“Mercurio Loi” di Alessandro Bilotta e Matteo Mosca: per le vie di Roma con il nuovo eroe Bonelli

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Il mondo del fumetto non è mai stato così prolifico come in questo momento storico e le offerte variano dal genere storico a quello di avventura, a quello impegnato e sociale: c’è una serie di casa Bonelli che racchiude tutto questo, Mercurio Loi.

Mercurio Loi

Il protagonista che dà il nome alla serie, ci porta sottobraccio alla scoperta di Roma, anno 1826, dove il papato fa il buono e il cattivo tempo, dove le contraddizioni e le rivolte sono all’ordine del giorno e dove quello che si vede è più complicato di quello che sembra.

La complessità è il primo aggettivo che mi viene da dare alla serie: l’eroe stesso non riesce a dare un senso alla sua ricerca, nelle sue avventure come nella vita, il mistero non si dipana in un solo albo e solo dopo averne letti alcuni, si riescono a capire i non detti, i legami tra i personaggi, i modi di fare, i misteri e il fascino che Mercurio Loi porta con sé.

Non è una serie a fumetti semplice e popolare, non vuole esserlo: c’è la ricerca filosofica, c’è un modo narrativo quasi sperimentale e soprattutto dei disegnatori fantastici che riescono con pochi elementi in ogni vignetta, a ricreare delle sensazioni e dei ritmi narrativi difficili da trovare altrove.

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L’eroe stesso non ha un nemico convenzionale, né armi o superpoteri, ma soltanto la sua mente e la sua arguzia nei confronti di vari personaggi ancora da scoprire del tutto.

Il suo autore Alessandro Bilotta (Matteo Mosca, character design), riesce in ogni albo a sorprendere e a incuriosire in modo del tutto inaspettato il lettore.

Proprio per questo ho imparato a lasciarmi trasportare da Mercurio Loi, professore universitario a caccia di intrighi e curiosità, e dal suo assistente Ottone, giovane affascinante in rivolta col sistema politico, per le vie di Roma, attraversando i suoi odori, i suoi sapori e i suoi colori.

La scelta del colore che contraddistingue l’intera serie è fondamentale: i colori ocra e gli acquerelli di Manuel Fior nelle copertine, riportano alla mente quadri di quel particolare periodo storico e restituiscono le atmosfere di una Roma poco conosciuta.

Le strade della capitale sono lo scenario delle passeggiate di Mercurio e di Ottone, in cui si incontrano personaggi ambigui e ironici, dove c’è mistero anche in un piatto tipico come la trippa.

Mercurio Loi

La serie è davvero singolare e dopo aver letto una storia è difficile non ripensarci, non ricordare l’aforisma o la frase filosofica con la quale Mercurio chiude ogni caso.

Nonostante sia ambientato lontano dal nostro tempo, i riferimenti con il presente sono sempre dietro l’angolo (dalla somiglianza con la scimmia al circolo degli intelligentissimi), il nostro eroe sembra indagare non solo il proprio tempo, ma anche l’umanità stessa.

Una passeggiata con il professore, non solo fa bene alla salute, ma anche alla mente e riesce a farci fare un sorriso, a farci conoscere cose nuove, ad aprire e scuotere le nostre coscienze, ma soprattutto a passare alcune ore nell’avventura, senza nemmeno muoverci dal divano di casa.

Prima, però è necessario andare in edicola (serie Sergio Bonelli Editore) o in libreria (cartonato Bonelli editore).

 

Written by Gloria Rubino

 

 

 

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