmante, dove il non-cambiamento è la paura più grande, fa da sfondo al romanzo di John NivenA volte ritorno” (edito da Einaudi), in cui una versione contemporanea di Gesù domina la scena.

Gesù Cristo viene mandato, ancora una volta, sulla Terra nel disperato tentativo di risollevare le sorti del mondo. Inutile dirlo, Gesù non è particolarmente colpito dagli esseri umani che incontra, eppure riesce a farsi degli amici. Alcolizzati, drogati, un’ex prostituta e un paio di musicisti wannabe sono i fedeli apostoli del Gesù di New York, una divinità che assomiglia molto a un eroe d’altri tempi.

Il primo problema con il quale Gesù si confronta è l’impossibilità di farsi ascoltare: le buone intenzioni, le azioni generose e le belle parole non bastano ad attirare l’attenzione dei newyorkesi, che sembrano pensare che Gesù sia l’ennesimo fuori di testa, uno sciroccato che deve farsi furbo e inasprirsi un pochettino, prima di poter pensare di sopravvivere a New York.

La soluzione si presenta in modo inaspettato: Gesù partecipa alle audizioni per una sorta di X-Factor fittizio che Niven descrive come uno dei tanti programmi in cui ipocrisia e money-making fanno da motore.

Non solo l’ideatore del concorso ha una passione smodata (e immotivata) per i miliardi, ma è anche un uomo a cui piace deridere i concorrenti. Gesù scopre ben presto, infatti, che molti dei concorrenti vengono promossi alle audizioni solo perché possano calcare le scene e farsi umiliare pubblicamente, alzando così l’audience del programma.

A forza di assoli, ballate e piccole ribellioni, Gesù si fa strada fino alla finale, quando gli viene offerto un contratto discografico. Ricco, famoso e stravagante, Gesù decide di investire il proprio denaro nella creazione di una comunità alternativa, una mini-società che vive senza fronzoli, a contatto con la natura e in simbiosi. Ma anche se le cose sembrano iniziare ad andare per il verso giusto, il diavolo è sempre dietro l’angolo (o in ognuno di noi).

John Niven
John Niven

Non voglio tessere le lodi di “A volte ritorno” in modo smisurato, perché non è un romanzo perfetto. Ci sono vari passaggi che si dilungano in modo non necessario e capitoli nei quali ci si chiede, in modo abbastanza spontaneo, dove sia la famiglia “terrestre” di Gesù.

Tuttavia, Niven riesce in qualcosa che non tutti saprebbero fare: renderci ridicoli. Siamo assolutamente, terribilmente e inequivocabilmente ridicoli. Non sappiamo ascoltare chi parla di amore, facciamo fatica a vedere le contraddizioni che ci circondano e siamo troppo stanchi per ribellarci alle ingiustizie.

Niven ce lo dice senza mezze parole, puntando il dito verso gli Stati Uniti, ma lasciando intendere che nessuno si salva. Siamo tutti colpevoli di aver lasciato che un capitalismo ingiusto prendesse piede.

Questa lettura è consigliata per tutti coloro che hanno bisogno di sapere che esistono ancora cervelli come quello di Niven – pensanti. Se avete bisogno di sapere che c’è qualcuno al mondo che ancora crede in un’umanità migliore, allora leggete “A volte ritorno”.

 

Written by Giulia Mastrantoni

 

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