Resoconto dell’opera teatrale “Massischermo”, Chiusi
Venerdì 28 settembre 2012, ha replicato a Chiusi (Siena), “Massischermo”, opera teatrale che tanto successo ha avuto in estate al Festival Orizzonti.
“Massischermo” è un racconto teatrale a due voci, un po’ surreale, un po’ saga fantozziana.
Parla di calcio e di paese. Di uomini semplici e di gol passati alla storia. Di caroselli in piazza e di bistecche che vanno a male. Di come un beau geste, per essere veramente tale, comporti un sacrificio ed un prezzo da pagare.
E quasi sempre una “derrota”. Anzi, una “gloriosa derrota”.
In principio era la radio, poi arrivò la televisione. E con quella la condivisione entusiasta ed ingenua dei grandi appuntamenti sportivi, che fossero partite di calcio, incontri di boxe o tappe di ciclismo.
Il Maxischermo e’ l’ultimo anello della catena: è quello che prende di peso il cosiddetto ”evento” e lo trasporta in piazza, con la gente che diventa folla e la gioia che diventa delirio…
E tutto intorno, come i mercanti del tempio, quelli che incanalano l’entusiasmo, ne fanno spettacolo e lo trasformano in business.
Ma Libero Taddei e i suoi non molleranno…la loro Festa de l’Unità dovrà continuare ad essere un’occasione per socializzare, per riflettere, per confrontarsi, non solo per monetizzare, e su questa intransigenza combatteranno fino all’ultimo la loro romantica battaglia.
I campionati mondiali del 2006 fanno da sfondo alla loro piccola epopea di provincia.
Il trionfo del maxischermo si staglierà evidente ed indiscutibile, ed i nostri eroi andranno incontro giorno dopo giorno alla loro inevitabile “derrota”, come quelle squadre sudamericane un po’ sfigate, povere di vittorie ma ricche di sentimento.
Info:
http://www.facebook.com/Massischermo?filter=1