“Edge of Tomorrow. Senza domani” di Doug Liman: tra fantascienza e relatività del tempo

Preparatevi a un futuro di terrore puro, nel quale l’intero Pianeta sarà sotto attacco. Un epoca segnata dalla guerra, uno scontro all’ultimo sangue tra noi, l’umanità intera, e loro, essere mostruosi provenienti nessuno sa da dove. Ma adesso sono qua e vogliono ucciderci, riuscendo facilmente a schiacciarci mentre tutti i Paesi fanno fronte comune per l’ultima, inutile resistenza.

Edge of tomorrow Senza domani

È questo il succo di “Edge of Tomorrow – Senza domani” (2014), film fantascientifico diretto da Doug Liman e tratto dalla light novel “All you need is kill” scritta da Hiroshi Sakurazaka nel 2004.

Ambientato in un domani o già presente non identificato, la pellicola parte dall’invasione dell’Europa da parte di una razza aliena oscura e tentacolare, i Mimic, chiamati così per la loro capacità di emulare le tattiche dei nemici. Ciò comporta un costo altissimo di vite da parte dei terrestri, tanto da avviare una massiccia campagna “pubblicitaria” per trovare ogni giorno nuove reclute.

A capo di questo progetto c’è il maggiore William Cage, interpretato da Tom Cruise, un ex pubblicitario e addetto alle pubbliche relazioni dell’Esercito USA che incanta e seduce la gente che osserva la guerra dalla televisione, con slogan e promesse su un’imminente vittoria della Terra contro gli invasori.

Il giorno di quest’impresa dovrebbe essere una specie di emulazione del celebre D-Day, con lo sbarco sulle coste francesi delle Forze di Difesa Unite. Il comandante di questa operazione, il generale Brigham (Brendan Gleeson) ordina a Cage di partire anche lui, per filmare lo sbarco. Egli però non ha alcuna vera esperienza di battaglia e minaccia il superiore di sfruttare la sua influenza mediatica contro di lui: immediatamente viene degradato e spedito come soldato semplice per partecipare all’attacco, alla base di Heathrow.

Il giorno dell’attacco, tutta la propaganda militarista si sgretola miseramente. Gli alieni stavano aspettando gli avversari, nascosti tra la sabbia, e appena arrivano vicini, questi vengono attaccati. Gli umani cadono come foglie al vento, riuscendo a porre ben poca resistenza, e perfino la famosa Rita Vrataski (Emily Blunt), soldatessa modello, viene uccisa. L’ex maggiore riesce a sparare a un mostruoso extraterrestre bluastro e gigantesco sopra di lui, e il colpo lo fa esplodere in mille parti, riversando un sangue bollente sul volto dell’uomo. Devastandolo.

Edge of tomorrow Senza domani

Ma non è la fine del mondo, in tutti i sensi. Cage si risveglia nello stesso punto in cui si era risvegliato una volta degradato, ritornando indietro nel tempo. Stessi volti, stesse frasi, stesse presentazioni: per il militare sembra di vivere in un incubo, soprattutto le prime volte, perché tutto ciò si ripete come all’inizio, morendo sempre su quella spiaggia. Ma quando scopre che la Vrataski conosce il suo segreto, vuole vederci chiaro: una volta morto per l’ennesima volta la cerca nella base militare, scoprendo ogni volta sempre di più che cosa gli è successo.

Apprende così che il sangue di quella creatura gli ha dato i poteri dei Mimic: manipolare il tempo. Anche la donna aveva ricevuto quel dono, ma dopo una trasfusione di sangue aveva perso tutto. Per cui ora l’unica speranza per vincere è Cage, che insieme alla soldatessa deve rimanere vivo allo sbarco e raggiungere il “quartier generale” dove giace la sostanza che controlla gli invasori. Ma non sarà un lavoro facile: la morte è letteralmente dietro l’angolo, tanto che i due sono costretti a ricominciare da capo un’infinità di volte, prima di oltrepassare la spiaggia. E il difficile arriva solo dopo…

Liman ha creato un opera avvincente, frustrante a volte per i continui ritorni al “check point” come nei videogame, e da cardiopalma. La Blunt è totalmente calata nei panni della donna “in carriera”, schiva e acida con un unico obiettivo in mente: uccidere i Mimic. Tom Cruise, invece, è perfetto nel ruolo di pesce fuor d’acqua: un pubblicitario mandato a sparare nel bel mezzo di una guerra galattica.

Edge of Tomorrow” non sarà un cult del genere, ma riesce ad appassionare e non si spegne nel banale. Incongruenze scientifiche a parte (è ormai un abitudine in questi film), vale la pena di vederlo.

 

Written by Timothy Dissegna

 

 

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