“Paco de Lucía: la búsqueda” documentario di Curro Sánchez, il re del flamenco raccontato dal figlio

Già Premio Goya 2015 come Miglior Documentario, il film arriva nelle sale italiane. La vita del chitarrista andaluso in un omaggio sincero alla sua lunga carriera.

Paco de Lucía - la búsqueda

A poco più di due anni dalla scomparsa del grande musicista e compositore spagnolo, esce nelle sale “Paco de Lucía: la búsqueda“, un documentario realizzato da suo figlio, Curro Sánchez, che ne realizza la sceneggiatura con la mamma Casilda.

La vita dell’artista viene raccontata in prima persona dal protagonista, grazie a stralci di interviste, realizzati in periodi diversi, che riportano alla memoria dell’artista andaluso le sue umili origini, gli inizi nel mondo della musica con suo fratello e la caparbietà del padre, grazie al quale a 7 anni prende in mano una chitarra.

L’approvazione per questo documentario, dunque, c’era già, nonostante Paco fosse notoriamente un uomo molto timido e schivo, privo di una grande dialettica ma dotato, d’altra parte, di una smisurata capacità di instaurare una forte relazione con il suo pubblico grazie alla musica.

“Quando salgo sul palco suono per me stesso, perché ho la convinzione che se si riesce a provare piacere, questo piacere possa essere trasmesso” racconta Francisco Sánchez Gómez, in arte Paco de Lucia.Mi chiamo Paco de Lucía perché all’epoca distinguevano i nomi uguali associandoli ai nomi delle madri. E io ero figlio di Lucía la Portuguesa”.

Tendo a immaginare che la timidezza e la profonda sensibilità di alcuni artisti sia direttamente proporzionale alla loro capacità di non fermarsi mai nel loro percorso artistico e di essere sempre, instancabilmente e dolorosamente alla ricerca di qualcosa. Percorso artistico che per il chitarrista non deve essere stato lineare e scontato, nonostante sin da piccolo abbia ricevuto l’indubbia approvazione del pubblico.

C’è sempre stato qualcuno o qualcosa a stuzzicare la sua curiosità artistica, a far sì che stabilisse in maniera molto naturale una relazione intima con il suo pubblico e sempre qualche circostanza a rivoluzionare i successi ottenuti nel corso della sua lunga carriera.

Paco de Lucía - la búsqueda

Le critiche dei “puristi” del flamenco, ad esempio, che tendevano ad apostrofarlo solo come un musicista “veloce” con la chitarra. O come quando gli fanno notare che un vero artista è prima di tutto un compositore. Paco de Lucía, non a caso, rifiuterà continuamente l’appellativo di genio, sottolineando invece la dedizione e la disciplina costanti, ingredienti necessari per poter coltivare il dono del talento.

Sullo sfondo di Algeciras, sua città natale, e con materiale di archivio e testimonianze di Carlos Santana, Estrella Morente, del cantante di flamenco Camaron e dei musicisti jazz John McLaughlin, Al Di Meola e Chick Corea, il documentario termina prima che Paco potrà vederne la realizzazione completa ma con la immutata, pacata riservatezza che contraddistingue la parte iniziale, caratteristica naturale del maestro andaluso.

Paco de Lucía lascia i suoi cari e il suo affezionato pubblico nel febbraio di due anni fa, improvvisamente stroncato da un infarto nella sua casa messicana.

 

Written by Irma Silletti

 

 

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