“Blatte”, secondo singolo estratto dall’album “Pulviscolo” di Colombre: il videoclip feat Iosonouncane
“Con questo freddo che mi hai messo addosso/ non mi riconosco/ hai tirato fuori proprio il peggio/ credevo di potermi fidare/ mentire ti riesce bene/ non eri tu che volevi un amico/ che fosse con te almeno sincero/[…]” – “Blatte”
È uscito il 24 febbraio 2017 il secondo estratto dell’album “Pulviscolo” di Colombre: “Blatte”, progetto che inaugura l’esperienza da solista di Giovanni Imparato (voce, chitarra e autore dei brani della band indie-pop Chewingum e co-produttore del disco “Sassi” di Maria Antonietta) in uscita il 17 marzo 2017 per l’etichetta Bravo Dischi.
Primi piani strettissimi, movimenti disordinati, interno giorno in un ristorante cinese di Milano, triste quotidianità dei gesti esteriori e interiori.
Cantata insieme a Iosonouncane, fra cori à la Alicia Keys e un attacco che ricorda suoni e atmosfere di un brano di Mina, “Blatte” è una canzone sulla delusione di fronte all’ipocrisia umana. Su un testo diretto, a tratti rude, ai limiti dell’animo punk, il nuovo video di Colombre mette in scena uno sguardo sui corpi che ricorda le opere di Nicholas Nixon, il suo modo di descrivere la malinconia degli individui nei paesaggi urbani. Più che raccontare una storia vera e propria, il video di “Blatte” restituisce in forma evocativa sentimenti interiori ben precisi: l’indifferenza, il disgusto, lo smarrimento, l’ossessione, la lontananza.
Un montaggio che gioca sulla frammentazione delle azioni e crea un senso di vertiginoso gorgo: continui a vivere la tua vita, a fare il tuo lavoro, a stare in mezzo agli altri e intanto, in testa, pensi solo a quello, con sempre maggiore disordine.
Il video “Blatte” è stato diretto dal fotografo e videomaker Alberto Gottardo, autore tra le altre cose di “Follow the paintings”, documentario sul mercato nero delle opere d’arte. Tra gli artisti che ha fotografato e ripreso nella sua carriera ci sono Verdena, Iosonouncane, Maria Antonietta, Nina Zilli, Malika Ayane.
“Non provo nulla per te perché sputi solo odio/ non provo più nulla per te perché/ solo a pensarti ho il vomito// Forse non ti avrò mai capito/ ma ho pensato/ che le blatte si nascondono in casa tra i panni sporchi/ e aspettano il buio” – “Blatte”
Circa un mese fa, il 27 gennaio, è andato online il primo brano dell’omonimo album “Pulviscolo” che racconta la voglia di lasciarsi alle spalle il passato, dell’impossibilità di tornare sulle decisioni ormai prese e della scelta di ripartire verso “un nuovo mattino”.
Un brano aperto dalle melodie prepotentemente pop, nel senso più nobile del termine, dove un organo in detune dall’effetto straniante sembra quasi sorreggere delicatamente le nostre fragilità, insicurezze e volontà. Una scrittura diretta e asciutta, senza giri di parole, che rivela la necessità e l’urgenza di raccontare la propria intimità. Il brano è accompagnato da un video minimale nato da un’idea di Letizia Cesarini, aka Maria Antonietta, che ne firma la regia: un piano sequenza girato in una spiaggia deserta, davanti al mare d’inverno e con le nuvole all’orizzonte, che restituisce in forma di poesia visiva la sensazione di sospensione, quello stato che caratterizza le particelle aggregate in un pulviscolo, appunto.
“Ho buttato via un sacco di tempo/ perché credevo fossimo simili./ Se ci penso bene è uno spreco immenso/ se poi doveva andare così.// La polvere che ho masticato/ ho ancora tra i denti i pulviscoli/ e troppi giorni ho passato/ tra l’indolenza e le solitudini.” – “Pulviscolo”
Il nome Colombre è un omaggio al racconto di Dino Buzzati (Il Colombre), una favola moderna, protagonisti un marinaio e un mostro marino, che parla dell’incapacità di affrontare le proprie paure, di tuffarsi nelle ignote profondità del mare per scoprire cosa ci lega all’immobilità. Ma con questo progetto Imparato dimostra di accettare la sfida e lanciarsi, da solo, in una nuova avventura.
E così il mare di Colombre è sì agitato, ma limpido. “Mi son tagliato molto i capelli/ davanti lo specchio/ e mentre cadevano/ restavo immobile/ e c’è voluto poco o niente/ per ritrovarmi da solo/ in un nuovo mattino/ non posso più tornare indietro/ ho deciso di scegliere” canta l’autore di Senigallia.
Senza troppe nostalgie e con un respiro più internazionale Colombre, fra le tante suggestioni, rimanda ad echi legati alla nuova scena cantautoriale anglo-americana o come qualcuno l’ha già definito: un Mac DeMarco in Hi-Fi.
Colombre è Giovanni Imparato. Ha trascorso gli ultimi anni scrivendo e arrangiando i suoi brani pubblicandoli con la band Chewingum. Due dischi un Ep e centinaia di concerti in Italia ed Europa. L’ultimo disco “Nilo” (Garrincha dischi 2012) ha ricevuto attenzione e consenso da moltissimi media cartacei, web e radio (Radio 2, per le trasmissioni Caterpillar, Ottovolante, Radio 1, Rumore, Blow up, Rockerilla Rockit ecc.) Nel 2012 comincia una collaborazione con la cantautrice Maria Antonietta e ne co- produce il disco “Sassi” del 2014 e l’Ep “Maria Antonietta Loves Chewigum” del 2015 accompagnandola live alle chitarre e agli organi dal 2013. Nell’estate del 2016 comincia a registrare Pulviscolo, il primo lavoro in solitaria con il nome Colombre in uscita per Bravo Dischi a Marzo 2017.
Credits video “Blatte”
Regia/fotografia Alberto Gottardo
Prodotto da Somewhere Studio
1 AD Simone Mozi Birolini
Executive producer Marta Guggiari
Line producer Freddie Chin
Un ringraziamento speciale a Olivia Li e a Il Pinguino Blu di Hu Mo Jing
TOUR DI “PULVISCOLO”
18 marzo Roma, Le Mura
24 marzo Fucecchio (Fi), La Limonaia
31 marzo Trento, Bookique
1 aprile Udine, Rock Bar 60
7 aprile Foligno (Pg), Supersonic
8 aprile Carpi (Mo), Mattatoio
14 aprile Lunano (Pu), Enoteca di Lunano
15 aprile Milano, Ohibò
21 aprile Bassano Romano (Vt), La casa di Emme
28 aprile Bologna, Covo Club
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