“Il lupo in inverno” di John Connolly: quando il thriller fa appello al mondo del soprannaturale
“Il lupo era un giovane maschio, solo e sofferente. Le sue costole erano ben visibili sotto la pelliccia del colore della ruggine mentre si avvicinava claudicante alla città. Il suo branco era stato massacrato sulle sponde del St Lawrence River, ma per allora era già nata la necessità di vagare, e quando erano arrivati i cacciatori era semplicemente partito verso sud. Non era un branco di grandi dimensioni: una dozzina di membri condotti da sua madre, la femmina alfa. Ora erano tutti morti.”
“Il lupo in inverno” (Fanucci Editore, settembre 2016) è il dodicesimo romanzo dell’irlandese John Connolly con protagonista Charlie Parker detto “Bird”, per assonanza col famoso jazzista statunitense deceduto nel 1955.
Parker è stato un poliziotto del dipartimento di New York, ma ha abbandonato il lavoro in seguito ad un dramma familiare: il barbaro omicidio della moglie Susan e della figlioletta Jennifer. In seguito, l’uomo è divenuto investigatore privato e ora si occupa di casi particolari che avvengono nel Maine, la sua terra d’origine.
I romanzi con Charlie Parker hanno il pregio di non occuparsi dei singoli fatti criminali, ma di unire ad essi elementi soprannaturali, che portano il lettore a provare una forte empatia e una commozione insolita, per i romanzi di genere. Il protagonista di Connolly, infatti, ha uno speciale “dono”, ovvero quello di riuscire a comunicare col mondo dei defunti.
“Il lupo in inverno” è ambientato in una cittadina del Maine, molto chiusa. Prosperous – di nome e di fatto – appare come un piccolo microcosmo, dove chi viene da fuori è malvisto, poiché ritenuto “pericoloso”. È preferibile che il denaro rimanga dentro ai confini di stato, e Prosperous, pur avendo il reddito pro capite più alto del Maine, mantiene un basso profilo per non attirare troppo l’attenzione.
Nella vicina Portland, il senzatetto Jude muore impiccato in un rifugio di fortuna. Quando Charlie Parker scopre che avrebbe voluto ingaggiarlo per ritrovare la figlia scomparsa, sospetta che non si tratti di un semplice suicidio e decide d’intervenire.
Di Annie, ex tossicodipendente e problematica, si perdono le tracce proprio a Prosperous e gli abitanti, all’arrivo di un detective a ficcare il naso nei loro affari, si sentono minacciati.
Questo intrigo è un susseguirsi di questioni: la popolazione che si comporta come fosse una setta, dove albergano personaggi coinvolti in una torbida vicenda; la misera esistenza del senzatetto Jude, scandagliata e sorprendentemente toccante; la nuova vita di Charlie Parker che, sebbene abbia ora un’altra figlia, non ha smesso di avere visioni e comunicare con chi lo ha lasciato.
Ma la presenza di “Bird” a Prosperous è scomoda, e c’è chi sarebbe disposto a tutto pur di averlo fuori dai giochi. Louis e Angel, gli amici inseparabili di Parker, sono sempre pronti a schierarsi in suo aiuto; così come sullo sfondo rimane quel “Collezionista” che, senza troppo svelare, è personificazione del male.
Il lupo, simbolo di questo romanzo, è sinonimo di tenacia e conoscenza, di sopravvivenza nelle avversità. Insomma, tanta carne al fuoco, in un groviglio di fatti e personaggi davvero memorabile.
La narrazione procede su due registri paralleli: la prima persona e la terza si avvicendano, a seconda che in scena vi sia lo stesso Charlie Parker o altri personaggi.
Un thriller avvincente. Chi ama John Connolly avrà una piacevole conferma; mentre chi ancora non lo conosce potrà constatarne il talento.
Written by Cristina Biolcati