“Cenerentola” dei Fratelli Grimm: come una fenice che rinasce dalla cenere
Una fresca sera di aprile, mercoledì. La luna era chiazzata e le stelle erano troppo brillanti per essere offuscate dalle luci sottostanti; di tanto in tanto soffiava il freddo alito di un debole venticello che trasportava l’eco dei suoni notturni attraverso gli alberi, spingeva le foglie morte nei tombini, faceva rotolare le ghiande sui cornicioni e schiaffeggiava le mani e i visi della gente.
E allora il ragazzo, che non era così cattivo come lo credeva la gente, alzò lo sguardo verso l’albero… mi chiese: “Vito, mi parli di Cenerentola?!”
Tra le fiabe della rigenerazione, trova il suo spazio anche “Cenerentola”.
Cenerentola è sicuramente una delle fiabe più antiche, risale al III secolo ma la versione più diffusa è quella dei Fratelli Grimm.
Cenerentola, dopo la scomparsa del padre, passa dai piani nobili alla cucina, dai vestiti di seta agli stracci, cambia anche il nome (da Katrina a la ragazza che raccoglie la cenere dal camino), il tutto per evidenziare il suo nuovo stato infatti anche vivere tra la cenere evidenzia in maniera esplicita la sua inferiorità.
Per risalire bisogna sempre toccare il fondo è la regola principale per migliorarsi. Dopo l’intervento della fata (fato) Cenerentola può, andare al ballo, incontrare il principe, perdere la scarpetta, farsi riconoscere e infine sposare il principe e ritornare allo stadio di benessere.
Il tema principale della fiaba, dal punto di vista esoterico è il cambiamento unito alla trasformazione. La cenere in cui vive Cenerentola è legata al fuoco e appare chiara la visione del “Custode del focolare”, atto a conservare il fuoco della conoscenza così come le vestali mantenevano acceso il fuoco sacro di Vesta. La cenere si lega al lutto del mondo privo di conoscenza.
Quindi l’iniziato che nasce dal fuoco deve morire come cenere per poter poi rinascere.
Cenerentola rappresenta la mediazione tra due mondi contrapposti quello della vita e quello della morte e viene traghettata tra i due mondi attraverso la carrozza trainata da cavalli neri. Cenerentola spezza il ramo di un albero per ottenere la magia necessaria che la condurrà al palazzo reale. Lo spezzare rappresenta il divieto infranto con il quale il tentatore prende possesso del tentato.
Cenerentola, relegata in un sotterraneo (caverna di Platone) accanto al fuoco tra la cenere viene associata allo zolfo che deve separarsi dalla cenere.
In alchimia l’amore si separa dalla cenere (la materia oscura) e prende fuoco con lo zolfo. Questa operazione avviene quando il principe a corte, sceglie Cenerentola.
Il principe rappresenta il fuoco per mezzo del quale Cenerentola, la pietra non levigata, viene purificata. Nella fuga per le scale perde la scarpa.
La scarpa di vetro non è altro che lo zolfo purificato che esce dalla morte della calcara.
Uscita dalla cenere, dalla caverna, Cenerentola è la vittoria del Sole sulla caverna, del cielo sugli inferi, dell’oro alchemico sulla materia informe. Lo zolfo quindi è azione divina trasformandosi nel sole che scalda il cielo.
Ora “Sorridi”.
E quando avrai un momento di smarrimento o indecisione, fermati, aspetta e senti il tuo cuore.
Written by Vito Ditaranto
… a mia figlia Miriam con infinito amore…