“Casino Royale” di Martin Campbell: la relazione tra lo spionaggio ed il gioco d’azzardo

A poker non giochi con le carte che hai in mano, ma con la persona che hai di fronte.” ‒ James Bond

Casino Royale

Celebre frase della spia più amata del mondo del cinema, James Bond, che rispecchia non solo il gioco del poker ma anche la psicologia dell’astuzia del suo personaggio.

Saper leggere nello sguardo dell’avversario, osservare la sudorazione, il tentennare delle dita, le smorfie labiali sono necessari per la buona riuscita della mano di gioco e per tentare un bluff. Perché si sa, giocare a poker (od a qualsiasi altro gioco d’azzardo) presuppone la capacità di bluffare in modo convincente.

Casino Royale” è un film del 2006 del regista neozelandese Martin Campbell (Hastings, 24 ottobre 1943). Trasferitosi a Londra ha debuttato nella serie televisiva “I Professionals” per poi accedere al grande schermo con fil del calibro di “Legge criminale”, “Fuga da Absolom”, “GoldenEye”, “La maschera di zorro”, “Amore senza confini”, “The Legend of Zorro”, “Fuori controllo”, “Lanterna verde” ed ultimo cronologicamente parlando: “The Foreigner” pellicola del 2017.

“Casino Royale” non è il primo film che dirige su 007, infatti sarà preceduto da “GoldenEye” del 1995 con Pierce Brosnan nei panni di James Bond. Daniel Craig (Chester, 2 marzo 1968), invece, è l’attore designato nel 2006 e da allora è stato presente in altri tre film aventi come personaggio l’agente segreto del controspionaggio inglese: “Quantum of Solace” di Marc Forster, “Skyfall” e “Spectre” di Sam Mendes.

Fu la mente dello scrittore britannico Ian Fleming (Londra, 28 maggio 1908 ‒ Canterbury, 12 agosto 1964) che partorì dal 1953 ben dodici romanzi e due raccolte di storie sulla spia britannica, e successivamente alla sua morte nuovi scrittori (come Raymond Benson, Jeffery Deaver, Kingsley Amis, John Gardner, Sebastian Faulks, Christopher Wood, Anthony Horowitz e William Boyd) si sono cimentati nel continuare le sue avventure.

L’agente segreto con la licenza di uccidere (indicato con il doppio zero) inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi James Secretan che fu poi modificato con il nome di una persona vivente: l’ornitologo americano James Bond. Decisione dettata dalla passione di Fleming per l’ornitologia, come ha rivelato nel 2013 Kate Grimmond, la nipote di Fleming.

Interpretato da Sean Connery dal 1962 al 1971, ha seguito George Lazenby nel 1969, Roger Moore dal 1973 al 1985, Timothy Dalton dal 1987 al 1989, il già citato Pierce Brosnan dal 1995 al 2002, Daniel Craig (doppiato in Italia da Francesco Prando) è tutt’ora l’attore proposto per questo ruolo.

Casino Royale” è tratto dall’omonimo romanzo di Fleming e ne rappresenta la terza rappresentazione negli schermi. Il film è considerato un riavvio della serie di 007 perché presenta un Bond all’inizio della carriera, il personaggio è spavaldo e spesso vulnerabile a differenza degli altri film tratti.

Casino Royale

La spia dell’MI6 (i servizi segreti del Regno Unito) è a Praga ed uccide a sangue freddo due traditori, successivamente è inviato in Madagascar per eliminare un mercenario. Ma l’assassinio viene ripreso dalle telecamere interne dell’ambasciata che ne provoca la sospensione momentanea.

Bond però continua le indagini per conto proprio ed alle Bahamas scopre un secondo mercenario assoldato per compiere l’attentato. Sarà l’MI6 a scoprire il mandante degli attentati: il banchiere albanese soprannominato Le Chiffre, che per recuperare il denaro perso a causa della disfatta degli attentati organizza presso il Casino Royale in Montenegro.

James Bond è l’uomo scelto dai servizi segreti per attuare il piano di portare in bancarotta il banchiere per poi costringerlo a chiedere la loro protezione. Aiutato dall’affascinante Vesper Lynd (interpretata da Eva Green) che amministra i soldi del tesoro britannico in questa partita di poker, James Bond si rivela troppo sicuro di sé anche se per tutti gli spettatori resta impressa nella memoria la scena della Scala Reale.

Non mancherà la storia d’amore con la Vesper che spingerà Bond a Venezia per poi scoprire che la donna è stata costretta a mentire perché ricattata dall’organizzazione di Le Chiffre che tiene in ostaggio il fidanzato.

Un’inesattezza del film legata alla partita a poker è la presenza nel bar di Casino Royale di due bottiglie di Becherovka, un liquore della Repubblica Ceca, oltre alle atmosfere molto più nordiche rispetto ai paesaggi mediterranei del Montenegro. Infatti le riprese sono state effettuate a Karlovy Vary.

 

[Bond torna al tavolo del poker dopo che era quasi morto avvelenato da Le Chiffre]

“Oh, scusatemi: quell’ultima mano stava per uccidermi…”

 

 

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