Contest letterario gratuito di prosa e poesia “La terra del silenzio”
“La terra del silenzio… ne ho sentito parlare, esiste veramente, è chiamata zona del silenzio, perché so che è impossibile qualsiasi contatto” disse Isabelle. “Si raccontano tante belle e brutte storie su quel luogo, anche sciocchezze e cose poco considerate”.
1. Il Contest letterario gratuita di prosa e poesia “La terra del silenzio” è promosso dalla web-magazine Oubliette Magazine e dall’autrice Gabriella Becherelli. Il Contest letterario è riservata ai maggiori di 16 anni.
Il Contest è gratuito. Il tema è libero.
2. Articolato in 2 sezioni:
A. Short Story in 200 parole (un racconto breve avente come limite massimo di partecipazione 200 parole, e come limite minimo 30 parole)
B. Poesia (limite 80 versi)
3. Per la sezione A si partecipa inserendo la propria opera sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con opere edite ed inedite. Per un facile conteggio delle parole consigliamo di scrivere la short story in un documento word e cliccare in alto Revisione, e Conteggio parole in alto a sinistra.
Per la sezione B si partecipa inserendo la propria poesia sotto forma di commento sotto questo stesso bando indicando nome, cognome, dichiarazione di accettazione del regolamento. Si può partecipare con poesie edite ed inedite.
Le opere senza nome, cognome, e dichiarazione di accettazione del regolamento NON saranno pubblicate perché squalificate. Inoltre NON si partecipa via email ma nel modo sopra indicato.
Ogni concorrente può partecipare in entrambe le sezioni e con una sola opera per sezione.
4. Premio:
N° 1 copia del romanzo “La terra del silenzio”, di Gabriella Becherelli, edito dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.
Saranno premiati i primi due classificati della sezione A, ed i primi due classificati della sezione B.
5. La scadenza per l’invio delle opere, come commento sotto questo stesso bando, è fissata per il 3 novembre 2014 a mezzanotte.
6. Il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile. La giuria è composta da:
Alessia Mocci (Dott. in Lettere, redattrice e critico letterario)
Rebecca Mais (Collaboratrice Oubliette)
Irene Gianeselli (Collaboratrice Oubliette)
Cristina Biolcati (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
Maila Daniela Tritto (Collaboratrice Oubliette)
Rosario Tomarchio (Scrittore e Collaboratore Oubliette)
Daniela Montanari (Scrittrice e Collaboratrice Oubliette)
7. Il contest non si assume alcuna responsabilità su eventuali plagi, dati non veritieri, violazione della privacy.
8. Si esortano i concorrenti per un invio sollecito senza attendere gli ultimi giorni utili, onde facilitare le operazioni di coordinamento. La collaborazione in tal senso sarà sentitamente apprezzata.
9. La segreteria è a disposizione per ogni informazione e delucidazione per email: oubliettemagazine@hotmail.it indicando nell’oggetto “Info Contest” (NON si partecipa via email ma direttamente sotto il bando), in alternativa all’email si può comunicare attraverso la pagina fan di Facebook:
https://www.facebook.com/OublietteMagazin
10. È possibile seguire l’andamento del contest ricevendo via email tutte le notifiche con le nuove poesie e racconti brevi partecipanti al Contest Letterario; troverete nella sezione dei commenti la possibilità di farlo facilmente mettendo la spunta in “Avvisami via e-mail”.
11. La partecipazione al Contest implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali (legge 675/1996 e D.L. 196/2003). Il mancato rispetto delle norme sopra descritte comporta l’esclusione dal concorso.
Nero assoluto
E vago in silenzio
cercando pace.
Edera abbarbicata
su muri abbandonati.
Solo il sibilare del vento
nella quieta campagna.
La luna fugge dietro
lunghi rami spinosi.
Il nero assoluto
tinge la notte.
Patrizia Benetti. Sezione B Poesia.
Accetto il regolamento.
GEMMA PREITE
SEZIONE A
ACCETTO REGOLAMENTO
Il silenzio parla di te
Tutto parla di te, qui. Dal silenzio al n.22, al vento e al mare che sussurrano parole che solo un orecchio sensibile può capire.Il blu intenso de mare e l’esplosione di giallo delle campanule sulle aiuole, il timido cinguettío di un uccellino su un albero ancora spoglio, annunciano la primavera.
Assorta nei miei pensieri, ad un tratto vedo arrivare in lontananza I tuoi cani. Li chiamo e mi vengono subito incontro. Mi annusano e forse per un attimo pensano che tu sia con me, forse il tuo odore si è appiccicato sulla mia pelle,retaggio di una notte di fuga e di trasgressione che sembrava senza fine. I loro sguardi ora non sono tristi come quella sera.
Sono fuggiti via, liberi e silenziosi.
Resto ancora a contemplare il mare e a pensare che avevi ragione tu quando mi hai detto ‘i miei cani ti renderanno felice’.
GEMMA PREITE
SEZIONE B
ACCETTO REGOLAMENTO
SOLITUDINE
Brividi di solitudine.
Me ne sto accucciata
In un angolo del mondo
A piangere sulle parole
Mal dette,non dette,appena
Sussurrate,
imbrigliate per sempre
Nel profondo del cuore.
I resti della sera precedente
Respiro il rinnovo della vita
al mattino, presto, di primavera
con la bocca impastata di sogni
e i pensieri affastellati tra loro.
Solo pochi istanti
alcuni gesti noti
e dolore semplice
che si riappalesa già.
Vanno e vengono
tenere e candide carezze
che colgono il senso
di un vuoto da riempire.
Questo andare struggente
è davvero così tutto mio
per non restare immobile
al passaggio della memoria.
Cerco tra gli oggetti della sera
lasciati a caso nella stanza
e ritrovo quello che non cercavo più:
un po’ di me e di te, insieme.
accetto il regolamento, sez B
Ines Zanotti
3 ottobre 2014
“TU SILENZIO, PARLAMI…”
M’insinuo furtivamente
tra i viottoli dei miei pensieri.
Ti cerco a squarciagola
fra il corpo dello spazio
e del volo di farfalla,
il fremito.
Trascino l’essere
nei meandri della vita,
e come un fiume al mare
sfocio aleggiando…
in braccio a te.
Sorvola in me
voce che non ha suono,
né della materia,
il peso.
Sospesa… Esisto!
Tu sei il silenzio
e nel silenzio,
parlami!
Sussurrami al cuore
e inventami…
Voglio colori e pennelli
per rivestire di gaia bellezza
il mondo in cui vivo,
di serenità e speranza!
Accetto il Regolamento – Sezione B
Katia Schiavone
20/02/59
accetto il regolamento, sez B
PREGHIERA PER MIO FIGLIO
Sei nato tu
e nulla contava più.
Dopo averti accarezzato
le mie mani
s’alzavano a sfiorare il cielo
e chiedevano a Dio
di concederti
forza, bellezza e salute.
Bontà e nobiltà.
Felicità e serenità.
Solo per te
si elevavano le mie mani
e stringevano patti
con il cielo.
Oggi quelle mani
sono pugni stretti verso il cielo
dove gli occhi
s’alzano per cercare te
e non trovano più alcun Dio
da implorare e ringraziare.
Lodovico Ferrari. Sezione A Short Story
Accetto il regolamento.
NIENTE MUSICA
“Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti”
Dicono che, per capire se si sta sognando o si è svegli, ci si debba dare un pizzicotto. Ci provo. Stringo tra le dita la pelle di una gamba. Nulla. Ma so che non sto vivendo un sogno, sono immerso in un incubo. La fioca luce della luna fa apparire la poltrona dalle grandi ruote come un’illusione.
“La sedia di lillà”.
Mi hanno detto che la malattia si sta mangiando i miei nervi, lentamente. Prima le gambe, poi le braccia, poi il respiro.
“Ma vedevo un’ombra appesa la vedevo dondolare”.
Non io. Combatterò il male con coraggio.
“Affronterò la vita a muso duro”.
“Un guerriero senza patria e senza spada”.
Sì, un guerriero…
Ma chi voglio prendere in giro? La verità è che mi manca anche il coraggio per farla finita.
Il sole ha preso a calci la luna e ne ha rubato il posto. La poltrona dalle grandi ruote appare in tutto il suo squallore beige.
Inizia un giorno uguale e saranno sempre più uguali. E uguali. E uguali.
Accetto il regolamento della sez. A. Carmine Impagnatiello
Vorrei
Non sono poeta,
forse lo sono,
forse scrivo
e non lo so.
Parole lente
alla nascita,
un coagulo
di dolore
tra le righe,
un sorriso
beffardo,
una pausa
nel vuoto.
Forse scrivo
per illudermi
d’essere aria,
una incognita
mai risolta.
Accetto il regolamento della sez. A. Carmine Impagnatiello
Nella foresta della mia mente
Tornai a scuola dopo una sospensione di alcuni giorni. Mi accompagnava un educatore. Mi sentivo sempre lo stesso: apatico, odioso, indisponente, rompiballe. Il professore mi accolse con un viso severo che faceva pensare ad una predica sul comportamento in classe.
L’educatore ascoltava l’elenco delle regole che avrei dovuto rispettare e sembrava che fosse pronto lui a comportarsi bene al posto mio. Io cercavo di apparire umile e di nascondere la mia irrefrenabile sfrontatezza, perchè sapevo che lui non poteva aiutarmi nè tanto meno la scuola. Non avevo voglia di studiare e facevo di tutto per farmi notare dal professore di lettere che invece mi rimproverava spesso, ma lui aveva ragione ed ero io che ero sbagliato, disadattato, cattivo.
I miei genitori non erano una famiglia ed io urlavo dentro di me.
Dopo le promesse che mi sarei adattato alle regole della scuola, il professore strinse la mano al giovane educatore che si raccomandò con me di essere serio e responsabile.
Un bidello mi accompagnò in classe e, salendo i gradini, iniziai ad ululare come un lupo aggressivo e ferito.
per alberto si intende alberto sbardella
titolo poesia : i resti della sera precedente
grazie
Il posto giusto
Ecco, ora posso restare in silenzio.
Ora si, sono sulla terra, dove giace il silenzio.
Il silenzio del vento mi porta via a chiudere gli occhi
e a sognare. Apro le braccia e pongo i piedi in terra.!
Mi immergo nel profondo del silenzio dove tutto accomuna
l’inconfondibile. Respiro l’ardore della terra mescolato con l’arduo tenore
del silenzio per poter rivivere la magia che anche volando, possiamo
ascoltare il silenzio pur restando sospesi nell’aria.
Maisto Valentina Gelsomina
accetto il regolamento
sezione A
Luisanna Archi, accetto il regolamento e partecipo alla sezione A
Mesta
Teneramente il gattino si avvicinava, sul far della sera, alla poltrona davanti al focolare. Amava il caldo e come avrei fatto a biasimarlo, io ero sull’altra poltrona ad ammirare la maestosità delle fiamme. Mesta, una gattina randagia scivolava sulla neve del cortile vicino. Un tenero desiderio di abbandono e poi quel miagolio. Comprai una nuova poltrona con la gattina e vivemmo tutti e tre felicissimi.
Con i tuoi occhi
Il mare ti parla
il vento smuove i tuoi splendidi capelli mogano,
sei una magica visione,
il tuo abito di seta rosa
svolazza leggiadro
il mare si scuote,
biancheggia,
sibila dolcemente,
i piedi nudi s’ insabbiano
le onde s’infrangono dolcemente
ti volti ,
accenni un timido sorriso;
due splendidi occhi smeraldo
sorridono al tuo voltarti,
i tuoi denti paion fulgide stelle,
la tua figura di giovane donna
scruta i miei occhi,
mi avvicino,
ti scosto leggermente i capelli,
le tue carnose labbra mi chiamano
un dolce bacio unisce le nostre menti
nel silenzio muto delle conoscenze;
le tue piccole mani
avvolgono le mie possenti
incastonate come una gemma;
con me ti senti al sicuro,
quando ti vedo sorridere,
sorride anche il mio cuore:
il mare ci parla
ci sussurra,
il mare osserva indisturbato
il nascere del nostro amore.
Isabella Gravina – Sezione B Poesia – Accetto il regolamento ed autorizzo al trattamento dei dati personali ai soli fini istituzionali (legge 675/1996 e D.L. 196/2003)
Accetto il regolamento del concorso.
Ludovico Bianchi
sez B poesia
partecipo con “Erba”
Piango.
Rido.
Sorrido.
L’erba era onnipresente.
Un verde che
mi ricordava
l’occhio tuo,
ingenuo, mite,
vitale.
ASCOLTA
Mi parla di te
il vento che soffia stasera. Nel silenzio,
le stelle accendono i miei sogni …
boschi incantati,
prati fioriti,
campi di grano maturi …
passeggio con te a distanza.
Ascolta questo canto,
anticipa la primavera,
ti sussurrerà nel silenzio
il mio amore per te.
accetto il regolamento, sez B
ALBERTO DIAMANTI
Sezione ‘B’
‘accetto il regolamento del concorso’
IL PRIMO MIRACOLO
—————————
“Ma dobbiamo camminare ancora molto?”
disse la bambina al suo papá, rivolto
con il viso in alto, sorridente
verso una stella fulgida e splendente.
“Stai tranquilla, bimba mia adorata..
dobbiamo far questa passeggiata
per fare visita a una famiglia speciale”.
“Ma proprio oggi che è il giorno di Natale ?”
esclamò la piccola agitando le sue mani…
“Non potevamo andarci piú tardi… oppur domani?
“No mia cara”, rispose il suo papá…
“dobbiamo arrivare fin lá
dove vedi, luminosa e bella,
splendente lá nel cielo quella stella !”
Dopo tanto e tanto camminare
si fermarono un pò per riposare;
ma ad un tratto la bimba cadde giù,
in terra… e al suo papá non rispondeva più…
Allor la prese in braccio e con spavento
cominció a correr come il vento
perché la sua piccin voleva salvare
portandola di fretta in ospedale.
ma ad un tratto quell’unica strada
davanti agli occhi suoi si biforcava…
a sinistra c’era la via per l’ospedale;
ma sulla destra, quella luce speciale,
una luce bella e luminosa
che faceva brillar proprio ogni cosa !
Il papá, timoroso e incerto, guardò a sinistra
poi guardó la stella e si diresse a destra
guidato dal baglior della stellina
ma non capiva perché per la piccina
avesse preso decisione tale
da non andar diretto all’ospedale.
Lui non lo sapeva, ma un angel del Signore,
l’aveva indirizzato col suo cuore
verso la luce fervida e splendente
che risplendeva in alto, sí lucente !
L’uomo era stanco … aveva male a un piede,
però non perdeva mai la fede
di salvar la sua adorata pargoletta
e dolorante camminava in fretta,
mentre gli teneva la sua mano…
… quando improvvisamente, vide da lontano
una grotta, con dentro un bambinello
in un giaciglio di paglia, e un asinello
e un bue, dietro di lui, per scaldarlo,
e i suoi genitori accanto, ad accudirlo.
Il papá, esausto, posò la sua fanciulla
accanto al giaciglio, vicino a quella culla ;
il bambinello la guardò… ed un sorriso
uscì delicato dal suo viso…
cosí la bimba, improvvisamente
cominciò a risvegliarsi, dolcemente…
Era la notte di Natale.
Era nato un bambino speciale.
Il papá ringraziò Dio, con lo sguardo volto in su ;
non lo sapeva… ma era il primo miracolo di Gesù.
Pietro Grinde, accetto il regolamento del contest
partecipo alla sezione B
La poesia
La poesia
che amo
è quella
del mare
il rumore
delle onde
il fruscio
delle fronde.
La poesia
che scrivo
è la volontà
della passione.
La presente Amanda Fau, accetta il regolamento e partecipa alla sezione A
“Il passero”
Matilde era solita giocare sul giardinetto dietro la cucina. Stava ore a parlare con i fiori, con gli alberi e con i loro frutti. Matilde è sempre stata una bambina speciale. Ricordo che quando aveva tre anni, trovò sugli scalini del giardino, un piccolo passero con l’ala spezzata. Ebbene lo prese e portò dentro chiamandomi. Oggi quel passero ha deciso di fare casa sull’albero di limone.
Amanda Fau, sezione B, accetto il regolamento
Matilde
Occhioni dolci
riccioli d’oro
e mani da fata.
Matilde
la figlia
speciale.
Matilde
la bambina
speciale.
Giuseppe Calo
sezione B
accetto il regolamento
Evoluzione
Musei
stracolmi
di documentazione fossile.
Gli unici resti,
prove coinvincenti,
sono gli anfibi
sono i rettili,
nulla convince.
Nessuna evoluzione.
Nessun anello terminare,
l’uomo.
Marta Ellinca, partecipo con piacere al contest, e vi anticipo che parteciperò anche agli altri presenti. Grazie.
Sezione B, poesia. Accetto ovviamente il regolamento.
Falso
Semplicemente falso.
Mutazioni nei rapporti.
Generici rapporti
privi di senso logico.
Siringhe di lacrime
animali privi
di curiosità.
Gli anni
rovinano l’essenza
dell’istante.
Luca Fix, accetto il regolamento, partecipo alla sezione B
Poesia
Fresca
come una rosa
colta
dal giardino.
Lei,
percorreva la via.
Io,
la osservavo da anni.
La poesia
dello sguardo
e della rosa colta.
Bernarda Olla, accetto il seguente regolamento
Partecipo alla sezione B, poesia
Rispetto
Lei,
bianca,
rossa,
verde.
Non dimentica
il rispetto.
Lei,
ricorda l’Italia
e le sue coste
amichevoli,
ciarlatane.
Il rispetto
del colore sacro.
Il mio silenzio
Silenzio nella mia anima
per ascoltare i battiti
di ogni singolo pensiero
che nasce e muore in me.
Silenzio che fa rumore
ad ogni mio respiro,
e cresce in lento sospiro
che espande il petto ansante.
Silenzio sulla mia pelle,
che diventa fremito
per l’ansia incombente,
in attesa di ignoti eventi.
Silenzio in cui mi confondo
anche quando intorno a me
si emettono suoni di parole
che non comprendo.
Silenzio che è mia culla,
pace per riflettere,
luce per contemplare,
scudo per difendermi.
Tania Scavolini
sezione B
Accetto il regolamento
La Terra dei Ricordi
Era un posto speciale quella Terra, un posto dove si nasceva già coi ricordi della vita precedente. Quella era la Terra dei ricordi, in cui si partiva con tanti bagagli diversi.
Chi era stato un soldato proprio perché ricordava le brutture della guerra, ora non l’amava e desiderava solo Pace, chi era stato avaro ora era generoso d’animo, perché non voleva essere abbandonato e solo come nell’altra vita.
E poi c’era Juliette, lei era stata una donna felice, aveva amato ed era stata amata. Ricordava bene le carezze e i baci, il soffio del respiro di lui nell’incavo della nuca, le attenzioni dolci e le stravaganze della passione.
Juliette partiva svantaggiata. Mai poteva sperare che anche in questa vita sarebbe stata amata come in quella precedente. La terra dei ricordi era una verdeggiante terra, con belle case e vialetti alberati. Durante una passeggiata un signore si imbatté nella bellezza di Juliette, nei suoi occhi dolcissimi e teneri, se ne innamorò a prima vista e subito la attirò a sé e le fece una carezza. Juliette gliene fu grata e lo dimostrò subito, scodinzolando e seguendolo. Forse si sarebbe davvero realizzato il desiderio di essere tanto amata come nella vita precedente.
Tania Scavolini
sezione A – accetto il regolamento
COME UN TEMPORALE DI FINE D’ESTATE
Piove
nel mio cuore -cupo-
e
i tuoni, irrompono
fra la grigia materia
ne colgo tra i lampi
il giudizio
Nella mia anima
allagata
nuoto nel buio
di un sentimento
si è spenta
l’ultima candela!
… è terminata
la legna nel camino
or, si gela il corpo.
Nella stanza -spoglia-
del mio vivere
sento l’ inverno
“sezione B”
“Accetto il regolamento”
Filippo Salvatore Ganci
Luca Mellico, accetto il regolamento e partecipo alla sezione B, poesia.
Bellissimi contest, complimenti :)
“Immobile”
Fissava,
per ore,
pavimenti ornati.
Immobile.
Giudicava
belli e brutti
dietro una scrivania
blindata.
Immobile.
Moriva solo
su un tappeto
di carta pesta.
Immobile.
Metamorfosi dell’Anima
Un’eco lontana
risuona solitaria
fra i rumori della città
Tendo i miei sensi
verso familiari richiami
che mi trasportano
ai margini della folla
dove finiscono le strade
che si sfaldano alla vista
dove la terra si fa sottile
e si frantuma al tatto
dove il sale del mare
punge le narici
dove lo stridio dei gabbiani
annuncia tempeste in arrivo
E l’acqua inonda il mio corpo indifeso
Annaspo
poi mi lascio risucchiare…
Poi d’improvviso sento
che riesco a respirare
anche nei fondali cristallini
mentre gli occhi si riappropriano della vista
e scoprono colori.
Domizia Moramarco
Sezione B – Dichiaro di aver letto il regolamento e di accettarne le condizioni
sez.A short story Vanessa Squintu ( Accetto il regolamento )
“La mia terra”
La mia terra è un piccolo paradiso incontaminato, il cielo e il mare non sono distinguibili, è impossibile capire dove inizia uno e dove finisce l’altro. Le mille sfumature di colori che si fondono all’orizzonte, creano un misterioso incantesimo, chiunque si sieda, in riva al mare ad osservarli, piange per l’emozione…Chi ha problemi trova la risposta sussurrata dolcemente all’orecchio, chi è felice piange lacrime di gratitudine, chi è malinconico trova conforto, lo stesso che ti darebbe un caldo abbraccio. Insomma, il suo potere è un mistero…l’unica cosa che conosco è il suo nome…Sardegna.
Tranquillo
Guardo e canto
sulle ali del cielo
i petali piegano le mani
come le chiavi della lettura
e l’anima
come un colpo di sole
incanta la natura
nella metamorfosi del sorriso
si affidano al vento
le valigie dei sogni
scappati via.
Elena Spataru
Sezione B
Accetto il regolamento
Gianfranco Corona sez. B accetto il regolamento
LA DECADENZA DELL’ANIMA
Sono qui
ad invocare
ancora una volta
il mio mare.
È la decadenza
dell’anima
che ritorna
da un lungo viaggio.
Quanto scavare
in questa trappola della storia,
eppure dentro
le correnti
risuonano preghiere,
quando le parole
inganno la voce.
C’è troppo vento
nel cuore e nel sangue,
un ruolo di sbandamento
dove la sete
rimuove la terra,
e porta
alle albe gelate
il fragore delle ali.
Gianfranco Corona
Sono una porta che aspetta.
Dal vetro di un piano
a metà
li ho visti arrivare:
gli occhi sono scesi veloci giù dalle scale.
Dove corri, sono qui
e ti aspetto
a metà
dove non guardi.
Sono un vetro in cui mi specchio
ma vedo te dietro,
il tuo gesto che non mi chiedo
risponde al vero e mi muovo verso di te.
Entro piano,
un lento richiamo a te
che non mi guardi ancora abbastanza come vorrei
ma mi tieni per mano negli occhi. Gli occhi
mi seguono e io mi siedo
sul divano. Sono un divano grigio e
ho un quadro grigio sopra di me e
ti aspetto qui. Il grigio è dove io sono te e
tu sei me.
Chi è il nero e
chi è il bianco non lo so,
la luce rimane a illuminare il grigio
di ciò che siamo. Guardo
la parete verde e il chiodo, guardo
che hai ancora troppe candele sul piano e
tutto esce come fosse un richiamo
ad andare e
provare e
farsi investire.
Sono la cera che bagna,
sei il caldo che cola
sul vetro bagnato da me.
Se mi bagno
allora sono me,
come ti ho detto poi.
Sono l’acqua sul ripiano,
acqua di cera e stagno. Piegata
nelle tue mani
che mi modellano
piano.
[Cecilia Roda, sezione B, accetto il regolamento]
Andrea Moleta, accetto il regolamento, partecipo alla sezione B
“Io e te”
Nel Cielo
io e te
urliamo forte
ci sentiamo liberi.
Nel cielo io e te
ci baciamo all’infinito
cercando anime
da salvare.
Ribalta
Alla ribalta
noi tutti.
Alla ribalta
belli e brutti.
Nessuno
necessita di denaro
la vita scorre
noi siamo immortali
nel cielo
accetto il regolamento, sez. B
Ribalta (prosa)
Siamo nascosti da ore, non mangiamo da tre giorni. Come possiamo sopravvivere? Noi che siamo angeli caduti dal cielo. Noi che ci animiamo di felicità in ogni istante. No, non è corretto amare due oggetti. Alla ribalta, chiede l’amore.
sez. A, accetto il regolamento
Antonella Catti accetta il regolamento, sez B
Luci
Luci
per le vamp
della sera.
La notte le
imprigiona
in manti
di sangue
e nero
vampiro.
Luci
e le vamp
con il rossetto rosso
compaiono leggere.
Marina Frongia, accetto il regolamento, sez B
Poesia
Che cosa mi è più cara,
se non la poesia?
Versi, merletti e stoffe
della mia fantasia.
Celebre la noia
del sabato sera
io con la poesia
mi ripiego.
Ah la poesia,
sei la più bella che ci sia.
Enrico James Scano
Sezione A. Accetto il Regolamento del Concorso
Titolo: “L’Intruso”
La Luna, perfettamente rotonda, gialla e più grande del solito, lo fissava nel silenzio della notte tarda. L’uomo si accese una sigaretta, incurante delle prescrizioni del medico e della sua malattia che oramai, lo sapeva, non gli avrebbe lasciato più alcuno scampo. Si sedette su un muretto di blocchetti, immerso nel buio della strada deserta. La sua presenza persa nella oscurità, era rivelata solamente dal rosso acceso della punta della sigaretta che si inceneriva a ogni boccata di fumo. Era tragicomico pensare che lo stesso stava accadendo alla sua vita. Il mondo aveva cominciato pericolosamente ad andare in cenere da quando L’Intruso si era impadronito del suo corpo. Il suo lavoro, la sua famiglia, le sue amicizie, tutto quello che aveva costruito si stava sgretolando davanti ai suoi occhi. Fino a quel momento aveva scacciato il pensiero di dover sistemare i suoi affari prima che L’Intruso lo portasse via con sé. Aveva lottato, voleva salvarsi, voleva vincere. Adesso invece si sentiva sconfitto ed era tardi per correre ai ripari. Invidiò la Luna e tutte quelle stelle che erano lì da chissà quanto tempo. Si chiese se anche lui sarebbe diventato una stella, dopo. In quella oscurità la Luna gli sorrise.
Lucia Cecere
sez.B
Accetto il regolamento
Ci si può innamorare del vento
anche se sfugge sempre
arriva quando vuole
e tutto capovolge,
non puoi catturarlo
ma ti cattura.
Amare te
è come amare il vento
è abbracciare il tempo e l’eternità
perché eterno è quest’amore
senza inizio né fine
libero di andare
portando via con sé il mio cuore
– potessi seguirlo anch’io-
come il filo non lascia mai
il suo aquilone.
Amare te
è avere dentro l’infinito.
AFA GABRIELLA
FRAMMENTI DI VITA
Odore di fiori appassiti
e di fogli sgualciti
bagnati da lacrime silenziose
e mai piante.
Nella presenza della tua assenza
ho ritrovato i frammenti della mia vita.
Scende lenta la pioggia
sui vetri irrigiditi dal freddo
mentre recupero un pensiero
adagiata su un dirupo di emozioni
verdi sogni e fatui sospiri
ondeggiano nell’eco del vento.
Nubi di piombo squarciano il cielo
e la pioggia battente
picchietta sui lucernai spenti.
Al tramonto la mia anima si sgretola
persa senza pudori sopraffatta dai sogni.
Lo sguardo oltre la finestra
cade sui destini appesi ad un filo di luna
mentre le ombre degli alberi nudi
si allungano oltre i rovi dalle bacche rosse.
Aspetto che la mia dolce luna finalmente
abbracci la mia anima
e tu angelo caro stammi vicino
nei palpiti della notte
nei respiri del vento
nei fuochi di tempi antichi
da ricordare per scaldare il buio
fin quando le ombre si piegheranno
sotto il peso dell’alba.
Accetto il regolamento – Sez. B
ED……IO TI VIDI
Da troppo tempo attesi questo momento è una vita che aspetto,l’ansia mi prese la gola,un sapore acre mi sale ma tutto ciò non mi sembra reale.Ti ho amata anche se non ti ho conosciuta ,sei stata sempre con me in ogni momento.Adesso ti vedo osservo i tuoi profili,ti guardo dentro la tua bara dove da 30 anni riposi,ti vedo bella come un tempo apparivi,la tua immagine riflessa su uno specchio sbiadito,un colore scolorito,le tue guance color rosa,le tue labbra rosse porporine.Non importa come sei adesso,se il tuo corpo non è intatto vedo oggi ciò che resta di una donna dal cuore infranto,ma l’amore immenso che avevi per me che non mi hai potuto dare dal tempo consumate.Mamma un nome che non ho potuto gridare rimasto in gola per sempre.
sez A accetto il regolamento
LE DONNE SILENZIOSE
L’animo delle donne che soffrono in silenzio,
mute che sanno nascondere ogni turbamento.
Le donne rimaste nell’ombra
che scandiscono lentamente le parole
per paura di sbagliare.
Tristi con aria distante
non per niente petulanti,
i loro sacrifici sono tanti.
Le donne silenziose hanno riflesso negli occhi
il colore della luna
capaci di mentire,per non vedere gli altri soffrire.
Si guardano allo specchio
non per paura di invecchiare,
ma soltanto per trovar la forza
di non lasciarsi andare.
Son forti e coraggiose
son mamme,nonne e pure spose.
Danno tutto con amore,
ma sopratutto ci mettono il cuore.
sez b accetto il regolamento
Sezione B
Fuori Piove
Fuori piove,
una pioggia infinita
bagna questi silenzi,
le luci si intercalano
in mille bolle colorate,
i fiori risplendono
del loro profumo infinito,
le stelle illuminano
la strada buia,
in tanti labirinti
cerchiamo le nostre strade,
finché la luce del sole
non risplenderà di intensità
e ogni cosa
sarà colorata da tante farfalle
perché l’amicizia dia colore
alle nostre vite.
Daniela, 14. Giugno. 2008
Accetto il regolamento del concorso.
Rosa Bizzintino
Poesia. Silenzio.
Il luccichio di zaffiri,
smeraldi e diamanti
illumina la valle dormiente,
nella volta le stelle
sono stanche,
le nuvole le cullano
nel cielo.
Come uno spirito libero
vestito di stracci
il silenzio vaga
zittisce ad una ad una
le case
tocca gli alberi
e beffa le foglie.
Scende più scura la notte
e l’aria diventa leggera
si ode solo
il mormorio del fiume
che lontano scorre
senza meta.
Rosa Bizzintino
Sez B accetto il regolamento
Strade … oltre di Sandra Ludovici
Strade … oltre
il bagliore dell’arcobaleno,
lontane da ogni oscura foschia,
sotto la pioggia che estingue la sete
e copre di vitrea rugiada
la struggente bellezza,
la vibrante armonia
del cuore colmo di vita e d’amore.
Nel canto ritmico della luce,
un sussurro melodioso d’aurora
racconta con la voce del vento
la fragilità della foglia indifesa,
la forza del tronco rugoso,
la potenza della natura in equilibrio
tra la fine e il suo inizio.
L’anima nascosta sotto i sassi
cammina con corpo dalle mani pulite,
diventa cesto di radici intrecciate,
legno che vivifica il fuoco,
si bagna in cascate bianco-spumante,
curva sui muschi di verdi abissi.
Il perdono tiene semi nella coppa,
cancella colpe che non sanno giacere da sole
e onorando i giorni dell’invisibile eterno
nutre grumi di arida roccia,
il vuoto denso del silenzio
figlio del tempo che non s’è fermato.
Strade … oltre.
Sezione B – Accetto il regolamento.
Occhi
Quando tornero’ da cosa mi riconoscerai?
Dalle mani consumate dal tanto levigare
dalla fronte segnata da troppi pensieri
dalla bocca chiusa
stanca di troppe parole.
Ma vorrei che riconoscessi i miei occhi
pieni di molta più luce di quando ti lasciai
fiamma accesa da cio’ solo che è vero
fiamma alimentata da ciò che avrò vissuto
quando quì non c’ero
fiamma che ti riporterò
per riscaldarmi con te.
Non potrai scambiarla per una febbre
non sarà lì per passare.
Annalisa Gabriele
Sezione B
Accetto il regolamento
Carla Tessani partecipa al contest, sez B
Hello
In Inghilterra
la mamma
solea dire:
Hello
Ora qui in Italia
la nonna
dice:
Ciao.
Carla Tessani, accetta il regolamento, partecipa alla sez A
Inghilterra
C’era mia nonna che amava parlare di un suo viaggio in adolescenza a Londra. Mia madre incuriosita dalla metropoli decise di prendere un aereo e tentar fortuna all’età di 16 anni. Io sono nata in Inghilterra, ma mi sento italiana.
TOCCAMI
Ci siamo sfiorati mille volte
e cento ancora.
Il mio corpo ti ha cercato
inseguito in differenti carezze.
Un giorno ci siamo incontrati.
La mia mano ha riconosciuto la tua pelle
ricordi?
Stavolta era nuda.
Toccami il cuore
ora
dammi il tuo da lambire
lo custodirò con cura
so farlo, sai?
Percorrendo sconfinati dolori
ho imparato a costruire castelli
il mio è pronto
per te.
Nathalie Foenkinos
Sezione B
Accetto il regolamento
Matteo Dioma, accetto il regolamento, partecipo alla sezione A
Computer
Lavoravo al mio computer per una poesia da inviare ad un Contest su Oubliette Magazine, quando vidi che potevo scrivere una prosa nella quale raccontare quanto questi genere di concorsi siano interessanti per i lettori e per gli scrittori emergenti come me, che desiderano solo aver una possibilità di comunicazione. Grazie.
Ogni giorno scompaiono persone. Non sapremo mai dove vanno a finire. A questo pensava Chiara quella mattina mentre leggeva il giornale seduta al bar della stazione. Eppure c’era stato un tempo in cui vedeva le persone allontanarsi dal mondo. Le apparivano dinanzi tutte vestite di bianco, circondate da uno sfavillante alone luminoso. Quando lo diceva a sua madre, questa subito la intimava a zittire, interpretando le sue parole come assurde fantasie di bambina. Così Chiara aveva iniziato a non raccontare più le sue visioni, nascondendole nel posto più buio in fondo cuore, mentre meraviglia, stupore e incanto andavano spegnendosi lentamente.
Una folata di vento gelido fece gonfiare la tenda alle sue spalle.
Una donna le chiese di potersi sedere al tavolo.
“E’ sempre così affollato questo bar” disse la sconosciuta strofinandosi le mani.
“E’ per i treni, sono sempre in ritardo. Lei dov’è diretta?”.
La donna non rispose, il suo sguardo era perso oltre la calca di gente.
“Corro. Buona giornata” e così dicendo Chiara si diresse verso il bancone per il pagamento. Chiese di portare un caffè alla signora del tavolo dietro la finestra.
“Quale signora?”.
Voltandosi Chiara vide la donna che si osservava intorno smarrita, e capì.
Domizia Moramarco
Sezione A – Short Story
Dichiaro di aver letto il regolamento e di accettarne le condizioni
L’IMPENNATA DEL SIC
Dove una curva finisce…si spalanca un rettilineo
Insieme ad un orizzonte ed un istante fulmineo
Tutto si spegne su una striscia d’asfalto
Dentro la vista il dolore prende risalto
È come un fulmine che penetra un albero
E lascia la scia nel suo riverbero
È come un lampo che squarcia il cielo
E copre la vita con il suo velo
Dove finisce una gara…a volte con un’impennata
A volte con una caduta bastarda e dannata
E il rumore assordante, in silenzio, si tramuta
Anche l’anima si adagia, quasi svenuta
Poi si risveglia, al di fuori del corpo e del mondo
Tra le nuvole una scalinata appare nello sfondo
Un salto in moto, a braccia spiegate, un sorriso circolare
Hai smesso di vivere….hai preso a volare…
GIUSEPPE CHICO
ACCETTO IL REGOLAMENTO SEZ. B
QUELLA CASA E’ANCORA LA’
Quella casa è ancora là
sempre coperta dal bianco colore
dove i muri raccontano storie antiche
che sanno di memoria.
Muri che ti regalano antichi amori di serenità
dove anche l’albero
dalla vita giovane regala agrumi
dal sapore d’amore genuino.
Quella casa che vorrei donare ogni giorno
alla tua vita per darti quella forza
di guardare al futuro sempre con quell’ottimismo
specialità dell’anima tua.
Circonderei il tuo cuore
di quell’amore eterno che solo un’anima pura sa capire
inviterei le care persone che strette stanno
pur di rendere questo giorno speciale in meraviglioso.
Giorno che donar il miglior sorriso mio
sia l’appagamento alle tue tristezze
che via scivoleranno coperto dall’amore che meriti.
Regalarti qualcosa non è dovere
ma una mia esigenza e cercar
di rallegrare il viso tuo
è un attimo di felicità.
Il regalo più bello non posso farlo io
ma quello che aspetti nascosto tra i mille pensieri
te lo regaleranno le tue figlie.
E tu che non aspetti altro
ti emozionerai ancora una volta
al sorriso pieno d’amore delle tue bambine
che ti inonderanno di baci tanto da dimenticare per un attimo
chi non può starti vicino in questo giorno.
Quella casa è ancora là
sempre coperta di bianco colore
dove i muri raccontano storie antiche
che sanno di memoria.
Memoria di un amore che morir mai potrà.
accetto il regolamento sezione B
“Muta”
E resterò muta
– religioso silenzio –
perché tu non debba scoprire
– per caso o per colpa –
e nemmeno immaginare
– a torto o ragione –
quanto t’amo.
© Daniela Giorgini – Sezione B Poesia – Accetto il regolamento
Il Poeta itinerante
“Il Poeta itinerante
è un tipo stravagante,
taccuino in tasca,
cestino in mano,
a volte indossa un pastrano.
A piedi nudi sulla sabbia,
con la fantasia spesso viaggia
per raccoglier un’emozione
una dolce sensazione.
Esplora i più aspri sentieri
alla ricerca di sapori veri,
tra profumi, sorrisi e nostalgia
in ogni cosa per lui c’è poesia.
Il Poeta itinerante
è un po’ saggio un po’ birbante,
non conosce la paura,
vive solo di avventura.
Lui dipinge ogni creatura
in simbiosi con la Natura.
E’ amico della Luna
va alla ricerca di fortuna.
Trasforma le emozioni in parola,
su una nuvola la sua mente vola.
Ama il Sole, la pioggia, l’arcobaleno,
con lui torna sempre il sereno
e, mentre il ciel di luce si colora,
fa del Mondo la sua dimora
e della penna la sua Vita
da vero Cosmopolita.
Il Poeta itinerante
di cose ne fa tante
in un eterno girovagare
ormai nessun lo può fermare”
Filomena Innone
Sezione B – Dichiaro di aver letto il regolamento e di accettarne le condizioni
Malinconia
In un tonfo sordo
m’incavo
malinconia quando mi parli.
Molle abbandono.
Corpo che non si
fregia più di voglie.
Pensieri che trattengono il fiato.
Sazia,
Allo svasamento della sera
ti sublima il sonno.
Remigare
con ogni fibra dell’anima ?
Impigliato
ad un vortice di vuoto
è la corrente che mi porta via.
Dino Monti
sez B
Endri Vela
Accetto il regolamento – sez B
Dio
Dio somministra
una medicina celeste
per le feste
E’ onnipotente
veriterio
e serio.
Anche un sogno si srotola dal suo inizio.
Avevi attraversato la finestra coi tuoi baci, fino a sfiorare la testa china sul guanciale:
una scelta impegnativa tornare da grandi, quando le cose importanti sono già fatte.
Mi sono svegliato assediato dalle tue mani, un silenzio assordava la stanza in penombra.
Tanti corpi erano accatastati gli uni sugli altri e nessuno che contenesse il tuo ultimo sguardo.
Intanto la neve in giardino nobilitava gli alberi. Stava rendendo loro finalmente giustizia,
proteggendoli dal gelo più intenso.
Accetto il regolamento
sezione A
Sconfina
e mette sotto assedio le parole
in transito la domenica lungo i viali d’autunno
Non c’è più ordine tra le cose
quando irrompe nelle cesure
il silenzio
incrocia sguardi interroga gesti
anima perfino gli oggetti
Accetto il regolamento sez. B
ANTONELLA RICCARDI
Il suono dei ricordi
( A mio padre)
Parlami,
con voce che manca alla pietra,
con echi di un canto lontano,
che riporta agli occhi
sbiadite memorie
sulla china inargentata e cupa.
Qui, nel lampo assolato di ginestre odorose
parlami,
con parole cosparse
nei calchi di vento,
nelle chiome dei broli
trafitte dal sole.
Gridami all’aria che frange
il suono dei ricordi,
nell’ora leggera che ricama
i roridi intrecci di vigne e olivi
con battiti di luce.
Lungo il rivo saggio
che scava goccia a goccia il sasso
e sciama afflitte sorti
dalla muta sorgente alla foce, parlami,
con versi sciorinati
nella calura di fine estate come bianchi lini.
Parlami, ch’io sappia ancora il volto,
i giorni sopravvissuti ai dispersi anni.
Quando i lumi solitari s’accendono
e danno respiro alla carne,
la catena dei passi tuoi
sovente sembra rinascere.
Parlami, nelle stagioni perdute
che gravano sulle labbra il peso
di parole mai dette.
Sezione B – Poesia-
Dichiaro di aver letto il regolamento e di accettarne le condizioni
Annamaria Vernuccio 1/11/2014
Caffè sospeso
Lo sapevo fin dall’inizio che la mia era una storia sbagliata. Quante volte avevo ascoltato storie simili alla mia e ne ero rimasta sorpresa.
Mi chiedevo come ci si potesse far coinvolgere in storie con uomini già impegnati che potevano offrire loro solo briciole del loro tempo, magari con moglie e figli alle spalle.
Razionalmente pensavo che non ci si può aspettare niente da storie simili che ti inquadrano automaticamente al secondo posto. Così pensavo, fino a quando non è successo a me… e vi assicuro che non me la sono cercata!
Semplicemente è successo, ed è stato come se tutto il resto non contasse nulla, nemmeno i valori in cui avevo sempre creduto. Ma c’è qualcosa di distorto in un amore fatto di bugie, sotterfugi e incontri clandestini: dopo un poco vuoi di più e un pezzetto di te muore ogni volta che lo sai insieme a lei.
Ed ora, eccoci qui, ancora una volta in questo squallido bar fuori mano, ad analizzare la nostra storia bevendo un caffè, e sappiamo entrambi che è arrivata al capolinea perché davanti ad una scelta lui ha deciso di rimanere con lei.
Io sono “l’altra” ed avrei dovuto immaginarlo che sul piatto della bilancia pesano i figli e gli anni trascorsi insieme.
Certo, una parte di me, quella lucida e razionale lo sapeva già che sarebbe finita così ed ora… forza scriviamo l’ultimo atto. Butto giù quest’ultimo caffè, amaro come non mai, e mettiamo fine a questa storia. Mi alzo e lo guardo….non c’è più niente da dire, solo “Ciao. E’ stato bello incontrarti ma non cercarmi più!”
Mi volto, mi avvicino alla cassa e chiedo: “ Quanto per due caffè e uno sospeso?”
Qualcuno domani lo berrà e non saprà mai quanto dolore c’era in chi glielo ha pagato!
Partecipo alla Sez. A e dichiaro di accettare il regolamento
Annamaria Vernuccio 1/11/2014
Giorni perduti
Più non li ho trovati
i bei giorni passati
e così presto perduti.
Avuti dalla sorte
e così facilmente
lasciati fuggire,
per poi desiderarli
con tutta me stessa!
Ma il tempo andato
non può più tornare
e non basta il mio rimpianto
a ridarmeli indietro.
Sono rimasti abbandonati,
perduti e smarriti
tra i meandri dei ricordi.
Partecipo alla sez B e dichiaro di accettare il regolamento.
Accetto il regolamento
Le mille labbra del silenzio.
Il magma del non essere
l’oceano di flutti che l’avvolgeva
sfiorava il niente con soffi di parole.
Le voci erano sussurri animati
senza alcuna comprensione
timore negato di abbandono
a spazi nebbiosi e sfumati orizzonti
La lunga notte dei passeri
dalle piume rigonfie di gelo
sui tappeti di aghi saltavano
rincorrendo la mia ombra.
La vita era aria
Il silenzio muoveva labbra smunte
che aspettavano frutti di Maggio
per ricomprare l’amore negato…
Luciana Esposito 01/11/2014
Il girasole
Splendido e raggiante
come il sole in un meriggio d’estate
innalzi la tua corolla al cielo
come la corona di un re
dallo sguardo fiero.
Brilli, girando attorno alla tua stella,
con infaticabile,
inarrestabile follia
che, come per magia,
ci conduce alla danza
di questa vita,
in un’armonia di luci.
Filosofia della natura,
tutto brilla nel giallo
del tuo cuore,
che pulsa gioioso
e illumia il sentiero
del nostro amore.
Esplode il tuo sorriso
fra l’azzurro di tal paradiso
e mi trasporta lontano,
nella brezza che soffia
in questo campo toscano,
e un alito di vita
fa vibrare l’animo mio
alla vista di quello sguardo
che verso l’orizzonte
va già vagando,
mentre tu chini il capo, soave,
in questo mare dorato
e l’ancora getti,
sul far delle notti,
per farci sognare
finché il nuovo dì
ricompare
tra i biondi petali
di questo nostro amore.
Fiorella Fiorenzoni
Sezione B – Poesia
Accetto il regolamento
QUANDO LA LUCE SI SPEGNE di Pantalemme
Finita la scuola, aveva seguito un corso di cucito e ricamo dalle suore. Sino ai diciotto anni era destino comune delle ragazze di buona famiglia. Quando poi il suo cuore si era acceso per un coetaneo, l’aveva senza indugio sposato e se n’era andata ad abitare in città. Nel corso degli anni, aveva avuto modo di mettere a frutto quegli insegnamenti giovanili e si stupiva per la facilità e la disinvoltura con cui ogni volta riprendeva ago e filo. Poi la vita aveva preso una brutta china, anzi una china normale ad una certa età. Il marito sopraffatto dalle asprezze del mondo, i figli intenti a decifrare gli enigmi quotidiani e lei se n’era tornata a Pescolo. Adesso, passati gli ottant’anni, trascorreva le giornate seduta al sole davanti a casa. Ricamando. Ogni tanto alzava lo sguardo verso le vicine colline dove aveva tante volte scorrazzato da bambina e dove raccoglieva le fragoline di bosco. Poi la badante la invitava a continuare e lei, con ago e filo immaginari, riprendeva di buona lena il suo amato passatempo.
Sezione A Racconto breve
Accetto il regolamento
Sono eterne
le parole
scritte con la penna del cuore
sulla carta dell’anima.
poesia sez. B
accetto il regomanento
… di neve
Ci sono nevai perenni;
eppure il sole, lentamente, ne scioglie una parte.
L’acqua che cola alimenta sorgenti per gorgogliare nei ruscelli
e dopo essersi donata, torna al mare, al cielo, e poi tra i versi tuoi.
Noi,
come rami sporgenti,
pesci,
aridi deserti
ti tratteniamo
neanche fossimo paracaduti illusi,
di sorreggere qualcosa d’insostenibile
…
-accetto il regolamento- sez b
VERTIGINE
C’è una vertigine in questi afoni cassetti
un tremito che inonda la mia mente.
Non ricordo quello che ti ho promesso
non ho più di te nessun oggetto.
È come un sospendersi nel vuoto
impigliarsi tra tende impolverate.
Mi straccio di dosso ogni catena
afferro le tue dita inanellate.
Avevi tatuata una gardenia
una corolla di appunti seri nei pensieri.
E sbandando per viali alberati
vedere solo muffe ai marciapedi.
Ancora un tramonto senza frutti
e ogni sera ci sfuggono promesse.
Andrea Pergolini
Sezione B
Accetto il regolamento
sez B poesia
accetto il regolamento
Solitudine
Scoprir vorrei…un angolo di mondo
Per non orar…per non sentir…
Per non veder…la falsità…
Di questa realtà.
Parlar vorrei sol con chi…
Voce non ha…occhi non ha…
…un fiore… ecco…forse un fiore
può ascoltar le mie parole;
egli no…mentir non può…
tradir non sa…
perché è fragile…
perché è debole…
perché un soffio basterà
a farlo volar via
insieme alla mia poesia!
cristy2014
STOP PARTECIPAZIONI AL CONTEST
FRA CIRCA UNA SETTIMANA SARANNO DICHIARATI I FINALISTI SUI CANALI FACEBOOK E VIA EMAIL AI DIRETTI INTERESSATI.
GRAZIE PER LA PARTECIPAZIONE
E BUONA LETTURA DELLE OPERE IN GARA
OPERE VINCITRICI DEL CONTEST LA TERRA DEL SILENZIO
http://oubliettemagazine.com/2014/11/15/vincitori-e-finalisti-del-contest-la-terra-del-silenzio/
COMPLIMENTI A TUTTI I PARTECIPANTI, FINALISTI E VINCITORI
Vi lascio il link di un nuovo contest che stiamo promuovendo, si partecipa con massimo 5 recensioni di libri scelti da voi.
eccovi il bando:
http://oubliettemagazine.com/2014/11/10/contest-letterario-natale-con-rupe-mutevole-edizioni-scrivi-la-tua-recensione/