“Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni: grazie agli odori abbiamo il ricordo di emozioni della nostra vita

Il sentiero dei profumi” è il primo romanzo di questa scrittrice, Cristina Caboni che ci ricorda l’uso del nostro senso più misterioso: l’olfatto. È grazie ad un odore, gradevole oppure no, che in noi possono prendere vita le immagini e le emozioni dei ricordi di un periodo della nostra vita.

Come il profumo di una crostata al forno che dalla cucina si espandeva per tutta la casa che riporta alla mente una particolare ricorrenza dell’infanzia. O come l’odore di erba appena tagliata che fa venire in mente,mescolato al profumo dei tigli in fiore, la primavera. È proprio dalla natura e dai suoi profumi che la scrittrice trae la sua ispirazione.

Da sempre Cristina Caboni si appassiona alla magia del profumo creata dalle sue infinite combinazioni, tanto che ,come spiega alla fine del romanzo, improvvisamente entra nella sua vita. Ricordiamo che Cristina Caboni è un’apicultrice e osserva ogni giorno i fiori che sbocciano e che offrono il loro nutrimento alle api.

Da qui l’idea del romanzo che parlasse di profumi, fiori, piante e natura. L’autrice si è documentata presso la Farmacia del Castello di Genova per mezzo di due profumiere Marika Vecchiattini e Caterina Roncati, che per prime le hanno parlato di profumi su misura, quelli dell’anima. Da loro ha ricevuto ben tre regali: il profumo di Beatrice, di Aurore e di Elena, personaggi e protagoniste del romanzo, i cui profumi sono descritti nel romanzo.

Interessante anche il percorso che questa storia ha avuto per giungere in libreria. Siamo nel gennaio 2013 quando un agente importante lo legge e gli piace. Parte un’asta che viene vinta da Garzanti. Nell’estate 2013 cominciano a leggerlo anche all’estero e alla fiera di Francoforte riceve moltissimi apprezzamenti.

Il romanzo diventa un fenomeno internazionale prima ancora dell’uscita perché i suoi diritti vengono venduti in tutta Europa, evento rarissimo per un romanzo italiano ancora non pubblicato. Finalmente nel maggio del 2014 il sentiero dei profumi arriva al suo traguardo, cioè in libreria.

Elena è la protagonista della storia. All’inizio non ama molto il lavoro che fa, trasmessagli dalla nonna, erede di un’antica famiglia di profumiere: le Rossini, la cui capostipite e prima creatrice di profumi è Beatrice. È proprio la storia del profumo di questa antenata e la ricerca della formula il leif-motiv del romanzo, oltre alla crescita di Elena, che è stata allevata dalla nonna perché il suo patrigno non le voleva bene e quindi la madre era stata costretta ad abbandonarla.

La paura di una separazione, il senso di solitudine si incrociano al destino del profumo, che rappresenta il linguaggio per comunicare le proprie emozioni. Elena alla fine della storia capirà tutto questo e sarà pronta per vivere consapevolmente una nuova storia d’amore e anche un nuovo ruolo più maturo di donna, facendo pace con il suo passato.

Cail è il protagonista maschile. Coltiva  e innesta nuove piante di rose per partecipare al Concours International de Roses Nouvelles de Paris-Bagatelle. Conosce Elena perché vivono nello stesso palazzo. Anche lui ha subito una perdita: quella della fidanzata e teme i suoi sentimenti. Ma l’amore, circondato da profumi e fiori, sicuramente non li lascerà soli… È l’istinto che li guiderà nella loro storia.

Firenze e Parigi sono le località dove è ambientato il romanzo. La Firenze, intorno a borgo Pinti , dei nostri giorni e la Parigi della villè lumierè con le sue bellezze, soprattutto la cattedrale di Notre Dame che sarà importante per l’amore dei due giovani.

Infine la Provenza, dove Elena e Cail trovano una parte del mitico profumo di Beatrice, nel castello di Lourmarin.

Intorno a loro altri personaggi. Come Monique e sua madre Jasmine che insieme alla nonna Lucia costituiscono la vera famiglia di Elena. Monique, decisa e determinata sul lavoro, ma fragile nei suoi sentimenti per Jacques Montier. Aurore, l’allieva prediletta di Elena che la aiuterà molto nel negozio di profumi per le anime di Elena e alla quale spiegherà molti dei concetti appresi un tempo da nonna Lucia. La famiglia di Cail: la mamma Elizabeth, il padre Angus, la sorella Sophie. Tutti con un buon profumo intorno. Perché avere un odore piacevole in questo romanzo significa essere persone speciali e gentili.

Ciascuno dei personaggi del romanzo troverà alla fine, dopo un perdersi in altri sentieri, il proprio. Perché la cosa più bella che possa accadere a una persona è essere sé stessa Ritrovarsi, riconoscersi e accettarsi è un buon inizio per essere felici. E il romanzo insegna, attraverso la storia di Elena e di Cail, ma anche di altri personaggi  più secondari riguardo alla trama, a non badare alle apparenze che spesso la società impone, ma a pensare a noi , ad accettarsi così come siamo con i nostri pregi e difetti,  unico sentiero  profumato che  conduce alla felicità.

 

Written by Maria Romagnoli Polidori

 

 

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