“Un ristretto in tazza grande” di Federico Maria Rivalta: è giallo nel mondo del golf
“Come sono solito fare ogni domenica, anche quella volta superai le postazioni del campo pratica ed entrai nel bar del circolo come prima tappa del mio rituale. Il bar resta l’unico locale del club in cui non c’è distinzione tra giocatore e non giocatore, mentre c’è tra consumatore e buon consumatore e lì me la gioco alla pari con tutti”.
Si è proposto un obiettivo Federico Maria Rivalta, l’autore del romanzo giallo “Un ristretto in tazza grande”, disponibile su Amazon. Quello di scrivere un libro che avrebbe catalizzato la sua attenzione se non ne fosse stato lui l’autore. Niente di più legittimo. Ci troviamo a Padova.
Protagonista della storia è Riccardo Ranieri, un giornalista quarantenne che lavora presso il quotidiano “Il Mattino”. Grande appassionato di golf, ha in comune con l’autore il fatto di essersi trasferito anni prima dalla caotica Milano, nelle tranquille campagne dei Colli Euganei.
Abita in un rustico isolato, raggiungibile solo passando attraverso la “servitù” del vicino Giuseppe, con i suoi cani Mila e Newton, due pastori tedeschi. Ma il pericolo è sempre in agguato e la tranquillità del circolo golfistico che frequenta, Frassanelle, viene bruscamente sconvolta da una serie di efferati omicidi, che travolgono Ranieri e gli cambiano l’esistenza.
Egli si sente coinvolto in prima persona e all’inizio viene anche sospettato di essere il killer. Ma ben presto si rende conto di essere entrato nel mirino di un pazzo che sta cercando di ucciderlo e l’unica soluzione per porre fine all’incubo, è quella di batterlo sul tempo. Iniziare ad indagare, al fine di assicurare il colpevole alla giustizia.
Riccardo si scopre sensibile al fascino della procuratrice Giulia Dal Nero, anche se non sempre riesce a capire se questo suo interesse sia ricambiato. Il romanzo evolve in un crescendo di avventure rocambolesche, descritte dall’autore con molta ironia. Il protagonista è un personaggio divertente e le figure secondarie sono originali e molto ben caratterizzate.
Interessante è la dinamica che si sviluppa all’interno del circolo del golf, tipica di un ambiente dove girano soldi, ma vige anche una grande competizione, che a volte porta a confondere i ruoli e ad avere reazioni inconsulte. Viene meno quell'”etichetta” che dovrebbe essere invece alla base del gioco stesso.
Il linguaggio è evocativo e mai tedioso. Le scene si materializzano davanti agli occhi del lettore senza difficoltà, per merito dei dialoghi, senza che vi siano descrizioni forzate. E questo lascia molta libertà all’immaginazione, che è sempre piacevole quando si legge un libro. Il titolo “Un ristretto in tazza grande” si riferisce alle numerose vicende che si verificano al bar, centro della vita sociale e luogo importante per le interazioni di Ranieri.
Un thriller che sa di “normalità”, di vita quotidiana, dove, nonostante le vicende narrate siano di per sé crude e per nulla rassicuranti, prevale sempre l’ottimismo e l’ironia del personaggio principale. Riccardo Ranieri è un eroe positivo dei nostri giorni, un uomo comune che non ha paura di ammettere i suoi difetti, le sue angosce, le sue mancanze; ma che al tempo stesso non si esime dal vivere ciò che il destino gli riserva.
E la “sdrammatizzazione” diventa la sua arma vincente. Una trama scorrevole, che invoglia a proseguire nella lettura, a cercare di capire chi possa essere l’assassino. Qualche refuso va segnalato, ma nel complesso devo fare i miei complimenti all’autore per questa sua buona prova d’esordio.
Written by Cristina Biolcati
Ho letto il libro in soli due giorni…Un ristretto in tazza grande ti appassiona perché durante tutta la lettura la prospettiva cambia e cambiano le percezioni, i sentimenti in gioco, i pensieri e le domande senza risposta!e rimani con il fiato sospeso fino all’ultima pagina! Bravo all’autore!