“A galla” di Alessandro Toso: un romanzo sull’incubo della cassa integrazione e della crisi che affligge il nord-est

“Nel giro di tre o quattro anni buona parte degli artigiani e dei grossisti della zona aveva dovuto chiudere bottega. Le imprese più grosse continuavano a tenere duro, ma la maggior parte di esse era già in mano alle banche; di recente, poi, in giro erano apparse certe facce nuove, gente che con discrezione aveva fatto sapere di essere disponibile ad aiutare imprenditori onesti alle prese con problemi di liquidità. Per il momento alla Technobitum gli strozzini non erano ancora arrivati, ma la situazione restava da allarme rosso.”

A galla

A galla” (Scrittura & Scritture, 2016) è il secondo romanzo del trevigiano Alessandro Toso che, dopo “Destini verticali”, torna con una storia ambientata nel nord-est italiano. Si tratta di una vicenda collocata nel Veneto, più che mai attuale, perché parla di crisi e di carenza di lavoro.

Tutto ruota attorno ad una fabbrica e alle frizioni che si vengono a creare fra un manager privo di scrupoli e le forze che a lui si oppongono, siano della sua stessa famiglia, che di un gruppo di operai deciso a difendere il proprio posto di lavoro.

Renato Pappalardi è titolare della Technobitum, una delle poche aziende che continua a resistere a quella crisi economica che ha messo in ginocchio l’Italia. Alle prese con tagli ai costi e al personale, egli si dimostra poco disponibile.

Un misterioso contratto, firmato con un cliente estero, potrebbe risollevare le sorti, ma la cosa non convince. Da troppo tempo si protrae la cassa integrazione, e così gli operai, giustamente diffidenti, decidono di intervenire per difendere quel posto di lavoro tanto prezioso.

Ad avanzare richieste a Pappalardi è Franco Garritano, un operaio risoluto che, non trovando riscontri, occupa la fabbrica insieme ad altri colleghi, attirando presto l’attenzione dell’opinione pubblica.

Alessandro Toso

Ogni personaggio è caratterizzato da una diversa indole ed è mosso da intenti differenti. Il diritto al posto di lavoro li accomuna, sebbene battersi per esso significhi mettere a repentaglio l’unità delle rispettive famiglie, ma soprattutto “interferire” su una storia d’amore nascente. Quella fra Marco e Giulia, la figlia dello stesso Pappalardi.

Attraverso tinte un po’ fosche, Tosi narra la quotidianità di un paese che cerca di sopravvivere e rimane a galla, giorno dopo giorno. Uno spaccato di storia in cui tutti possono riconoscersi, dove si avverte l’angoscia per il futuro e la consapevolezza che, anche se dovessimo trovare il coraggio di ergerci a paladini, dovremmo comunque fare i conti col destino.

Alessandro Toso è nato a Venezia nel 1970, ma vive a Treviso con la moglie e le due figlie. Nel 2013 ha partecipato al talent letterario televisivo “Masterpiece”.

 

Written by Cristina Biolcati

 

 

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