Selfie & Told: il musicista Defolk racconta il nuovo album “Bisolare”
“Si dimentica di esser stati bambini,/ di avere imparato a fare l’inchino come burattini.// Si dimentica che ci han letto le favole,/ cosa racconteremo oggi ai nostri figli per farli dormire?// Si dimentica per devozione,/ di andare in chiesa a ingozzarci di ostie per l’assoluzione.// Si dimentica che abbiam fatto la guerra,/ cosa è cambiato se anche oggi si si vive e si muore per nulla?// Si dimentica sempre qualcosa…/ Si dimentica sempre qualcosa e qualcosa di troppo…// […]” – “Si dimentica“

Defolk è lo pseudonimo di Vincent Migliorisi, musicista polistrumentista, autore e produttore siciliano. Classe ‘77, ha fondato e sciolto band più o meno note (La Casbah, Piccola Orchestra Primavera, Talèh), suonato con numerosi artisti della scena indipendente italiana (Colapesce in primis), prodotto innumerevoli colonne sonore, in parte raccolte nei 2 dischi che ha pubblicato per l’etichetta Smoothnotes (L’ultimo inverno e Prima v’era).
Defolk è l’incontro delle parole Default e Folk. Un nuovo modo per mettersi in discussione senza abbandonare le proprie radici e mettendoci anche la voce, finalmente.
Bisolare è il suo nuovo album uscito in tutti i digital stores il 27 Ottobre su etichetta MaiOhm Records. Vede la luce dopo il successo di una campagna di crowdfunding lanciata su MusicRaiser.
Bisolare è un viaggio fra ironia, esperienze di vita ed incontri artistici ( “Si Dimentica” con il featuring di Luca Madonia, “Le Cose Cambieranno” con il featuring di Alì).
Ed ora beccatevi questa Selfie & Told!
D.: Defolk è un nome sbucato dal nulla. Nessuno sa niente di lui e nessuno ne ha mai sentito parlare, ma ciò nonostante il 27 ottobre esce Bisolare, il suo primo disco, per l’etichetta siciliana MaiOhm Records. In realtà dietro a questo pseudonimo c’è dietro un musicista che emergente non lo è affatto. Chi è Vincent Migliorisi?
Defolk: È un po’ difficile rispondere visto che è lui stesso a chiederlo. ma ci provo lo stesso. E userò la terza persona come almeno una volta nella vita avrai fatto anche tu. Siciliano, 40 anni suonati (nel vero senso della parola) Vincent è uno che è arrivato all’inizio della fine dei giochi. Ha cominciato nel 1996, ha fondato e sciolto varie band, alcune famose altre un po’ meno, per poi dedicarsi, nel 2004, alla composizione di colonne sonore, ma soprattutto alla produzione di tanti altri progetti musicali. È comunque e rimane un uomo d’azione (musicale) che conosce a memoria migliaia di canzoni, e si accompagna con gli strumenti più assurdi che abbiate sentito, non a caso gente come David Riondino (a teatro), Teresa De Sio e per ultimo il siciliano Colapesce lo hanno voluto sul palco per la sua ecletticità, sia strumentale che stilistica.
D.: Quindi Bisolare non è il tuo primo disco?

Defolk: Decisamente no, è il mio terzo (come solista); ne ho fatti 4 con band e 12 come produttore.
D.: Che differenza c’è tra Vincent Migliorisi e Defolk?
Defolk: Nessuna, Defolk è lo pseudonimo di Vincent Migliorisi cantautore. Nel nome stesso sta il senso del progetto. Defolk è la fusione delle parole default e folk. Il folk perché è la mia musica e default perché avevo bisogno di ricominciare, in qualche modo, dalle impostazioni iniziali, almeno le mie.
D.: Infatti, a cominciare dal nome dell’album così come in alcuni brani, su tutti “Un po’ condriaco”, si percepisce la tua abilità per i giochi di parole…
Defolk: Ti sbagli di grosso, non è affatto vero che da anni mi dedico segretamente alla scrittura di un romanzo, che al momento è solo un blog: Il codice da Vincent.
D.: Parlaci del singolo appena uscito, Si dimentica. Una morbida melodia su un testo duro come un macigno. È una caratteristica non comune, ne sei consapevole?
Defolk: Consapevole o no, è il manifesto di uno stato d’animo, il mio, o se preferisci quello di una generazione, che in tutti questi anni ha assistito all’involuzione culturale del suo paese e ha sedimentato la rabbia di averlo visto, ripercorrendo la sua di vita, perdere orgoglio, direzione, speranze. Il salto temporale intercorso tra l’ascoltare le favole e il ritrovarsi a raccontarle, oggi ai propri figli, cercando di nascondergli la verità, e cioè che nulla è cambiato. È il sapore amaro della sconfitta.
D.: Trovo che la voce di Luca Madonia impreziosisca davvero il tuo brano. Come è nata questa collaborazione?
Defolk: Io conosco Luca da quando ascolto musica praticamente. I Denovo sono stati un punto di riferimento importantissimo nei miei ascolti. Bohemiene Kamikaze è uscito pochi anni fa ma è stato registrato negli anni ’80, ed è ancora tremendamente attuale. Il dopo Denovo è un percorso duro, è la vita del cantautore, e Luca c’è sempre però, ha classe, ha stile. Ha una sua storia, un’eleganza d’altri tempi ed è una persona eccezionale, disponibilissimo. Ha addirittura scelto lui il brano in cui cantare, e a quanto pare ha scelto bene. Sono onorato della sua presenza nel mio disco così come quella di Alì, altro cantautore conterraneo che stimo moltissimo e a cui ho subito pensato per “Le cose cambieranno”.
D.: “Bisolare” perché?

Defolk: In questo lavoro convivono esattamente 2 anime: un Vincent più leggero, che ti trascina in ritornelli che non ti togli dalla testa (La lumaca, Viraggio) e uno più riflessivo, in cui senti davvero il peso delle parole e la musica non è che un pretesto per raccontarle (Si dimentica, Le cose cambieranno). E a guidare queste due anime c’è sempre questa ironia, a volte amara ma mai malinconica, che lega ogni storia alla sua canzone. È Bipolare ma solare, è Bisolare.
“Fegato, ci vuole fegato/ per stare in mezzo alla gente/ Fegato, ci vuole fegato/ nella vittoria o nella resa/ Fegato, ci vuole fegato/ per andare a far la spesa/ E ricordati le patate/ ma dimentica l’epatite/ tra le offerte speciali scadute../ Siamo uomini o caporali?/ Tentativi inusuali/ di far finta di essere umani./ Lo spoiler della vita è/ che alla fine tutti moriamo/ tutti moriamo… […]” – “Spoiler”
Written by Defolk
Info