Intervista di Irene Gianeselli ad Angelo Di Liberto: il progetto “Modus legendi”

Angelo Di Liberto palermitano, ha studiato all’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e recitato in diversi spettacoli.

 

Angelo Di Liberto

Ha seguito i corsi di“Actor’s Training” e “Script Analysis” di Michael Margotta. In rete ha fondato il gruppo di lettori consapevoli “Billy, il Vizio di Leggere – gruppo” animando percorsi critici di condivisione e promozione alla lettura.

Ha pubblicato “La Stanza del Presepe – Una storia di Giovanni Falcone” (Progetto Ministeriale “Educare alla Legalità” 2014/15/16).

Ha recentemente dato vita all’iniziativa Modus Legendi, i lettori scelgono la qualità che lo scorso anno ha consacrato Annie Ernaux nella classifica nazionale dei libri più letti. Certo la nascita di un progetto di lettura come questo comporta diverse domande, una in particolare Perché quando si legge è necessario tenere conto di una classifica e avere il bisogno di intervenire per sovvertirla?

In questa intervista Angelo Di Liberto spiega la propria visione del rapporto tra mercato e lettori.

 

I.G.: Come e perché è nato il progetto?

Angelo Di Liberto: Modus legendi  nasce dalla volontà di rendere merito  ai libri di qualità. In un’Italia che guarda all’editoria come se stesse seguendo un reality show, con classifiche dettate dalle mode del momento piuttosto che dal valore letterario, era necessario dare un segnale chiaro al mercato. Su “Billy, il vizio di leggere – gruppo”, una comunità di consapevolezza letteraria nata su facebook e che conta oltre tredicimila persone, due anni fa ragionavamo attorno a un quesito: “com’è che negli anni ’80 le classifiche di vendita erano fatte a partire da libri come “Il Nome della Rosa”, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” e oggi invece ci troviamo “My dilemma is you”, “Io ti sento”, “Cinquanta sfumature di grigio”? Dopo vari confronti e una lunga sfilza di commenti siamo arrivati alla conclusione di dovere dare un segnale concreto dal basso.

 

I.G.:  Come è articolato il progetto?

Modus Legendi

Angelo Di Liberto: Modus legendi  è un’iniziativa voluta dai lettori. Sono dieci lettori forti, soprannominati i dieci savi, che si riuniscono nell’arco di parecchi mesi dopo avere letto decine di libri. Quest’anno sono stati studiati 182 testi. Ogni savio ha proposto dieci libri, che poi, in fase di scrematura sono divenuti tre. Trenta libri e altrettante discussioni appassionate in notturna per arrivare alla famosa cinquina Modus legendi. Il 2 gennaio abbiamo annunciato i titoli attraverso “Fahrenheit” e a condurre c’era Loredana Lipperini, che consideriamo la madrina dell’iniziativa per l’impegno e la generosità dimostrati. A partire da quella data e fino al 22 gennaio, i lettori e quanti volessero partecipare hanno votato su una piattaforma esterna a facebook e precisamente nel forum “Ultima Pagina”, un sito letterario interamente creato e amministrato da Linda Rando.
Alla fine della votazione è stato scelto un libro “Neve, Cane, Piede” di Claudio Morandini – Exòrma editore ed è stato stabilito che il testo venga acquistato da tutti in un’unica settimana, quella che va dal 12 al 18 febbraio prossimi per permettergli di entrare nella classifica di vendita nazionale e dimostrare che chi non ha voce può farcela.

 

I.G.: Qual è il criterio con cui vengono scelti i libri in cinquina?

Angelo Di Liberto: L’autorevolezza del pensiero dell’autore è un principio cardine nella scelta dei titoli. Siamo circondati da libri che non esprimono un punto di vista, un’identità, uno stile. Noi invece siamo interessati a misurarci con le storie e dunque non potremmo scegliere diversamente. Dato che parliamo di letteratura allora il linguaggio è importante. Creare chiare immagini significanti, fantastiche metafore conoscitive, invenzioni verbali illuminanti: ecco cosa dovrebbe essere un libro appetibile per la cinquina. Spostare di qualche grado la consapevolezza che abbiamo di noi stessi, degli altri, del mondo che ci circonda. Spingerci a interrogarci sui dilemmi della contemporaneità. Se non ci sono questi presupposti, preferiamo continuare a cercare.

 

I.G.: Come è cresciuto il rapporto tra lettori ed editori?

Angelo Di Liberto

Angelo Di Liberto: Attraverso la comunità billyna i lettori interagiscono con gli autori e gli editori. Comprendono le logiche editoriali e vogliono saperne sempre di più. Non si fermano al libro, desiderano conoscere i perché delle scelte editoriali, delle collane. Ambiscono a riconoscere il valore anche in questo caso. Grazie a Billy chi legge e chi produce letteratura s’incontra e quell’incontro è per sempre.

 

I.G.: Perché è così importante che un determinato libro entri in classifica tra i più letti?

Angelo Di Liberto: Perché ancora oggi si cade nell’equivoco che chi si trovi in classifica valga qualcosa. Per il semplice motivo di essere tra i primi dieci hai scritto un testo degno d’attenzione. Sappiamo tutti invece che le classifiche di vendita vengono fatte sui dati d’acquisto e non su quelli di gradimento. Ogni volta che compro un libro contribuisco a spingerlo in classifica. Poi posso pure non leggerlo ma quello ci andrà ugualmente. È la logica becera del mercato miope che distorce senso e direzione della cultura. E di questo dobbiamo ringraziare gli Stati Uniti e il loro apparato teatral-mercantile dove ogni cosa è merce.

 

I.G.: Si può davvero rivoluzionare il “mercato” e le sue logiche spesso prive di attenzione al contenuto di ciò che offre?

Angelo Di Liberto: Noi crediamo di sì. Ci vorrà del tempo ma prima o poi bisognerà ammettere che in presenza di decine di libri di qualità in classifica sia necessario un cambio di registro. Se d’altronde la rivoluzione gentile dei lettori Modus legendi al momento sforna un titolo all’anno e se il gruppo Billy educa alla lettura di qualità di altri titoli, nascerà sempre più il desiderio di leggere bene e meglio. L’anno scorso grazie a Modus legendi Annie Ernaux è entrata in classifica per la sua prima e unica volta. Il grande pubblico non la conosceva e non era sempre reperibile nelle librerie, perlomeno non era presente sugli scaffali di tantissime librerie italiane. Dopo Modus legendi 2016 Annie Ernaux diventa fenomeno di culto anche in Italia. Come la possiamo definire se non una rivoluzione del mercato?

 

I.G.: Quali possono essere i risultati positivi di questa iniziativa?

Angelo Di Liberto: Che la gente cominci a chiedere di leggere bene come ha già cominciato a domandare di mangiare bene. Che sempre più attori della filiera editoriale si rendano conto che continuando di questo passo, coi libracci a riempire gli scaffali e svuotare le tasche di chi li produce , non si va da nessuna parte. Io credo che un libraio si senta frustrato quando vende banalità come “Cinquanta sfumature di grigio”. D’altronde non ci vuole un professionista esperto per farlo.

 

I.G.: Chi sono i lettori di oggi?

Angelo Di Liberto: Nella stragrande maggioranza dei casi le statistiche ce li dipingono come succubi di un sistema al ribasso che propina loro prodotti di consumo. Noi di Billy pensiamo invece che una grossissima responsabilità sia da attribuire all’editoria che subisce il mercato piuttosto che crearlo. L’editore tipo si genuflette davanti al best seller importato, che magari rientra in un cliché da logica al ribasso culturale – tutto pur di vendere –  e che non punti minimamente al marketing a lungo termine. L’editore tipo non crea lettori ma li perde strada facendo. Chi semina vento raccoglie tempesta. Noi invece stiamo cercando di restituire dignità al lettore educandolo alla lettura consapevole e alla qualità letteraria, per cui auspichiamo un Modus legendi per tutti. Siamo in marcia e intendiamo avanzare compatti, sorridenti, felici. Così come quando chiudiamo un buon libro che ci ha fatto sognare, emozionare ma che ci ha anche insegnato l’arte di vivere.

 

Written by Irene Gianeselli

 

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