“Il più bello dei mari” poesia di Nâzim Hikmet: ciò che vorrei dirti
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “Il più bello dei mari” di Nâzim Hikmet ed una breve biografia del poeta.
“Il più bello dei mari”
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
***
Nâzım Hikmet nasce a Salonicco il 20 novembre del 1901 e muore a Mosca il 3 giugno del 1963.
Poeta, drammaturgo e scrittore turco naturalizzato polacco è stato definito un “comunista romantico” o “rivoluzionario romantico“.
Considerato uno dei più importanti poeti turchi dell’epoca moderna è stato candidato al premio Nobel per la pace ed al Premio Lenin; ha vinto il “World Peace Council prize”.
Il poeta è stato citato nei film Le fate ignoranti del regista Ferzan Özpetek, con Margherita Buy e Stefano Accorsi, ed in Hamam – Il Bagno turco con Alessandro Gassmann, del medesimo regista. Nel 2011 Ozpetek firma la regia di Aida al Maggio Musicale Fiorentino e vi inserisce una citazione di una poesia di Hikmet contro la guerra, durante il pezzo della marcia trionfale con le trombe egizie.
Alcuni versi della poesia Alla vita di Hikmet sono stati ripresi nella canzone Sogna ragazzo sogna (1999) di Roberto Vecchioni. Citato nel libro “Alcatraz, i pensieri di Jack Folla” scritto da Diego Cugia. Il brano “Ode To Nazim Hikmet” compare in Ictus, primo lavoro del musicista Andrea Centazzo (1974).
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