“Alberto, Veronica e me”: commedia di Giuseppe Talarico in scena al Teatro Agorà sino al 6 dicembre, Roma
Il dissidio insanabile tra realtà e sogno.
“Alberto, Veronica e me”, la nuova commedia del regista Giuseppe Talarico, è in scena al teatro Agorà, nel cuore di Trastevere, fino al 6 dicembre, a Roma.
Personaggi estrosi e situazioni divertenti si intrecciano tra di loro creando equivoci e momenti di ilarità: attorno alla figura del quarantenne Leonardo, single raffinato, ruotano microcosmi umani in grado di stravolgere la tranquillità acquisita dal protagonista.
La sorella di Leonardo, Rita, di stampo tradizionalista, vuole vederlo sposato a tutti i costi ed è una presenza costante e invadente in casa del protagonista: convinta dell’omosessualità del fratello, dati i suoi modi sofisticati, diventa ancora più esasperata all’arrivo di Alberto, (Flavio Ciancio) più grande amico di Leonardo, anche lui molto chic ed elegante, pazzo d’amore per la prostituta Veronica.
Rita (Serena Farnesi), è l’emblema della donna schietta, verace, sanguigna e la sua natura passionale collide con il temperamento pacato e rassicurante di Leonardo (Giuseppe Talarico): i loro duetti creano momenti divertenti e piacevoli in uno spettacolo in cui la romanità caratterizza l’atmosfera generale e il temperamento dei personaggi coinvolti.
Gli attimi di apparente tranquillità casalinga di Leonardo vengono continuamente minati dall’irrompere di figure ai limiti del paradossale: dalla giunonica ed insicura Bianca (Letizia Barone Ricciardelli), moglie tradita e decisa a riconquistare l’attenzione del marito, passando per Natalino, il simpatico e scanzonato marito di Rita, poeta estemporaneo costantemente sulle nuvole, fino all’irrompere della bella Veronica, (Lucia Rossi) escort professionista, emblema della seduzione femminile.
In una commedia degli equivoci, sostenuta dalla vivacità dei personaggi e dalla immediatezza delle gag, unico personaggio al di fuori della cornice in cui si scontrano mondi tanto diversi, è Veronica, che sembra incarnare il sogno di tutti gli uomini, emanando un “profumo femminile” di sensualità, al quale è difficile resistere: l’affascinante escort è il vizio, la lussuria, l’ideale femminile astratto che ha un prezzo molto alto da pagare.
Alberto, infatti, completamente annebbiato dalla passione per questa donna, sperpera tutto il suo patrimonio e abbandona ogni barlume di dignità.
Il ritmo dello spettacolo è frizzante ed è rafforzato dall’interpretazione e dalla buona interazione scenica dei protagonisti: ogni universo umano rappresentato nella commedia di Talarico, entra in collisione con gli altri, creando malintesi ed equivoci, dai quali sembra sempre più difficile uscirne.
Alberto, Veronica e me, risulta una commedia vivace e gradevole, che non tralascia spunti di riflessione: nella collisione continua di modi di pensare, comportamenti e universi umani, la quotidianità, incarnata dai personaggi più veraci, si scontra con il sogno, l’ideale astratto e agognato, che per essere “vissuto” chiede un riscatto personale e morale molto alto.
Nel cast tecnico, Manuel Molinu: Tecnico audio e Luci, Mirella Getuli: Sarta e Parrucchiera, Andrea Mocci: Scenografo, Mario Farnesi: Tappezziere; Fotografo di scena: Luca Caravaggio.
Written by Sarah Mataloni