Intervista di Rebecca Mais a Laura Scanu ed al suo libro sulla pedofilia “Prima che cali il silenzio”
“Anna non mi guarda, volta il suo faccino, incrocia le braccia e mette il broncio. E’ così bella Anna quando mette il broncio, le si corruga la fronte e ai lati della bocca le si aprono due maliziose fossette. Anna sa che io non resisto al suo musino di impunita, sa che amo troppo la sua pelle, stringere la sua manina cicciotta e morderla proprio lì dove nasce il braccio.”
“Prima che cali il silenzio” (Laura Capone Editore, 2012) è un libro di Laura Scanu che tratta un tema delicato come quello della pedofilia in maniera molto particolare, dando voce al pedofilo e ai familiari protagonisti della vicenda. Lo fa estromettendo qualsiasi giudizio e lasciando che sia il lettore stesso a formularne uno. Un romanzo breve ma denso di significato e di riflessioni. Una storia cruda, attuale, sconvolgente.
L’autrice, Laura Scanu, ha gentilmente dedicato un po’ del suo tempo ad Oubliette rispondendo ad alcune domande.
R.M.: Benvenuta Laura. Quali libri ami leggere solitamente e quali sono i tuoi autori preferiti?
Laura Scanu: Ciao Rebecca, innanzitutto grazie per dare voce a scrittori emergenti. A proposito di letture è mio solito affermare sempre con estrema certezza che io amo di più leggere che scrivere: è indubbiamente più rilassante e piacevole; ho iniziato tardi a scrivere e i miei scritti sono essenziali, stringati, mai ridondanti, a volte, al contrario, risultano tanto scarni da portare qualcuno a definire il mio stile “quasi un ermetismo in prosa”. Sin da piccola mi sono interessata a temi sociali; a sedici anni, già da molto assidua “ospite” della biblioteca comunale lessi Solzenicyn, non prima però di essere passata per Pirandello, Levi, Cassola, “La ragazza di Bube”… Poi con il tempo ho letto cose più leggere e forse mi sono persa un po’… oggi posso dire che amo Baricco, Marquez, Saramago, ma anche Busi (anche se il suo “El especialista” mi ha lasciato un po’ titubante…) e Eco (“L’isola del giorno prima”). Se però qualcuno accettasse un consiglio non esiterei a proporre “Ritorno ad Haifa” di Kanafani forse perché breve e profondo e nella struttura simile al mio stile.
R.M.: Quando e come hai iniziato a scrivere?
Laura Scanu: Il mio primo libro parla di donne e mafia e nasce quasi per gioco: quando mio marito decide di imbiancare le pareti della casa, a me è affidato un compito piuttosto ingrato: ricoprire il cotto del pavimento con fogli di giornale ed io non perdo tempo e leggo vecchi articoli. È così che ho incontrato Laura e Cosimo, due giovani del Sud, vittime di un amore impossibile. Non posso negare che il nome di battesimo della ragazza abbia influito ad attirare la mia attenzione e a far volare la mia penna. L’articolo riportava solo i nomi e i fatti: il boss voleva un genero d’onore e così benedisse l’omicidio. Il resto è venuto da sé. Il problema di questo libro è aver ceduto, come spesso fanno i giovani scrittori inesperti, alle lusinghe di un’editoria a pagamento che, scaduto il contratto, getta al macero le copie invendute e si disinteressa totalmente del lavoro. Un consiglio che mi sento di dare ai miei colleghi è di continuare a cercare Editori free che offrono i loro contributi senza costringere l’autore in contratti di acquisto piuttosto che di vendita.
R.M.: Com’è nata in te l’idea di scrivere un libro che trattasse un tema particolare e arduo come quello della pedofilia?
Laura Scanu: Dopo il primo impatto con il pubblico scrivere è diventato meno duro, il difficile è invece stato trovare un editore interessato a “Prima che cali il silenzio” breve quasi come un racconto e duro come un testo del Verismo italiano in cui il mio ruolo diventa quello di puro e semplice documentatore. Dare voce al pedofilo per raccontare la storia da un’angolatura diversa è spesso difficile da accettare e solo il coraggio di un editore come Laura Capone ha fatto si che “Prima che cali il silenzio” arrivasse al lettore. Scrivere di pedofilia? Un dovere, dopo tanto essere urlata dai mass media volevo parlarne offrendo l’opportunità di una riflessione per veicolare la necessità di prevenzione.
R.M.: “Prima che cali il silenzio” ha girato mezza Italia, è stato presentato in scuole, letto in carceri e vinto Premi letterari. Cosa significa tutto questo per te?
Laura Scanu: Non ho vinto Premi Letterari, solo una menzione al Premio Alberoandronico, di questo un po’ mi dolgo, ma è vero che l’approccio con il lettore è sempre molto gratificante e di questo vado molto fiera. L’andare raminga per l’Italia è un’esperienza coinvolgente: ho potuto incontrare tante persone, molti mi hanno supportata, altri mi hanno offerto un confronto e altri mi hanno raccontato le loro storie. Oggi sono molto più ricca di quando sono partita la prima volta.
R.M.: Nella vita di tutti i giorni sei anche un’insegnante. Hai proposto ai tuoi alunni “Prima che cali il silenzio”? Come è stato accolto da loro?
Laura Scanu: I miei alunni sono troppo piccini per sottoporre loro la lettura di Prima che cali il silenzio, ma so con certezza che tra le tante copie del libro vendute nel mio paese, molte sono di genitori di miei alunni, che lo hanno apprezzato e che già, con i figli più grandi, hanno iniziato a condividerne la lettura. L’ho invece presentato agli studenti di vari licei e anche in quello della mia scuola, tra cui anche ex miei alunni ormai grandi, che hanno mostrato grande interesse e responsabilità al problema Pedofilia. Devo dire che l’interesse per la Pedofilia è stato filo conduttore ovunque io sia andata, sia tra giovani e meno giovani, donne o uomini, ma i migliori apprezzamenti, lo annoto con orgoglio, li ho sempre ricevuti dagli psicologi che lo hanno letto.
R.M.: Chi vorresti leggesse le tue pagine e quale messaggio vorresti venisse recepito dai lettori?
Laura Scanu: Certamente il maggior numero di lettori, uno per il piacere edonico insito in ogni scrittore, due perché è stato scritto come un manuale con l’intento non di giudicare, ma solo di informare, informare ed informare. Lo scopo di “Prima che cali il silenzio” è di coinvolgere nel dibattito vero, mai urlato per una reale prevenzione della Pedofilia senza eludere la ovvia condanna e in questo trovo al mio fianco due Associazioni contro la Pedofilia: La caramella buona e la Giovanna D’Arco che ringrazio per l’impegno profuso in tutta Italia.
R.M.: Già in passato ti sei trovata a scrivere di donne e tematiche sociali in generale. Qual è il tuo parere riguardo i fatti di cronaca che quasi quotidianamente narrano di donne assassinate da uomini senza scrupoli?
Laura Scanu: È vero, mi sono occupata di donne e Mafia con “Laura e Cosimo” e ora sto lavorando al mio prossimo romanzo sulla violenza domestica: le donne hanno vita parallela a quella degli uomini, a volte si incontrano, spesso si intrecciano ma a volte, in questo momento troppe volte, si annullano in un erroneo concetto di amore. Far comprendere alle donne, ma di più agli uomini che di amore si deve vivere, non morire potrebbe essere la soluzione.
R.M.: Il tuo libro può essere letto in formato cartaceo, digitale e a breve uscirà anche in versione audio libro per sordi. Qual è il tuo parere sugli e-books? Ne leggi mai?
Laura Scanu: Il mio libro è in versione e-book e presto il mio Editore mi comunicava pochi giorni fa, sarà anche in versione audio-libri: ne sono entusiasta. Aggiungo che esiste anche la versione in lingua inglese “Before silence falls” a cura della mia collega ed amica Alessandra Baroni.
R.M.: Il tuo prossimo libro? Stai forse lavorando a qualcosa di nuovo?
Laura Scanu: Ho appena concluso il mio terzo breve romanzo sulla violenza domestica e ho iniziato a lavorare su un altro tema importante per le donne: tumore al seno. Il libro racconta la storia di Simona… ma ne parleremo presto spero, editori permettendo.
Grazie ancora Laura e speriamo quindi di poter leggere presto il tuo nuovo romanzo.
Written by Rebecca Mais
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