Intervista di Emma Fenu ad Antonia Romagnoli: questo Natale siamo invitati a Pemberley, la residenza di Mr Darcy
“Natale non è un giorno o una stagione, ma uno stato d’animo.” ‒ John Calvin Coolidge

Attraverso l’antologia intitolata Natale a Pemberley, appena edita, veniamo condotti a Derbyshire nel 1812. Tutto ha inizio con un invito alla festa di Natale a Pemberley Hall, l’imponente residenza di Mr Darcy, il protagonista del celebre Orgoglio e Pregiudizio, per concludersi nella notte in cui ridiventiamo bambini e ci struggiamo nella dolcezza dell’attesa.
La narrazione si snoda con un andamento corale: come in una staffetta di lemmi e immagini, sedici autori si passano il testimone, intervenendo con passione e fantasia.
Ho il piacere di intervistare, per Oubliette Magazine, la curatrice dell’antologia, Antonia Romagnoli, scrittrice eclettica e blogger di esperienza. Ha pubblicato vari romanzi fantasy e storici, alcuni ambientati in epoca Regency (La Dama in Grigio, 2015; Il libertino di Hidden Brook, 2016; La Dama in Bianco, 2017). Gestisce un blog di carattere storico-culturale, Il salotto di Miss Darcy, scrive articoli per vari siti web, fra cui Cultura al Femminile, e amministra il gruppo facebook Regency & Victorian, dedicato all’Ottocento.
E.F.: Perché Jane Austen, ancora oggi, a duecento anni esatti dalla sua scomparsam continua ad affascinare i lettori contemporanei?
Antonia Romagnoli: Jane Austen è un’autrice unica, che ha fatto sognare generazioni grazie alle sue storie d’amore, pur non scrivendo storie d’amore, che ci ha lasciato uno spaccato di un’epoca e di una società pur senza scrivere Storia o trattati di Sociologia, che ha raccontato l’animo umano come nessuno, pur senza mai far pesare sul lettore analisi psicologiche. Profonda e lucida, con la sua apparente levità ha sondato e messo a nudo l’uomo della sua epoca. Con la sua ironia pungente ci ha fatto sorridere. Un’autrice così completa esce dal tempo e ci lascia opere che non vanno mai fuori moda.
E.F.: Come definiresti il periodo Regency dal punto di vista romanzesco?

Antonia Romagnoli: Si tratta di un periodo di transizione, nella Letteratura Inglese. Il romanzo è un genere nato da poco, che ancora sta scoprendo tutte le sue potenzialità. Autori e autrici stanno esplorando e ampliando sempre più i confini del genere: sta per schiudersi l’aurea porta del romanzo Vittoriano. È un momento magico, unico.
E.F.: Come nasce il progetto dell’Antologia di Natale?
Antonia Romagnoli: Natale a Pemberley è nato come idea scherzosa fra le Allegre Comari di Facebook, ossia le amministratrici di Regency & Victorian. Abbiamo cominciato a parlare di un’antologia natalizia, prima composta solo di qualche racconto da regalare al gruppo, poi con un progetto sempre più ampio e articolato. Ora mi sembra incredibile pensare al lavoro che ne è uscito, grazie alla bravura degli autori, ma, soprattutto, grazie al clima di collaborazione che è nato fra di noi.
E.F.: La coesione fra scrittori, testimoniata da Natale a Pemberley, dimostra che le rivalità riguardano pochi e che esiste una sana voglia di fare rete?
Antonia Romagnoli: Nei Paesi anglosassoni è consuetudine collaudata quella di vivere la scrittura come un fatto collettivo piuttosto che personale. Un lettore che legge me può benissimo leggere anche te, specialmente se tu e io siamo affiatate e trasmettiamo la gioia che viviamo nella scrittura e nella collaborazione. A questo ho sempre creduto tanto, è stato uno dei motivi per cui è nato Regency & Victorian, ossia per mettere in comune conoscenze, esperienze e competenze su temi particolari come l’Ottocento Inglese. Natale a Pemberley è una delle prove che la strada è più bella se percorsa con buoni amici. Dico “una” delle prove, perché non è la sola e sono felice di appurare, ogni giorno, che non è utopia. Ho piacere di citare i nomi di quanti hanno collaborato: Romina Angelici, Gladys Dei Melograni, Antonia Depalma, Pitti Du Champ, Patrizia Ferrando, Simona Friio, Amalia Frontali, Elena Grespan, Cassandra Lloyd, Emanuela Locori, Mala Spina, Lisa Molaro, Francesca Prandina, Antonia Romagnoli, Federica Soprani, Susy Tomasiello, Serena Vis, Matteo Zanini.
E.F.: A chi si rivolge, dunque, l’antologia?
Antonia Romagnoli: Il pubblico è principalmente quello delle lettrici e dei lettori di Jane Austen che già conoscono i riferimenti presenti nell’opera. Ma Natale a Pemberley spazia, prendendo spunto anche da altre opere ottocentesche, da personaggi del periodo… insomma, credo possa essere apprezzata da chi ama l’Ottocento Inglese. E da chi, a prescindere, ama le storie romantiche, divertenti, natalizie!
E.F.: Cedi la voce ad uno dei personaggi affinché rivolga, a proprio modo, un augurio di buone feste ai nostri lettori.

Antonia Romagnoli: Antonia: Mr. Collins, volete farci l’onore?
Mr. Collins: ritengo che la richiesta che mi fate sia molto cortese, benché appropriata, visto il mio stato e la posizione di singolare familiarità che posso vantare con la mia Patronessa, Lady Catherine…
Antonia: Mr. Collins, per favore, ci hanno solo chiesto di fare un augurio di buon Natale.
Mr. Collins: certamente, ci stavo giusto arrivando. Auguro a tutti voi di trascorrere questo periodo con i vostri cari, riscoprendo quella spiritualità che, ahimè, si sta perdendo a causa delle troppe distrazioni del vostro mondo moderno. Mi rendo conto che non tutti voi avete la fortuna, come me e la mia Charlotte, di essere di casa a Rosings Park, ma vi auguro di essere circondati di ogni conforto e solo da motivi di gioia, come, fortunatamente, noi due.
Antonia: Veramente questo Natale sarete a Pem… ops, no spoiler!!!
Written by Emma Fenu
Info
I proventi dell’antologia verranno devoluti al centro antiviolenza Telefono Rosa Piacenza