“Biancaneve”, fiaba dei Fratelli Grimm: l’anima prigioniera dell’ego-materiale

“… Gelo al fuoco, fuoco a al gelo… Il ferro fonderà. Ma poi si solidificherà in se stesso. Per tutti questi anni, ho conosciuto solo il buio: non avevo mai visto luce più brillante di quando i miei occhi si sono riaperti. E io so che quella luce brucia in tutti voi. Quelle brace debbono tramutarsi in fiamme, il ferro in una spada, io diventerò la vostra arma, forgiata dal fuoco feroce che sento nei vostri cuori…” – Biancaneve

Biancaneve

Le fiabe non sono altro che storie vere occultate alla censura. Dopo aver analizzato il significato di Cappuccetto Rosso e di Pinocchio, oggi vi presento Biancaneve”.

Questa fiaba ha conosciuto più versioni, ma l’originale quella dei fratelli Grimm è la versione più significativa, anche se Walt Disney (noto Frammassone), ha contribuito ad arricchire la fiaba di elementi misterici ed esoterici. Il tema della fiaba è rappresentato apparentemente, per chi non ha orecchie per intendere, dall’unione tra una storia d’amore e una di terrore.

La fiaba si fonde in amalgame tematiche simili al “Paradiso perduto”, di John Milton: poema che narra la caduta dell’uomo, la tentazione di Adamo e Eva a opera di Satana (il nemico) e la loro cacciata dal giardino dell’Eden.

Biancaneve è un’anima umana che racchiude il “Sé Superiore”, cioè il nostro Femminio Interiore, quindi è bianca e candida come la neve (pura), e racchiude l’acqua e il ghiaccio, uomo e donna (infatti la neve vista al microscopio risulta simile alla stella di David formata da due triangoli capovolti, uomo e donna).

L’anima di Biancaneve è prigioniera della Matrigna (ego-materiale), che chiederà spesso allo specchio chi è la più bella tra le due. Secondo Ermete Trismegisto lo specchio riflette l’anima in maniera duale.

“… Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” – Biancaneve

La Matrigna desidera spasmodicamente il cuore (coscienza cristica – nell’iconografia sacra il sacro cuore di Gesù), senza il cuore Biancaneve rimarrà un’anima prigioniera del mondo.

“… Dal sangue della più bella fu creato… e dal sangue della più bella sarà spezzato!” – Biancaneve

Il cacciatore (l’eone custode dell’anima), cercherà di illudere la Matrigna consegnandole il cuore di un cerbiatto. Biancaneve si ritrova nella foresta-inconscio,un luogo tenebroso, senza luce (senza coscienza).

I 7 nani, un numero non a caso perché sette è la somma del numero 4 uomo e numero 3 Dio, 7 secondo Pitagora era un “amidor” senza madre, è mensionato 777 volte nella bibbia, “Perdona non 7 ma 77 volte 7 al tuo fratello”, 7 sono anche i chakra che lavorano nella miniera-caverna del corpo e dell’inconscio trasmutando il piombo in oro, ecc.

Fratelli Grimm

La casa dei nani è piccola come il corpo fisico rispetto a quello spirituale. I 7 nani lavoreranno affinché Biancaneve possa liberarsi della Matrigna.

La Matrigna donerà a Biancaneve la Mela (il peccato), come il Rettile (Lilith) la “dona” ad Adamo. Biancaneve assaggia (cadendo in tentazione), la mela dal bell’aspetto cadendo in un Sonno apparente (le anime dormienti in attesa del risveglio).

Il principe azzurro (la parte maschile dell’anima-inconscio, azzurro come lo spirito divino), sveglierà l’anima di Biancaneve con un bacio. Il bacio unirà la parte maschile a quella femminile creando il Matrimonio Mistico (Nozze Alchemiche). Da questa unione nascerà l’Adam Kadmon (l’uomo puro).

Io desidero il risveglio, e voi lo desiderate?

… Bisogna stare attenti a ciò che si desidera. Si potrebbe ottenere…

 

Written by Vito Ditaranto

… a mia figlia Miriam con infinito amore…

 

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