“Toccare il cielo” di Carmelo Cossa – recensione di Barbara Filippone
Straordinaria la capacità di Carmelo Cossa di indurre il lettore alla riscoperta dei valori, attraverso un viaggio d’introspezione non indifferente. Questo è il romanzo “Toccare il cielo” nato dalle provocazioni di alcuni addetti ai lavori che lo accusarono, durante la presentazione del precedente romanzo, che risultasse semplicistico parlare di sé e delle proprie emozioni.
Così Carmelo raccolse la sfida mettendo nero su bianco un racconto inizialmente senza titolo, ripromettendo a se stesso che avrebbe raccontato nella maniera più cruda possibile una serie di vicende di cui aveva preso appunti senza per questo cadere necessariamente nel sentimentalismo.
In realtà, a mio avviso, l’esperimento è quasi riuscito, anche se lui non ne è pienamente convinto, perché leggendo queste pagine di uno straordinario giallo a tinte rosse, o a tinte amorose che dir si voglia, Cossa appare molto più distaccato nel racconto di una vicenda che vede come protagonista Giulia, una ragazza rapita nel parco, stuprata e convinta che uno dei suoi carnefici sia proprio il fidanzato, Gianni.
Il romanzo vede tanti personaggi femminili in primo piano oltre la protagonista, come Emily Racca il commissario di polizia, dura in apparenza ma solo perché la vita aveva “abusato” di lei, molto fragile ma al contempo determinata nello scoprire la verità al di là del suo ruolo istituzionale, convinta di voler rimettere insieme quei due fidanzati che la vita stava separando.
Così il racconto si evolve attraverso un’indagine con colpi di scena che mettono sempre in primo piano la fragilità dell’uomo, del suo essere inerme davanti alle evidenti crudeltà… ma alla riscoperta di quell’unico amore che ridona la voglia di continuare a vivere, un romanzo che mi ha inseguita per tutta l’estate, che sarebbe stato letto nel giro di pochi giorni se non fossi stata assorbita da “quell’altro” che rappresenta la mia vita, le mie figlie.
Recensisco per passione e in questo romanzo, di cui poco voglio raccontare, perché già la sola scelta stilistica della copertina indurrà il lettore ad acquistarlo, Carmelo riconferma la sua dote, credo unica, del toccare le corde del cuore dei suoi lettori.
Non conosco l’autore personalmente, ma solo tramite l’intervista che mi ha voluto concedere per la recensione del suo primo romanzo, che rivela una voglia fortissima di esternalizzazione e autoanalisi dei sentimenti che ciascuno di noi tiene spesso nascosti per paura di rivelare agli altri un sé fragile e disarmato.
Written by Barbara Filippone
http://byserendipity.altervista.org/
È possibile partecipare alla gara gratuita di poesia e racconti brevi “Toccare il cielo”, promossa da Oubliette e dall’autore Carmelo Cossa. Si partecipa gratuitamente e la scadenza è il 5 novembre 2012. Per partecipare clicca QUI.
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