“La donna scomparsa” di Sara Blædel: passato, presente, amore e morte si intrecciano in un pericoloso mix
“Sotto la pioggia costante, lui appoggia il calcio del fucile alla spalla e concentra lo sguardo sul mirino, fa un respiro profondo, poi preme il grilletto e la colpisce in piena fronte, appena sopra gli occhi. Vede l’uomo reagire come al rallentatore: la bottiglia gli cade di mano, mentre gira la faccia verso la moglie, la finestra distrutta e il fiotto di sangue che descrive un arco e gli sprizza addosso. Poi lei si accascia sul pavimento.”
Tutto inizia, o forse finisce, in Inghilterra. In una casa al limitare del bosco una donna sta lavando i piatti in compagnia del marito e la figlia è appena tornata a casa.
Fuori da quella finestra qualcuno li sta spiando, ha un fucile in mano, preme il grilletto, colpisce la donna in piena fronte e scappa.
In Danimarca la detective Louise Rick e il collega Eik convivono e la loro relazione va a gonfie vele fino a quando, un giorno, lui scompare improvvisamente.
Quasi contemporaneamente Louise viene informata del fatto che Eik è stato arrestato in Inghilterra e che la donna assassinata è Sophie Parker, da oltre diciotto anni, come lei sa bene, nella lista degli scomparsi.
Era stato proprio Eik a denunciarne la scomparsa perché con Sophie aveva una relazione d’amore.
Ma perché lei era lì? Chi l’ha ammazzata e per quale motivo? E perché Eik è partito senza dirle niente?
Tra tutte questa si rivelerà la sua indagine più complicata, quella nella quale i suoi sentimenti avranno un ruolo fondamentale e contrastante.
Dopo Le bambine dimenticate e La foresta assassina la danese Sara Blædel è tornata con “La donna scomparsa” (Fazi Editore, collana Darkside, marzo 2019, traduzione di Alessandro Storti), una nuova indagine che vede protagonista la detective Louise Rick alle prese con un caso interessante ed attuale.
La suspense non manca neppure stavolta e continua la particolarità, che rende così belli questi libri, del vedere le indagini incrociarsi con la vita di Louise.
Nel capitolo precedente sembrava che finalmente fosse riuscita a trovare un po’ di quella tanto agognata serenità ma la scomparsa silenziosa di Eik, affascinante quanto misterioso collega, cambia le carte in tavola, e la crisi è dietro l’angolo.
Non sarà semplice scindere lavoro e vicende personale ma è proprio questo a rendere ancora più intrigante la storia.
Tema centrale delle indagini è stavolta la morte assistita, questione delicata tanto in Italia quanto in Danimarca, dove vi è una posizione politica di rifiuto che si contrappone al desiderio di tanti di poter decidere per un fine vita dignitoso nel proprio Paese, senza necessità di andare in Svizzera, economicamente accessibile solo ai più abbienti.
“Quando non si ha più niente per cui vivere, bisogna avere la possibilità di morire.”
Duecentosessanta pagine dense di colpi di scena, scorrevoli, coinvolgenti e appassionate come la protagonista, una donna forte e determinata che deve fare i conti con un mondo maschilista dal quale lei non ha nulla da invidiare.
Un giallo targato Danimarca, uno dei migliori del momento, di quelli che fanno voglia di leggerne altri così, ancora e ancora.
Written by Rebecca Mais