Vittoria postuma al Premio Campiello per Ugo Riccarelli
Crederci sempre e non mollare mai sono parole ricche di significato soprattutto per le persone che si trovano a competere per un premio, un premio che ripaga per le tante sfide della vita.
E così è stato per Ugo Riccarelli, anche se purtroppo per lui il premio è arrivato dopo la morte, avvenuta il 21 luglio 2013 a Roma.
Per amore di cronica è giusto sottolineare che Riccarelli, in vita ha vinto il prestigioso Premio Campiello ben due volte: nel 1998 e nel 2007. Oltre al prestigioso Premio Strega nel 2004 e numerosi altri premi.
Riccarelli nato a Cirié (provincia di Torino) il 3 dicembre 1954, era un scrittore e giornalista italiano. Ha collaborato con diversi giornali e riviste italiane tra cui: La Repubblica, Il sole 24, Diario, Grazia, Il Treno, Il Corriere della Sera. I suoi libri vengono tradotti innumerevoli lingue.
Il 7 settembre 2013 viene assegnato per la prima volta nella storia il Premio Campiello ad un opera di autore deceduto da qualche mese. Infatti il premio va a Ugo Riccarelli con il libro “L’amore graffia il mondo” pubblicato da Mondadori.
La trama del libro
Figlia di un capostazione e di una contadina, Signorina nasce all’inizio degli anni ’20 in un paese dell’Italia centrale. Secondo la madre, leggere e scrivere non sono attività adatte ad una ragazza come si deve, ma il padre decide di mandare comunque le figlie a scuola. Alla fine delle elementari, però, Signorina deve abbandonare gli studi, nonostante il parere contrario della maestra che riconosce il talento e l’intelligenza della bambina. L’incontro con un misterioso orientale, che con due rapidi gesti della mano saprà trasformare un pezzo di stoffa in un origami capace di vestire una bambola, fa sì che la creatività di Signorina trovi uno sbocco inaspettato. Impara a cucire e, come per magia, con pochi colpi di forbice riesce a fare bellissimi vestiti. Ma la sua vita viene travolta dalla guerra e dall’amore: le nasce un figlio gravemente malato, a cui dedica tutte le sue forze, nella convinzione che l’amore sappia risolvere ogni cosa, che possa tutto.
Per far conosce il Premio Campiello, che al dir il vero viene molto criticato per le scelte riporto brevemente le regole del Premio Campiello:
Sono ammesse al premio opere di narrativa italiana (romanzi e racconti) pubblicate e regolarmente in commercio nell’anno di riferimento. Sono escluse le opere a carattere saggistico.
La modalità di premiazione del Premio Campiello è molto particolare. A differenza di quanto accade nella maggior parte degli altri premi letterari, infatti, i critici identificano fra i libri editi nell’anno precedente una rosa di 5 libri da sottoporre alla Giuria dei Lettori, chiamata anche Giuria dei Trecento: questi 5 libri finalisti vengono insigniti ufficialmente del Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati.
Sarà, infatti, la Giuria dei Lettori (composta da 300 lettori, di diversa provenienza sociale, età, cultura, professione e posizione sociale) a scegliere fra i 5 finalisti il libro Campiello.
È possibile far parte della Giuria Popolare una sola volta.
Dal 2004 viene assegnato inoltre il Premio Campiello Opera Prima, al romanzo di un autore al suo esordio letterario.
Written by Rosario Tomarchio